29/05/11

commissione UE: proposte per una nuova politica migratoria

 

24.05.2011 A credible, fair and effective EU migration policy: the way forward

The Commission is proposing a package of measures aimed at a better management of migration flows from the Southern Mediterranean region, as well as amendments to the Visa Regulation to ensure that visa free travel does not lead to abuse. The Commission package includes three elements:
  • A Communication on a "Dialogue for migration, mobility and security with the Southern Mediterranean countries", which aims to establish mobility partnerships between the EU and North African countries.
  • The Annual Report on Immigration and Asylum (2010), which highlights the main developments at the EU and national levels in the field of migration last year.
  • A Proposal to amend EU Regulation 539/2001, which proposes the introduction of a safeguard claused allowing, under certain exceptional conditions, for the temporary reintroduction of the visa requirement for citizens of a third country.

27/05/11

comunicazione sulla migrazione COM (2011)248

Comunicazione sulla migrazione

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

Bruxelles, 4.5.2011
COM(2011) 248 definitivo


Gli eventi verificatisi nel Mediterraneo meridionale creano speranze di una vita migliore per
milioni di persone che vivono vicine a noi, e di un maggior rispetto dei diritti dell'uomo, del
pluralismo, dello Stato di diritto e della giustizia sociale. D'altra parte, come spesso avviene
nel caso di rivolte democratiche, tali eventi potrebbero dar luogo, a breve e medio termine, a
sovvertimenti e situazioni di incertezza. Le agitazioni politiche e i conflitti militari hanno
causato la perdita di vite umane e l'esodo di centinaia di migliaia di persone, non solo dai
paesi direttamente coinvolti nei cambiamenti come la Tunisia e la Libia, ma anche da altri
paesi.
Questi recenti avvenimenti di proporzioni storiche nel Mediterraneo meridionale hanno
confermato la necessità di una politica forte e comune dell'UE nel campo della migrazione e
dell'asilo. Oggi più che mai è necessario realizzare progressi sostanziali per quanto riguarda la
legislazione, la cooperazione operativa e le nostre relazioni coi paesi terzi. Scopo della
presente comunicazione è inserire le proposte politiche recenti e future in un quadro che tenga
conto di tutti gli aspetti rilevanti e che permetta all'UE e agli Stati membri di gestire l'asilo, la
migrazione e la mobilità dei cittadini di paesi terzi in un contesto sicuro.

Ventennale della CRC: il Gruppo CRC delinea la condizione dell’infanzia nel nostro paese

Fonte: http://gruppocrc.net/

In occasione del ventennale della ratifica in Italia della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza - Convention on the Rights of the Child (CRC) ed in vista della pre-sessione al Comitato ONU, il Gruppo CRC ha realizzato delle Schede di aggiornamento, in cui sono riassunti e posti in evidenza i principali cambiamenti, in positivo o in negativo, avvenuti nel periodo 2009 - 2011 con riferimento alle tematiche affrontate all’interno di ogni capitolo del 2° Rapporto Supplementare.
Le Schede di aggiornamento non hanno la pretesa di compiere un’analisi completa ed esaustiva di tutte le questioni legate ai diritti dell’infanzia, ma hanno l’obiettivo di porre l’accento sui principali cambiamenti avvenuti in questi ultimi anni e sollecitare lo sviluppo e l’adozione di politiche, prassi e riforme legislative, in grado di migliorare la condizione di tutti i minori che vivono in Italia.
Leggi le Schede di aggiornamento del 2° Rapporto Supplementare.
_ Tra le tematiche poste in evidenza nel documento, il Gruppo CRC ribadisce la propria preoccupazione per la mancanza del Garante nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza - la Legge di istituzione è ancora in esame presso il Senato della Repubblica; per il taglio delle risorse dedicate a bambini e adolescenti; per la mancanza, ancora, di un Piano nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri. Tale mancanza ha contribuito a peggiorare la situazione, già molto critica, dei minori sbarcati in Italia a seguito della crisi umanitari in Nord Africa all’inizio del 2011.
Infine, nonostante sia accolta favorevolmente l’approvazione del Piano Nazionale Infanzia, che mancava in Italia da 6 anni, il Gruppo CRC esprime forte preoccupazione per la mancanza di Fondi ad hoc che ostacola la piena attuazione del Piano stesso. Leggi il PNI.
Leggi il comunicato stampa lanciato il 27 maggio dal Gruppo CRC.

5000 MSNA in Italia

Minori stranieri: per Save the Children la legge sulla sicurezza “si sta rivelando un serio ostacolo per il percorso di integrazione dei minori”.
Quasi un milione i minori presenti in Italia, circa 5.000 quelli “non accompagnati”.


