23/08/09

se un giorno in mezzo al mare

da internazionale.

Caro amico, se un giorno in mezzo al mare vedi una barca alla deriva e delle braccia che si agitano, fermati e rifletti. Pensaci bene prima di offrire il tuo aiuto: assicurati che sia un qualche figlio di papà uscito in barca a vela nonostante il brutto tempo. Perché lui sì che è da salvare.

Si saranno già mobilitati in tanti per cercarlo e chi lo riporterà a casa sarà accolto come un eroe. Noi crediamo nella sacralità della vita, caro mio. Soprattutto quella dei ricchi. Ma se invece è solo una di quelle barche piene di disperati che viaggiano alla cieca tra il sud e il nord del mondo, non ne vale la pena. Vattene e non pensarci più.

Che saranno un centinaio di disperati che stanno per morire? Niente: solo un sacco di guai per tutti. Meglio lasciarli crepare in mezzo al mare. Salvarli vuol dire andare incontro a un sacco di problemi. Potresti essere respinto da un porto all'altro per giorni come in una spietata partita di ping pong. Potresti essere arrestato insieme a loro all'arrivo: loro perché colpevoli di essere sopravvissuti, e tu di averli aiutati. Se proprio non resisti, lasciagli un po' d'acqua e qualcosa da mangiare, ma poi vattene.

Ci va di mezzo la tua tranquillità, quella del mondo ricco. È una questione di matematica: meno sono gli affamati intorno alla torta, più sarà grande la tua fetta. Lo dicono in tv tutti i giorni: questi non sono disperati, sono solo dei parassiti che vengono a rubare il tuo pane.

Il giorno dopo, alcuni sognatori scriveranno delle lettere piene di belle parole: umanità, dignità, coscienza, scrupoli, solidarietà, fratellanza, compassione… Ma non ti preoccupare, caro. Guardati intorno e vedi chi governa il mondo. Allora capirai che queste parole sono solo vento.
Karim Metref

ramadam italiano


ieri la luna era piena: oggi inizia il ramadam, un mese di astinenza e purificazione per un milione e mezzo di musulmani italiani
lo celebriamo con un video su Treviso, città capofila dei più innovativi modelli di inclusione sociale, al motto di Gentilini "negher dentr!". casa. si esce per lavorare e poi zitti e invisibili.
(grazie a Gino per la segnalazione e per i richiami post vacanzieri).

18/08/09

complementari

Il lavoro degli italiani e degli immigrati sono complementari.
Nonstante il fatto che che, di questi tempi, neanche Mameli e G.Verdi lo sembrino troppo.


"La crescita della presenza straniera in Italia negli ultimi anni "non si è riflessa in minori opportunità occupazionali per gli italiani" ma ha evidenziato una "complementarietà tra gli stranieri e gli italiani più istruiti e le donne".
E' quanto afferma uno studio della Banca d'Italia contenuto nel Rapporto sulle economie regionali secondo cui l'afflusso di lavoratori stranieri impiegati con mansioni tecniche e operaie ha accresciuto le opportunità "per gli italiani più istruiti" impiegati in "funzioni gestionali e amministrative" mentre le donne avrebbero beneficiato della presenza straniera, nel settore dei servizi sociali e alle famiglie, attenuando "i vincoli legati alla presenza di figli e l'assistenza dei familiari più anziani e permettendo di aumentare l'offerta di lavoro" femminile."