28/02/10

frascataggini





Manifestazione di sostegno
Per la dignità degli immigrati
Frascati – Piazza San Pietro
Sabato 27 febbraio  - ore 16.00

1)    Quanti sono i cittadini stranieri residenti in Italia
 
2)    Quanto è cresciuta la presenza dei cittadini stranieri negli ultimi 20 anni?

3)    Quante sono le donne rispetto agli uomini?

4)    Quanti sono i minori? E gli studenti stranieri?



27/02/10

oggi e dopodomani

Cosa succede in Italia per il primo marzo. Se avete amici in giro per lo stivale, fateglielo sapere.
Per noi appuntamento oggi a Frascati a piazza San Pietro alle 16:00
(alle 10:00 per montare il palco e fare lo striscione, alle 14:30 per chi vuole provare il brivido di dire "sa sa prova" al sound check). 

Roma

Alle ore 17, il corteo delle reti antirazziste si snoderà da Porta Maggiore, passando da piazza Vittorio Emanuele, Santa Maria Maggiore e piazza Esquilino. A questo punto il comitato migranti si unirà al corteo e tutti confluiranno in piazza Vittorio Emanuele, dove alle 18 si aprirà la manifestazione indetta dal comitato primo marzo. Sono previsti concerti, con l’esibizione dell’Orchestra multietnica di Piazza Vittorio e una serie di interventi. 

Milano
Ritrovo alle 9.30 fuori da Palazzo Marino, il corteo farà giro attorno al municipio milanese. Momento di dibattito con al centro i temi e i problemi del lavoro. Alle 13.00 srotoleremo tre grandi striscioni gialli in tre luoghi significativi per la vita degli immigrati a Milano: la Questura ("Permesso di soggiorno per tutti. Tempi di rinnovo più rapidi"), Tribunale ("Migrare non è reato") e Via Corelli ("Basta violenze, soprusi, stupri e silenzi. Chiudiamo i centri di identificazione ed espulsione"). Nel pomeriggio, raduno in piazza Duomo dalle ore 17.30. Terremo, in Piazza, lezioni di lingue straniere in Italiano e per gli Italiani; lancio dei palloncini alle ore 18.30. Partenza del corteo in direzione di piazza Castello alle 19: microfono aperto con una serie di interventi e chiusura con musica da vivo.

26/02/10

100 di questi asgi

26.02.2010
L’Associazione Studi Giuridici Immigrazione compie 20 anni



Carissimi amici,

il 26 febbraio di venti anni fa nasceva l'Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione, su idea del prof. Bruno Nascimbene.

Il tempo che è passato induce a qualche riflessione.

22/02/10

integrazione a punti

il prof. Ambrosini, su lavoce.info  illustra con equilibrio il prossimo, dirompente, permesso di soggiono a punti.
Vanno sottileneati due ulteriori lati oscuri, molto significativi:

  • in un contratto entrambe le parti assumono degli impegni. in questo caso, e solo in Italia è così, lo straniero assume degli impegni verso lo Stato, ma non viceversa.
    Secondo la legge infatti l'accordo deve essere applicato senza oneri aggiuntivi per lo Stato: pertanto non saranno finanziati, come accade all'estero, percorsi sistematici di educazione linguistica e civica. Lo straniero è obbligato ad assumere dei doveri, senza essere titolare di diritti, come il supporto alla formazione.
    Negli altri paesi europei, invece, si affiancano ad analoghi "contratti di integrazione", opportunità e percorsi formativi.
    V. in Francia
    "Le contrat d’accueil et d’intégration (CAI)"
    V. in Germania " Integration agreement"
    V. in Austria "Integrationsvereinbarung"
    V. www.integration.eu )
  •  la "bocciatura" del livello di integrazione può avere per lo straniero conseguenze irrimediabili : ma sono ancora molte incerte procedure, modalità di accertamento e le dovute garanzie. 

 

INTEGRAZIONE A PUNTI

di Maurizio Ambrosini 18.02.2010
 
I ministri dell'Interno e del Welfare annunciano il permesso di soggiorno a punti. Una idea condivisibile perché responsabilizza gli immigrati nella costruzione del percorso di integrazione. Ma non mancano i problemi nella attuale formulazione della proposta. Ad esempio, non è chiaro cosa accade allo straniero che non raggiunga i punteggi richiesti. Perché ancora una volta, le politiche parlano di immigrazione, ma in realtà ricercano il consenso degli elettori italiani, senza troppo curarsi né della fattibilità, né delle conseguenze delle misure annunciate.
È esploso nei giorni scorsi il caso di via Padova a Milano: scontri interetnici in un quartiere ad alta densità di immigrati. Proprio il quartiere che per primo aveva sperimentato la presenza delle pattuglie militari per le strade.