Sono quasi un milione i minori stranieri residenti in Italia, un decimo della popolazione minorile totale. Di questi, i non accompagnati, sono 4.438, un dato sicuramente per difetto che non considera per esempio i richiedenti asilo. E sono circa 1.300 i minori approdati in Sicilia negli ultimi cinque mesi.
Sono i dati forniti Save the Children Italia che coordina Crc, un network di 89 organizzazioni che lavorano per l’attuazione della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Rispetto a questo vasto gruppo di minori, la legge sulla sicurezza – scrive nel suo rapporto Crc – si sta rivelando “un ostacolo per il percorso d’integrazione di tanti minori che hanno genitori irregolari e per i minori stranieri non accompagnati. L’introduzione del reato d’ingresso e soggiorno illegale e dei vincoli stringenti per il riconoscimento del permesso di soggiorno al compimento della maggiore età, mettono a rischio il diritto alla salute e all’unità familiare dei minori con genitori irregolari e i percorsi di integrazione dei minori stranieri non accompagnati”.

Oltre 9 mila minori scomparsi in Italia dal 1974, due terzi erano stranieri non accompagnati.

Oltre 9 mila minori scomparsi in Italia dal 1974, due terzi erano stranieri non accompagnati.
Ieri la Giornata internazionale dei minori scomparsi. In aumento le “scomparse” legate all’immigrazione, incidono anche le separazioni di “coppie miste” in cui un genitore espatria con i figli senza l’accordo dell’altro.
Fonte: immigrazioneoggi.it

Oltre 9 mila bambini scomparsi in Italia dal 1974, due terzi dei quali stranieri. È il dato reso noto ieri dal Ministero dell’interno nell’ambito del convegno organizzato presso la Biblioteca del Senato da Telefono Azzurro.
L’incontro celebrava la Giornata internazionale dei bambini scomparsi, nata come Missing Children’s Day nel 1983, negli Stati Uniti, per rievocare la scomparsa del piccolo Ethan Patz, rapito a New York proprio il 25 maggio del 1979.

statistiche cittadinanza stranieri 2010

Grafico

Cittadinanza, sono 40.223 i 'nuovi italiani'

I dati e le statistiche riferiti al 2010 sono stati forniti, insieme ad altre interessanti informazioni, dalla Direzione centrale per i diritti civili, la cittadinanza e le minoranze
Fonte: www.interno.it



Sono 40.223 i procedimenti di concessione della cittadinanza italiana che, secondo i dati forniti dalla Direzione centrale per i diritti civili, la cittadinanza e le minoranze si sono conclusi positivamente nel corso del 2010. Il numero delle concessioni è in linea con gli anni scorsi, facendo registrare rispetto al 2009 un +0,34% mentre i procedimenti che si sono conclusi negativamente sono in deciso aumento, essendo passati da 859 a 1.634 (+90,22%).

Analizzando i dati dal punto di vista del paese di provenienza dei 'nuovi italiani', il Marocco con 6.952 guida la graduatoria seguito da Albania (5.628) e Romania (2.929).

La Direzione Centrale fornisce anche il numero delle istanze in itinere che al 31/12/2010 risultano essere 146.281.

Sono a disposizione on line anche serie di ulteriori statitistiche corredate da tabelle e grafici che nel dettaglio analizzano il fenomeno della cittadinanza, distinguendo le concessioni 'per matrimonio', 'per sesso del richiedente' e anche 'per titolo di studio'.

25/05/11

Commission decisions on migration and visa issues

Commission decisions on migration and visa issues

Fonte: europa.eu




EU Commissioner for Home Affairs Cecilia Malmström presented today three documents in the field of asylum and migration: a proposal to amend the EU regulation on visas; a Communication on a dialogue for migration, mobility and security with the Southern Mediterranean countries; and the Annual Report on Immigration and Asylum for 2010.



"Some of my most beautiful experiences so far as Commissioner is engaging with those people who do no longer have to queue up in humiliating bureaucracies for a visa, but who can go to Europe and visit friends and relatives without a visa. This is a true achievement by the EU, a significant development and a clear demonstration of what we can achieve through sustained and joint efforts and through cooperation with third countries", said Cecilia Malmström during today's press conference where she explained the content of the proposals.

