Padri di famiglia, lavoratrici, ragazzi e ragazze nati in Italia.
Al centro di identificazione e espulsione (CIE) di Roma ne arrivano
ogni giorno. Non hanno commesso alcun reato, eppure rischiano di passare
18 mesi dietro le sbarre in attesa di essere espulsi. La loro
detenzione è convalidata da un giudice di pace. In nome del popolo
italiano. Basta un permesso di soggiorno scaduto. Lo dice la legge e
questo basta a tranquillizzare l'opinione pubblica e a rimuovere il
problema. Noi però abbiamo deciso di andare a vedere. Ne è nato un documentario breve,
un viaggio per immagini e storie nel CIE di Roma. Perché siamo
convinti che mostrare quei luoghi e ascoltare quelle voci significa
rompere una definizione. E ribadire che nessun essere umano è illegale.
Nemmeno quando lo dice una legge.
In nome del popolo Italiano è il primo di una serie di documentari brevi prodotti da ZaLab con il sostegno di Open Society Foundations
sulle più gravi emergenze democratiche dell’Italia di oggi. Lo scopo
dei mini-doc è raccontare le molte violazioni di diritti fondamentali
che attravesano il paese e raccogliere la voce di chi le vive sulla
propria pelle, fuori dagli schemi e dalle semplificazioni
giornalistiche. I documentari brevi di ZaLab nascono per la diffusione sul web e nell'ambito di campagne di sensibilizzazione e advocacy.
20 anni senza Dino Frisullo
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10 mesi fa
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