21/02/10

2010 l'istat del paese

L'Istat rende disponibili le stime anticipate dei principali indicatori demografici relativi all'anno 2009, con dettaglio nazionale, regionale e provinciale: Testo integrale

Italia: popolazione in aumento: meno figli, più immigrati  
I residenti sono 60,4 milioni; gli stranieri 4,3 milioni.

Nel corso del 2009 la popolazione in Italia ha continuato a crescere, raggiungendo i 60 milioni 387mila residenti al primo gennaio 2010, con un tasso di incremento del 5,7 per mille. La popolazione in età attiva mostra un aumento, soprattutto grazie agli immigrati, di circa 176 mila unità: rappresenta adesso il 65,8% del totale. I giovani fino a 14 anni di età sono 53 mila in più, e rappresentano il 14% del totale. Le persone dai 65 anni in su risultano in aumento di 113 mila unità, e sono giunte a rappresentare il 20,2% della popolazione. I cittadini stranieri sono in costante aumento, e costituiscono il 7,1% del totale.

Questi sono alcuni dei dati contenuti nelle stime anciticipate dell'Istat, diffuse oggi, sui principali indicatori demografici per l'anno 2009. E tra le cifre più interessanti, ci sono quelle sull'immigrazione: gli stranieri residenti in Italia ammontano a circa 4 milioni 279 mila al primo gennaio 2010, facendo così registrare un incremento di 388 mila unità rispetto al primo gennaio 2009.

20/02/10

sciopero dei migranti - anche a frascati




Frascati – Piazza San Pietro
Sabato 27 febbraio  - ore 16.00
Per la dignità degli immigrati
Manifestazione di sostegno


17/02/10

monografia sul pacchetto sicurezza


Diritto, immigrazione e cittadinanza n°4/2009

Numero monografico sul pacchetto sicurezza

Dedichiamo interamente questo numero all'ulteriore riforma della legge in materia di immigrazione, attuata dalla medesima maggioranza parlamentare del 2002 con la recentissima legge n. 94/2009, ultimo tassello del "pacchetto sicurezza" inaugurato nel maggio 2008, che ha visto un succedersi di nuove disposizioni normative tutte finalizzate ad un intensissimo controllo sociale dello straniero e ad una sua definizione in termini di pericolosità e sospetto. A sette anni di distanza dalla prima riforma dobbiamo constatare che lo spirito principale di quella odierna è ancora, e ancor più, di togliere libertà agli stranieri e di restringere la loro "pretesa" di giustizia, ma anche di avere sostanzialmente creato la categoria di indesiderabili (gli stranieri in sè), parametro ed orgoglio dell'agire politico dell'odierno legislatore, al punto da rivendicare la "cattiveria" quale "modo" di approccio alla questione immigrazione (in questi termini si è espresso pubblicamente il Ministro dell'interno con riguardo a quelli che chiama "i clandestini"). (...)Oggi si tende all'esclusione degli stranieri dalle varie misure di sicurezza sociale (pensioni, servizi assistenziali, servizi sociali), e persino da diritti fondamentali (il matrimonio, la residenza, la registrazione della nascita, ecc.); domani chissà a chi toccherà. Non comprendere il gravissimo rischio sotteso all'attuale politica, anche legislativa, sull'immigrazione significa non cogliere uno degli aspetti essenziali di quanto sta accadendo nelle moderne società occidentali.

La presentazione completa

Il Sommario completo del n.4/2009

16/02/10

rimesse: 32 miliardi

Ue: 32 miliardi di euro le rimesse degli immigrati nel 2008. Crescite in un anno dell’1,6%.
Da Spagna e Italia i flussi maggiori. Diminuiscono i trasferimenti degli immigrati intra-Ue.