UE: reintrodurre i visti in caso di emergenza


Più facile reintrodurre i visti nella UeLe misure illustrate dal commissario Malmstrom: tornano i controlli in caso di improvvisi flussi migratori. Previsti anche accordi con i Paesi del Nordafrica. Facilitazioni per l'ingresso di studenti, ricercatori e uomini d'affari
Fonte: repubblica

BRUXELLES - Una clausola di salvaguardia per reintrodurre rapidamente in Europa l'uso dei visti "in caso di improvvisi aumenti dei flussi migratori" dai Paesi, come quelli dei Balcani occidentali, dove essi sono stati liberalizzati; una nuova politica comune per l'asilo; l'avvio di accordi "su misura" con i Paesi del Nord Africa; facilitazioni per l'ingresso nella Ue di studenti, ricercatori e uomini d'affari. Sono i punti essenziali del pacchetto di misure contro l'immigrazione clandestina in Europa che è stato presentato oggi dalla Commissaria europea per gli affari interni, Cecilia Malmstrom.

braccialetti... (per gli abusivi)

Polemiche per gli «immigrati marchiati»
Fonte: corriere della sera
Blitz in piazza di Spagna: decine di ambulanti fermati; imposta loro fascetta numerata. «Serve a identificarli»

Confcommercio plaude l'idea. Sant'Egidio preoccupata

ROMA - Un braccialetto di carta al polso degli immigrati venditori abusivi. Con su stampigliati cinque numeri. Ad applicarlo, durante un’operazione antiabusivismo nel centro storico di Roma, gli agenti del I Gruppo della Polizia Municipale. «I bracciali ci permettono di identificare questi venditori con la merce che abbiamo loro sequestrato, è un sistema di garanzia», si è limitato a spiegare a caldo il comandante del gruppo Stefano Napoli.


Ma questa novità, scoperta dalle associazioni che si occupano di immigrati quando le immagini sono apparse nel tg locali, fa gridare all’orrore

23/05/11

rapporto Istat 2010

In cinque capitoli il volume affronta le più recenti dinamiche in campo economico, tracciando la traiettoria di uscita dell’economia internazionale e di quella italiana dalla peggiore recessione dal secondo dopoguerra, documenta le condizioni del mercato del lavoro e delle famiglie italiane fino a proiettare lo sguardo sui prossimi anni, valutando lo stato del Paese alla luce di “Europa 2020” e del percorso tracciato dal Programma nazionale di riforma
Scarica il rapporto dal sito Istat.

Numerosi approfondimenti riguardano la popolazione straniera:

  • "Nel 2010 sono 880 mila gli stranieri che hanno un livello di istruzione e un profilo culturale più elevato rispetto a quello richiesto dal lavoro svolto. Essi rappresentano il 42,3 per cento degli occupati, una quota più che doppia di quella degli italiani con le stesse caratteristiche"

21/05/11

casa di carta 30 giugno roma

rom a roma

Un “censimento” dei Rom nei campi di Roma
Massimo Livi Bacci*


Non è passato molto tempo da quando la questione dei Rom-Sinti aveva conquistato le prime pagine dei giornali, e l’opinione pubblica veniva bombardata di notizie – generalmente allarmanti – volte a costruire una “emergenza” Rom. Ma, come avviene in questo paese, altre “emergenze” hanno presto rimpiazzato quella dei Rom, ultime, in ordine di tempo, quelle legate all’immigrazione degli irregolari dalla Tunisia e quella – davvero tragica, preoccupante e impegnativa – legata all’afflusso dei profughi sub-sahariani provenienti dalla Libia. Ma i Rom ci sono sempre, col loro carico di arretratezza e di secolare separazione dalle società nelle quali si trovano a vivere.  C’è anche una grande ignoranza sul tema; esiste poca informazione obbiettiva e quella poca che c’è viene confinata a situazioni locali e manca un quadro generale che consenta di intraprendere linee coerenti di politica sociale. Inoltre molti pregiudizi inquinano la percezione e il dibattito, come, ad esempio, la convinzione che i Rom siano nomadi, mentre la stragrande maggioranza è oramai stanziale, o che essi formino una collettività omogenea, mentre è molto differenziata per origini, tradizioni e condizioni.

(meno) immigrati in UK

Da ”hundreds of thousands” a “tens of thousands”: David Cameron e la recente immigrazione nel Regno Unito
Giancarlo Manzi*

Quando i sondaggi vanno male pare diffondersi tra i leader della vecchia Europa la contagiosa abitudine di rifugiarsi nell’argomento (a forte impatto emotivo) della necessità di fermare l’invasione di immigrati: il ministro Roberto Maroni in Italia ha parlato recentemente di 2-300mila immigrati pronti a partire dalla Libia[1]; il ministro dell’interno francese Claude Guéant, mentre bloccava i treni a Ventimiglia, annunciava di voler ridurre da 200.000 a 180.000 il flusso migratorio in entrata[2].Stupisce che anche nel Regno Unito, dove tradizionalmente l’evidenza dei dati sia sempre stata presa nella giusta considerazione, il primo ministro inglese David Cameron inizi a parlare della necessità di ridurre fortemente i flussi in entrata tanto da passare da “centinaia di migliaia” a “decine di migliaia” di immigrati[3].

