01/10/13

Atleti extracomunitari: 1.315 ingressi nelle quote per la stagione 2013-2014.


Possibili sia gli ingressi di sportivi per lavoro subordinato o autonomo, sia i tesseramenti di stranieri già in Italia con regolare permesso di soggiorno per motivi di lavoro o per motivi familiari. Fuori quota gli allenatori e i preparatori atletici.
Fonte: immigrazioneoggi.it

Adottato il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per gli affari regionali, il turismo e lo sport, con cui viene fissato il numero massimo di atleti extracomunitari che possono fare ingresso in Itala per la stagione 2013/2014.
Il decreto, su proposta del Coni, e con il parere favorevole del Ministero dell’interno e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, fissa in 1.315 unità il limite massimo di sportivi extracomunitari che possono essere tesserati da società sportive italiane. Tale quota verrà ripartita dal Coni tra le varie Federazioni sportive nazionali.
Nell’ambito di tale quota sono possibili sia gli ingressi di sportivi per lavoro subordinato o autonomo , sia i tesseramenti di stranieri già in Italia con regolare permesso di soggiorno per motivi di lavoro o per motivi familiari. Tale tetto numerico non si applica invece agli allenatori ed ai preparatori atletici.
La procedura per l’ingresso di sportivi stranieri (art. 27 lett. P. del d.lgs. n. 286/98), prevede che le società sportive che vogliono far entrare in Italia e assumere atleti extracomunitari devono inviare una proposta di contratto di soggiorno (modello SP) e una specifica richiesta di dichiarazione nominativa di assenso per lavoro subordinato/sport alla Federazione sportiva nazionale di riferimento, secondo la procedura descritta nelle circolari del Coni del 19 giugno 2006 e del 28 luglio 2011.
La Federazione sportiva nazionale, accertato il possesso dei requisiti previsti per il tesseramento da parte della società, trasmette la proposta di contratto di soggiorno e la richiesta di dichiarazione nominativa d’assenso al lavoro subordinato/sport al Coni - Direzione sport e preparazione olimpica. Il Coni, effettuati i controlli di rito, accertata la disponibilità di posti nelle quote e acquisito il nulla-osta della questura, emette la dichiarazione nominativa d’assenso e la inoltra esclusivamente alla Rappresentanza diplomatica e allo Sportello unico territorialmente competenti.
Lo sportivo professionista, una volta entrato in Italia, dovrà sottoscrivere il contratto di soggiorno presso lo Sportello unico competente e richiedere il permesso di soggiorno.

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