32 miliardi di euro di rimesse dei migranti all’interno dei Paesi Ue nel 2008, che comprendono anche gli immigrati intracomunitari, con un aumento di appena l’1,6% rispetto all’anno precedente a fronte di nuovi ingressi di lavoratori ben più consistenti.
Sono i dati resi noti ieri da Eurostat, l’ufficio di statistiche europeo, che definisce i “dati sulle rimesse sono molto difficili da quantificare, in quanto si riferiscono a molte transazioni di piccole dimensioni attraverso una molteplicità di canali, a volte informali o illegali”.
I dati - informa Eurostat - sono desunti dalle rilevazioni statistiche della bilancia dei pagamenti e le rimesse comprendono i trasferimenti correnti da parte dei migranti che vivono e lavorano in uno Stato membro verso altre persone residenti nei Paesi dove i migranti hanno precedentemente vissuto.
Le persone che lavorano e vivono in un altro Paese per meno di un anno non sono considerati come “espatriati”, ma semplicemente come “non residenti”; le loro transazioni sono quindi registrate nelle statistiche della bilancia dei pagamenti sotto la voce “redditi da lavoro dipendente”.
Così definiti, i trasferimenti dei lavoratori espatriati sono aumentati in totale del 1,6% rispetto all’anno precedente (31,3 miliardi di euro) e addirittura del 65% rispetto al 2004 (19,4 miliardi di euro). L’aumento delle rimesse è dovuto principalmente ad una forte crescita dei flussi extra-Ue27, che dagli 11,5 miliardi di euro del 2004 sono passati a 22,5 miliardi di euro nel 2008, con un aumento superiore al 95%. Nello stesso arco di tempo, i flussi intra-Ue27 sono aumentati soltanto del 18% (da 7,9 miliardi a 9,3 miliardi di euro). Di conseguenza, la quota delle rimesse extra-Ue27 sul totale delle rimesse è passata dal 59% nel 2004 al 71% nel 2008. Nel 2008, circa due terzi del totale delle rimesse dei lavoratori espatriati trasferite a partire da un Paese Ue provengono da quattro principali Paesi: Spagna (7,8 miliardi di euro, ossia circa 25% del totale delle rimesse), Italia (6,4 miliardi di euro, ossia 20%), Francia (3,4 miliardi di euro, ossia 11%) e Germania (3,1 miliardi di euro, ovvero 10%).

14/02/10

omicidio e guerriglia urbana. la banlieue di via padova

mala tempora.


Milano, un egiziano ucciso. Guerriglia urbana e scontri interetnici
Un giovane egiziano viene ucciso per la strada in una delle zone  a più alta densità di stranieri e Milano vive una serata di rivolta interetnica. Dopo l'omicidio, avvenuto in via Padova, la comunità nordafricana ha scatenato una vera e propria guerriglia urbana e a una caccia ai sudamericani, forse responsabili dell'assassinio. Auto ribaltate, vetrine sfondate, motorini buttati a terra e gruppi di 20-30 africani che si muovevano per il quartiere cercando peruviani ed ecuadoriani.  La polizia è riuscita con grande difficoltà a limitare i danni. E agli incidenti sono seguite le polemiche politiche, con la Lega che è tornata a chiedere le espulsioni casa per casa.

 La casbah di Milano cresciuta senza freni

Se gli stranieri siamo noi

12/02/10

riformare, dopo Rosarno.

analisi e proposte da limes.

Italia e immigrazione: solo il bastone o anche la carota?

di Ravi Cannetta
Riflessioni dopo i fatti di Rosarno. Il nostro paese manifesta necessità di manodopera e circa il 10 per cento degli extracomunitari e’ nelle campagne. Perché non istituire un'agenzia per l'immigrazione responsabile dei flussi migratori, attraverso un coordinamento interministeriale?
I recenti fatti di Rosarno richiedono una seria riflessione sul nostro atteggiamento nei confronti dell’immigrazione. Capita spesso di leggere articoli sensazionalistici su emergenze immigrazione sulle nostre coste, ma e’ possibile che questo fenomeno venga sempre e solo affrontato come un’emergenza? Perché un paese come il nostro - culla di civiltà e ricco di risorse - non è in grado di mettere in atto una politica sull’immigrazione rispettosa dei diritti degli immigrati e condivisa dalle diverse parti politiche?

Senza prendere posizione sulle nostre scelte politiche ad oggi sembra ormai giunto il momento di affrontare questo tema con una prospettiva a lungo termine senza sottovalutare l’importanza del fenomeno. Degrado e sfruttamento sono da imputare alla scarsa attenzione alla regolamentazione del mercato del lavoro per gli immigrati che finisce per creare una sacca di manodopera in nero, spesso poco qualificata e soggetta a vere forme di sfruttamento da parte di organizzazioni criminali che approfittano dello status di clandestini per imporre condizioni di semi-schiavitù.