12/05/11

miracolo a Lampedusa



Miracolo a Lampedusa: salvi in 500
Forze dell'ordine e Capitaneria eroici
Fonte: corsera.it



AGRIGENTO - Stavolta si contano i vivi e nessuno sembra mancare all’appello. Quando si pensava che un’altra tragedia stesse per compiersi a Lampedusa, dopo la strage di migranti avvenuta ieri davanti alle coste libiche, è accaduto il miracolo: oltre 500 profughi, finiti in mare dopo che il loro barcone si era incagliato sugli scogli del porto, sono stati salvati grazie alla catena umana che ha acciuffato i naufraghi nelle acque basse del molo commerciale e li ha messi in salvo. Tutto è accaduto all’alba, alle 4.10. L’ennesima carretta, scortata dalle motovedette, aveva fatto ingresso nel porto e si apprestava a compiere la manovra d’attracco, ma il timone non ha retto, l’avara meccanica di quel barcone sgangherato ha ceduto quando mancavano pochi metri all’approdo.

11/05/11

rifugiati tra lampedusa e bruxelles

Fonte: lavoce.info

La recente ondata di rifugiati dal Nord Africa ha creato divisioni all'interno dell'Unione Europea, tra gli stati in prima linea nell'affrontare il problema e quelli che non sono direttamente coinvolti. Manca infatti un meccanismo che permetta di suddividere tra i vari paesi il peso di un afflusso improvviso di migranti. Eppure dalla crisi in Kosovo a oggi, l'Europa ha fatto dei passi avanti. È questo uno dei temi di cui si discuterà a Trento nelle giornate del Festival dell'Economia, a cui parteciperà anche l'autore di questo articolo.

Le rivolte nel Nord Africa hanno provocato una ondata di migranti che ha attraversato il Mediterraneo in cerca di rifugio dai conflitti. Dopo la relativamente pacifica cacciata dalla Tunisia del presidente Zine el-Abidine Ben Ali, seimila persone sono arrivate a Lampedusa e l'isola si è trasformata in un campo di accoglienza per i richiedenti asilo che tentavano di entrare in Italia.
LA SITUAZIONE

comunicato stampa MSF

Comunicato stampa MSF - L'Italia migliori le condizioni di rifugiati, richiedenti asilo e migranti in fuga dal Nord Africa - In un documento di MSF le testimonianze dei migranti.

Roma/Bruxelles,  3 maggio 2011 - Lo scorso fine settimana un totale di 12 imbarcazioni  con 2.665 rifugiati, richiedenti asilo e migranti è approdato in Italia, mentre altre 715 persone sono state salvate da una barca in avaria nel canale di Sicilia. I tre quarti di questi mezzi  trasportavano persone in fuga dal conflitto in Libia. La risposta che le autorità italiane hanno messo in campo per accoglierle è stata del
tutto inadeguata e ciò ha ulteriormente aggravato la loro sofferenza.
L'organizzazione medico-umanitaria internazionale Medici Senza
Frontiere (MSF) ribadisce alle autorità italiane di migliorare le
condizioni di accoglienza per i nuovi arrivati, in particolare per i
più vulnerabili: le donne e i bambini, i minori non accompagnati e le
persone che sono state vittime di violenza.

Tre lezioni dai figli dell’immigrazione

Sono qui da una vita. Tre lezioni dai figli dell’immigrazione.
Anna Granata


Nati o cresciuti nel nostro paese, i giovani di origine straniera costituiscono una presenza sempre più numerosa e una componente significativa dell’universo giovanile italiano. Se ancora non sono riconosciuti come cittadini, parlano, pensano e sognano in italiano e con lo stesso grado di incertezza dei loro coetanei autoctoni immaginano di costruire qui il proprio futuro.
Allo stesso tempo, e spesso senza contraddizione, sono legati alle terre dei propri padri, e non di rado anche alla lingua e alla cultura di quei paesi di cui seguono con partecipazione le vicende politiche e i mutamenti sociali. Non sono e non si sentono “immigrati”, sebbene vengano spesso assimilati alla condizione dei loro padri, ma nemmeno “italiani e basta”, come qualcuno di loro specifica. Dalla loro esperienza (pioneristica in Italia) possiamo trarre almeno tre lezioni importanti.

Il lavoro degli stranieri in tempo di crisi

di Corrado Bonifazi e Cristiano Marini 11.05.2011
Fonte: lavoce.info

La crisi economica mondiale ha avuto effetti importanti sulle migrazioni internazionali. Perché la forza lavoro straniera risulta più sensibile al ciclo economico e quindi più penalizzata nelle fasi di recessione. E in Italia? Il forte peggioramento della situazione occupazionale, con una crescita della disoccupazione e una maggior difficoltà a reinserirsi nel mondo del lavoro riguarda nello stesso modo lavoratori italiani e stranieri. Sostanzialmente inalterati gli svantaggi di fondo che caratterizzano la condizione degli immigrati nel nostro mercato del lavoro.
La crisi economica mondiale ha avuto effetti importanti sulle migrazioni internazionali, sulle variazioni dei flussi in entrata e in uscita dai paesi di destinazione, sul livello delle rimesse economiche dei lavoratori stranieri verso i paesi di origine e, non ultimo, sulla situazione occupazionale dei lavoratori stranieri nei mercati del lavoro dei paesi d'arrivo.
CRISI ECONOMICA E IMMIGRAZIONE

10/05/11

dall'emergenza umanitaria allo stato d'eccezione

DALL'EMERGENZA UMANITARIA ALLO STATO D'ECCEZIONE
a cura di Fulvio Vassallo Paleologo

1. E' stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 100 del 2 maggio 2011 l'Ordinanza del Presidente del
Consiglio dei ministri (OPCM) n. 3935 del 21 aprile 2011nella quale si individuano tre nuovi “centri di
identificazione ed espulsione temporanei”. L'ordinanza contiene “ulteriori disposizioni urgenti dirette a
fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria nel territorio nazionale in relazione all'eccezionale
afflusso di cittadini appartenenti ai paesi del Nord Africa”. I nuovi CIET (Centri di identificazione ed
espulsione temporanei) saranno ( anzi sono già) ubicati nei comuni di Santa Maria Capua Vetere, di
Palazzo San Gervasio e di Trapani localita' Kinisia, dove peraltro già esiste un imponente centro di
detenzione, in località Milo, finito da mesi, ma ancora inattivo, vuoto, probabilmente per ragioni legate
alle contese locali sulla sua gestione ed agli allacciamenti delle fogne che il comune di Trapani non
avrebbe ancora predisposto.

formazione gratuita su tutela MSNA richiedenti asilo

In occasione della pubblicazione delle “Linee guida per un’accoglienza integrata ed attenta alle situazioni vulnerabili dei richiedenti e titolari di protezione internazionale” Save the Children Italia presenta un seminario di studi sulla condizione giuridica dei minori non accompagnati richiedenti protezione internazionale, rivolto ad operatori del settore. In allegato il programma dettagliato dell’evento.


Il corso di terrà il 20 e il 21 maggio 2011, presso il centro diurno per minori "Civico Zero", in vai dei Bruzi 10, Roma (zona S. Lorenzo)

La partecipazione è gratuita. Per motivi organizzativi è necessario inviare la scheda di iscrizione al seguente indirizzo mail
formazione.lineeguidafer@gmail.com entro il 19/05/2011.

08/05/11

questa cittadinanza s'ha da fare

festa dei popoli 2011

“Una festa senza confini”. Domenica 8 maggio, a Roma, la ventesima edizione della Festa dei Popoli.
A piazza San Giovanni, per tutto il giorno, vi saranno stand culturali, artigianali e gastronomici, laboratori e workshop, mostre e spettacoli folkloristici delle comunità di immigrati.


“Una festa senza confini” è lo slogan della ventesima edizione della Festa dei Popoli della Diocesi di Roma che si svolgerà domenica 8 maggio presso la Basilica San Giovanni in Laterano.
Stand culturali, artigianali e gastronomici, laboratori e workshop, mostre e spettacoli folkloristici saranno presenti sul piazzale antistante la Basilica per l’intera giornata. Sarà una festa all’insegna della partecipazione “reale” degli immigrati, promossa dai Padri Scalabriniani in collaborazione con la Caritas e l’Ufficio Migrantes.

sindaci a san salvario

I sindaci di Torino, Parigi e Bruxelles a San Salvario per parlare di città multietniche e politiche per l’immigrazione.
Ieri l’incontro tra i primi cittadini nel quartiere multietnico. Delanoe (Parigi): “investimenti in cultura per tenere unito il tessuto sociale”.
Fonte: immigrazioneoggi