Paradossalmente tali scenari si ripropongono in molte
economie emergenti e in transizione del Sud-est asiatico e del Medio oriente, dove il motore di sviluppo e’ caratterizzato da enormi serbatoi di manodopera a basso costo, immigrati, spesso clandestini, sfruttati per mansioni di diversa natura. In queste realtà economiche, esistono veri e propri vuoti legislativi e normativi che garantiscono l’immunità ai molti datori di lavoro che approfittano di tutti quelli che sono alla ricerca di un lavoro per migliorare la propria vita.

11/02/10

immigrazione e criminalità

il rapporto tra immigrazione e criminalità, spiegato da:
Silvio Berlusconi
Tito Boeri
Sergio Briguglio (che prediligo e riporto di sotto)
Caritas Italiana
Lega Nord
Min Giustizia
lavoce.info 


Cari amici,
intervengo nel dibattito sulla questione immigrazione/criminalita',
segnalandovi del materiale che avevo elaborato per alcuni seminari,
sulla base dei dati pubblicati dal Ministero dell'interno.

Potete trovare quel materiale alla pagina
http://www.stranieriinitalia.it/briguglio/immigrazione-e-asilo/2008/giugno/seminario-frascati-19-6-2008.pdf.
I dati li' riportati mostrano, in estrema sintesi, che

1) Per molti dei delitti che destano maggiore allarme sociale
(omicidi, furti, scippi, etc.), il numero e' in netto calo in Italia
(era molto piu' alto negli anni '90). Alcuni delitti fanno eccezione
(tra questi, le rapine, che vedono un aumento del 25 per cento
rispetto ai dati del 1991).

2) Confrontando il numero di delitti commessi da italiani con quello
dei delitti commessi da stranieri, per quasi tutte le fattispecie
prevalgono nettamente i primi. Anche qui vi sono eccezioni (ad
esempio, furti in abitazione), per le quali prevalgono i delitti
commessi da stranieri.

10/02/10

ecco li sonetti

Sonetti sull'immigrazione di Gigi
(Gloria Gerecht http://pasquinaria.blogspot.com)

Erimo come loro 

Erimo come loro, tempo fa.
L’emo scordato: mo noi stamo bene
e nun volemo propio aricordà
ch’emo avuto anche noi e stesse pene.

Fame, miseria, senza carità,
restà ner porto pe le quarantene,
esse respinti senza umanità,
la scusa: la mancanza de l’iggiene.

Mo semo noi a respigne chi cià fame,
nun volemo trattalli come eguali.
Chi è straniero pò esse solo infame

e va trattato come l’animali,
senza diritti, anzi co n’esame
che serve solo a falli criminali.

MADRELINGUA

Che serve d’imparasse l’italiano?
Se deve da parlà come se magna.
Quinni mejo parlà come a Milano:
Bossi ne l’Arno certo nun s’abbagna.

La Lega pare dì: famolo strano:
ogni minuto parte ‘na campagna.
Esami de dialetto, ma padano,
perché sortanto lì c’è la cuccagna.

Eppoi le fiction: quanno le guardate,
pe rennele ancora più perfette,
famole tutte sottotitolate.

In bergamasco. Eppuro le dirette.
E l’italiano? Quelo lo trovate
a la paggina sette sette sette.

05/02/10

la lettera



quando si dice la finzione cinematografica

imparare l'italiano al centro astalli




Corso di lingua inglese gratuito per migranti

Anche questo anno il Centro Astalli organizza un corso di lingua inglese rivolto a immigrati e rifugiati. Le iscrizioni sono aperte fino al 12 febbraio 2010.   E' possibile iscriversi tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17, contattando il numero telefonico 0669925099 e chiedendo di Rosa Di Sergio o Sara Tarantino.
Le lezioni si terranno a partire dalla terza settimana di febbraio, il giovedì dalle 15.30 alle 17.30, presso la Fondazione Il Faro, via Virginia Agnelli 21. Il corso è gratuito.
La conclusione è prevista per il mese di maggio. Agli interessati verrà rilasciato attestato di partecipazione.
Per informazioni: 0669925099, 3929783024

VI Rapp. Osservatorio Romano Migrazioni

Presentato il 4 febbraio 2010
Osservatorio Romano sulle Migrazioni
VI Rapporto

libertàcivili

una rivista che conosco bene.

il sito della rivista e l'indice:

la posizione del Ministro Maroni

libertàcivili 
Bimestrale di studi e documentazione sui temi dell'immigrazione

Indice 1/10 Gennaio-Febbraio