I sindaci di Torino, Parigi e Bruxelles si sono incontrati ieri nel capoluogo piemontese per parlare di città multietniche e politiche per l’integrazione.
Cornice dell’incontro è stato San Salvario, quartiere degli immigrati, che ha ospitato i primi cittadini presso la “Casa del Quartiere” di via Morgari, immobile trasformato da sede di bagni pubblici in spazi dedicati ad attività culturali, sociali e di animazione. L’iniziativa è stata promossa dal comitato che sostiene la candidatura a sindaco di Piero Fassino.
Qui Sergio Chiamparino (Torino), Bertrand Delanoe (Parigi) e Freddy Thielemans (Bruxelles) hanno incontrato don Piero Gallo, che guida la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo.
“Il suo – ha spiegato Chiamparino – è stato un ruolo fondamentale per la risoluzione delle tensioni” che sono emerse nel quartiere. I tre sindaci hanno analizzato i temi legati alla multietnicità delle città europee, “che è insieme un problema – ha detto il sindaco di Torino – e un’opportunità di riqualificazione urbana e crescita sociale”.
Delanoe ha rilevato analogie fra San Salvario e il 18/o arrondissement di Parigi e ha sottolineato come “gli investimenti in cultura e in luoghi di aggregazione siano capaci di tenere unito il tessuto sociale, non solo sul versante degli stranieri, ma anche degli anziani che vivono in quartieri a forte immigrazione”. “L’approccio di Torino – ha detto Thielemans – è simile a quello che abbiamo adottato a Bruxelles: le città hanno bisogno di investire sulle intelligenze degli abitanti, non sui muri che li separano. Solo così - ha concluso - è possibile evitare che vi siano sacche di esclusione”. La visita è proseguita per le vie del quartiere, dove i tre sindaci hanno incontrato alcuni stranieri che vi risiedono, e si è conclusa nella chiesa di don Gallo in largo Saluzzo.

avviCina

Roma: si conclude domani il progetto AvviCina per l’inclusione sociale delle donne cinesi.
In un incontro verranno presentati i risultati di una ricerca condotta nel quartiere Esquilino. Iniziativa di Cidis Onlus e Crasform Onlus con il patrocinio dell’Unar.
Fonte: immigrazioneoggi.it

Si terrà domani a Roma, presso la Casa internazionale delle donne (ore 10 in via della Lungara,19), l’incontro conclusivo del progetto AvviCina: Azioni positive per l’inclusione sociale delle donne cinesi all’Esquilino.
Il convegno sarà l’occasione per diffondere i risultati delle attività di progetto, ed in particolare di un’indagine su inclusione e discriminazione condotta fra le donne cinesi ed i residenti dell’Esquilino, e per un confronto su temi attuali quali l’immigrazione, l’integrazione e la convivenza multietnica.
Il progetto, realizzato da Cidis Onlus e da Crasform Onlus e cofinanziato dall’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar), è finalizzato all’elaborazione di un modello di intervento e di prevenzione dei fenomeni di discriminazione e di esclusione sociale nei confronti delle donne immigrate. In particolare, AvviCina ha operato su un target specifico, quello delle donne cinesi, concentrandosi nell’area dell’Esquilino, al fine di sperimentare un percorso di empowerment e di promozione delle pari opportunità.

commissione UE: difendere schengen



''L'Europa ha bisogno di rafforzare le regole esistenti e non di minarle, il trattato di Schengen lo difendo con le unghie e con i denti ma puo' avere dei punti deboli che possono essere migliorati, per questo discuteremo la prossima settimana la valutazione di una clausola di sospensione su base di criteri limitati''. E' questo il senso della comunicazione sulla politica di migrazione adottata oggi dalla Commissione europea e illustrata dalla Commissaria per gli Affari interni, Cecilia Malmstrom.

La comunicazione della Commissione servira' come base per il dibattito che avra' luogo in occasione del Consiglio straordinario Giustizia e Affari Interni convocato per il 12 maggio, dibattito a cui seguiranno le discussioni in materia di migrazione nell'ambito del Consiglio europeo del 24 giugno. Bruxelles ha deciso di puntare su tre filoni: la possibilita' che le frontiere esterne possano essere controllate meglio attraverso Frontex, la possibilita' di aiuti economici per la gestione delle emergenze umanitarie e il rafforzamento del trattato Schengen sulla libera circolazione delle persone nei paesi Ue.

A questo proposito la Malmstrom ha sottolineato come Schengen sia ''un successo meraviglioso da difendere'' evidenziando pero' che ''puo' essere migliorato con una migliore attuazione da parte degli Stati membri'' e che ci puo' essere ''l'introduzione eventuale di una sospensione nel caso di situazioni molto specifiche''.

lampedusa: tragedia sfiorata

comunicazione della commissione (2011)248



COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO,
AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E
AL COMITATO DELLE REGIONI
COM(2011) 248 definitivo 

The Communication on migration adopted by the Commission on the 4 of May includes initiatives for a more structured, comprehensive, rapid-response approach from the EU to the challenges and opportunities of migration, not least in view of the current developments in the Mediterranean.
"It is clear that the EU needs a strong common asylum and migration policy. This has only become more evident in recent months, in view of the historic events taking place in North Africa. It is also clear that the EU would benefit from some targeted labour immigration in order to help address expected labour shortages in many sectors, and to redress the projected decline in Europe's working age population in the coming years. But migration must at the same time be properly managed – this means ensuring effective border control. ", said Cecilia Malmström, Commissioner responsible for Home Affairs.
The Communication cover various aspects of migration: including strengthened border control and Schengen governance, completion of the Common European Asylum System, and a more targeted legal migration. Read the communication in full, watch the press conference. For more information also see the speech from the press conference or read more on Cecilia Malmström's blog.

01/05/11

2000 migranti in 24 ore: nuova emergenza a lampedusa

L'ATTACCO SUICIDA A SCHENGEN

di Tito Boeri 29.04.2011
Fonte: lavoce.info
 
Berlusconi sotto dettatura di Sarkozy sottoscrive una lettera in cui si chiede alla Commissione europea di sospendere gli accordi di Schengen di fronte a casi come quello degli sbarchi su Lampedusa. È una scelta sbagliata per l'Europa e suicida per il nostro paese. È infatti una breccia che mina il processo di integrazione europea e riduce ulteriormente la mobilità del lavoro nel Vecchio Continente. Non servirà affatto a gestire crisi come quella di Lampedusa. Anzi, le renderà ancora più gravi perché impedisce che gli immigrati vadano là dove c'è più lavoro per loro.

Acquisition and Loss of Nationality

Natac: acquisition and Loss of Nationality


From summer 2004 to the end of 2005 an international network of researchers has analysed the rules and practices regulating the acquisition and loss of nationality in the fifteen ‘old’ EU Member States. The results of this EU-funded project with the acronym NATAC (The acquisition of nationality in EU Member States: rules, practices and quantitative developments) are published in two volumes by Amsterdam University Press.
The first volume consists of comparative reports on specific modes of acquiring and losing nationality, on nationality statistics, on European trends in nationality legislation and on statuses of ‘denizenship’ and ‘quasi-citizenship’. It also contains an account of the comparative methodology that has been developed specifically for this project, a chapter on international and European law and an assessment of the implementation of nationality law from the perspective of NGOs counselling immigrants who apply for naturalisation.
The second volume consists of chapters that provide in-depth analyses of each country in our sample.
An executive summary and the recommendations resulting from the project are available here . A policy brief can be found here.
In all modesty we claim that these two volumes represent the most comprehensive comparative study on nationality in Europe so far. However, we are perfectly aware that there is more to be done. First, ongoing reform will quickly require updates for some of our data. Second, we have not fully explored all possibilities for further comparative analyses of our data. Since we want to make our data useable by other researchers, this website makes available additional material.

18 ius soli trailer ita

18 ius soli trailer

In Italia 15 mila medici stranieri,

In Italia 15 mila medici stranieri, +30% negli ultimi 10 anni.
A lavorare nel pubblico sono soprattutto iraniani, greci, palestinesi e giordani arrivati negli anni Ottanta.
Fonte: immigrazioneoggi.it

Sono 15 mila i medici e dentisti stranieri iscritti all’Ordine italiano, cresciuti in dieci anni di circa il 30%, passando dai 10.900 di gennaio 2001 ai 14.737 di oggi. Oltre mille arrivano dalla Germania, 868 dalla Svizzera, 864 dalla Grecia, 756 dall’Iran.
È quanto emerge dall’analisi sui camici bianchi nati all’estero – ma iscritti all’Ordine dei medici e degli odontoiatri italiano – elaborata per l’Adnkronos Salute dai ricercatori dell’Enpam, l’Ente nazionale di previdenza e assistenza della categoria.
Circa 15 mila medici che molto presto, nel giro di 7 anni – come assicura Foad Aodi, palestinese, presidente dell’Amsi (Associazione di medici di origine straniera in Italia) – dovrebbero essere raggiunti da altri colleghi. Secondo le stime dell’Associazione, il numero di questi camici stranieri è destinato infatti ad aumentare di un altro 40%. Un bene, vista la prevista carenza di camici bianchi nel nostro Paese. Scomponendo l’analisi dell’Enpam per classi di età si scopre che dei 14.737 medici iscritti all’Albo italiano oltre 800 hanno meno di 30 anni. Sono soprattutto donne: 530 su 851. Camici rosa in maggioranza anche nella fascia d’età tra i 31 e 40 anni: 1.880 su 3.026. Gli oltre 4 mila medici tra i 40 e i 50 anni sono invece divisi equamente tra maschi e femmine (2.240 contro 2.098). Gli uomini sono poi circa il doppio tra i camici bianchi che vanno dai 51 ai 60 anni. (2.795 contro 1.436). Nella fascia d’età tra i 61 e i 70 troviamo ben 1.097 medici coi pantaloni e 402 in gonnella. Quasi tutti uomini i medici over 70: 606 su 783.
I 15 mila medici stranieri lavorano perlopiù al Nord: in Lombardia (2.588), Veneto (1.425) Emilia Romagna (1.408) e Piemonte (1.019). Tanti anche gli iscritti agli ordini professionali del Lazio (2.303).
A lavorare nel pubblico sono soprattutto gli stranieri arrivati negli anni ’60, ’70 e ’80 – provenienti soprattutto da Iran, Grecia, Palestina, Giordania – che si sono laureati e specializzati in Italia e ottenuto la cittadinanza.

direttiva rimpatri: materiali asgi

Direttiva rimpatri, espulsioni amministrative, trattenimenti e reati

Pagina di approfondimento, in continuo aggiornamento.


 
Il 24 dicembre 2008, nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea L 348/98 è stata pubblicata la Direttiva 2008/115/CE del Parlamento e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare.
 

Documenti ASGI

 
Appelli e comuncati stampa
4 aprile 2011 - MIGREUROP
Ordinanze pronunciate da giudici ed inviate alla Corte Costituzionale recanti questioni di legittimità costituzionale
Tribunale di Modica
Norme di riferimento

Circolari applicative

L'Europa smarrita e l'immigrazione



NEL suo mezzo secolo di vita l'Europa ha cercato di diventare un modello di nuova cittadinanza. Teorici e giuristi hanno parlato addirittura di un nuovo paradigma di libertà politica capace di dissociare la cittadinanza dall'appartenza nazionale, una rivoluzione non meno radicale di quella del 1789. Ma messo alla prova del flusso di migranti, il mito europeo si appanna. Gli Stati nazionali tornano protagonisti, le diplomazie bilaterali prendono il sopravvento, le frontiere tornano a chiudersi, le scaramucce di certificati e rimpatri si susseguono. Di fronte agli sbarchi dei profughi del mondo, l'Europa non sembra più certa di voler essere il laboratorio di una nuova cittadinanza. E forse, la recentissima decisione della Corte di Giustizia della Ue di bocciare la norma italiana che prevede il reato di clandestinità va letta come un invito dell'Europa dei diritti all'Europa della politica di rivedere la sua strategia sull'immigrazione.

il lavoro sporco: videoreportage




IL LAVORO SPORCO - IL VIDEOREPORTAGE
«Operaio a nero per un giorno:  50 euro e nessun diritto»
Sulla strada aspettando il caporale che ti fa lavorare. Tra abusi, ingiustizie e morti invisibili
Il «lavoro sporco»
di A.Crispino

ROMA - Sono le 5 del mattino, sulla statale a ridosso della Magliana, periferia sud di Roma. Vicino a un viadotto, si distinguono delle sagome sul ciglio della strada: vanno avanti e indietro tra le auto che sfrecciano. Saranno una cinquantina, da lontano sembrano prostitute. In realtà sono uomini: lavoratori, operai. Tutti in cerca di un lavoro. «In nero, ovviamente».
Moldavi, ucraini, rumeni, polacchi in attesa del caporale che di lì a poco li assolderà in qualche cantiere, «in nero ovviamente». Costano la metà e lavorano quasi il doppio rispetto a un operaio regolare. Un manovale in nero prende 40 euro per dieci ore di lavoro; si sale fino a un massimo di 70 euro per quelli con più esperienza. Vuol dire che devono saper fare di tutto: muratura, pittura, intonaco, massetti, pavimenti, idraulica etc. Nessuno può discutere o contrattare il salario. Se ti sta bene sali in macchina, altrimenti resti in strada ad aspettare la prossima opportunità, se ci sarà. Perché le strade della capitale sono sempre più piene di lavoratori che si offrono senza condizioni.

direttiva rimpatri e reato di clandestinità

La Corte Europea di Giustizia boccia il reato di clandestinità in vigore in Italia

Ennesima bocciatura europea sulle politiche dell’immigrazione nostrane. Stavolta però a parlare non è un organo politico, come la Commissione, ma è la Cortedi Giustizia dell’Ue.  Quello che dice avrà quindi effetto anche nei tribunali italiani, chiamati a giudicare gli immigrati irregolari arrestati dalla Polizia.
La Corte si è pronunciata sul mancato recepimento da parte dell’Italia della Direttiva rimpatri, stabilendo che  le norme italiane che puniscono con una pena da uno a quattro anni di carcere chi rimane in Italia dopo aver ricevuto una espulsione, sono contrarie al diritto dell’Unione Europea e di conseguenza i giudici penali italiani devono disapplicare il diritto italiano e assolvere gli imputati.