13/10/15

Italiani si diventa

Arriva alla Camera il disegno di legge che rivede la normativa sulla cittadinanza. Si tratta di una riforma molto positiva. Il parlamento però dovrebbe intervenire per riconsiderare il criterio della residenza legale e la disciplina per i disabili. E va previsto un adeguato periodo transitorio.

Sergio Briguglio
FOnte: www.lavoce.info/archives/37775/italiani-si-diventa/

05/08/15

Welcome to Italy, da profughi a cittadini. Una web serie racconta l'integrazione


Progetto welcome in Italy
Fonte: http://www.infofilieraroma.it/




Siamo cittadini provenienti da diversi continenti del Mondo che vivono e lavorano a Roma.
Ci siamo riuniti intorno ad un progetto finanziato con fondi europei, InfoFilieraRoma.it, con lo specifico obiettivo di creare informazione e forme di comunicazione e dialogo fra le comunità straniere partecipanti e la realtà italiana.
Per la prima volta saremo noi i protagonisti diretti di questa esperienza e, attraverso la produzione di comunicati e filmati, creeremo noi un’informazione tale che sia utile, per forma e contenuto, ai nostri connazionali e a tutti coloro che hanno deciso di costruire il proprio progetto migratorio nella città di Roma e più in generale in questo paese.
Crediamo che questa sia una grande opportunità per riflettere sulla nostra condizione di immigrati e per riuscire a superare questa categorizzazione, diventando finalmente, anche agli occhi degli altri, veri cittadini italiani.
Dallo scambio di opinioni e differenti necessità abbiamo individuato alcuni temi fondamentali, molti di natura pratica, sui quali basare il nostro lavoro e che saranno veicolati attraverso la produzione di sceneggiati e documentazione in lingua.

L’obiettivo è quello di accompagnare gli individui nella loro trasformazione da immigrati isolati a cittadini integrati.

Il riconoscimento dei titoli di studio e delle qualifiche professionali



IL RICONOSCIMENTO DEI TITOLI DI STUDIO E DELLE QUALIFICHE PROFESSIONALI

 Fonte: www.integrazionemigranti.gov


Il focus, alla luce della complessità della materia, non ha carattere esaustivo. Tra le fonti utilizzate per la redazione del focus: Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Politiche Europee; Qualifyme.itSi ringrazia l’Ismu per i suggerimenti forniti.
Si invitano i soggetti istituzionali interessati, gli operatori del settore e gli utenti del Portale Integrazione Migranti a inviare osservazioni, commenti e integrazioni al seguente indirizzo email: RedazioneIntegrazione@lavoro.gov.it.
 
  

Consultazione pubblica sulla Blue Card e sulle politiche dell'Unione Europea in materia di immigrazione per lavoro


La Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica che contribuirà a promuovere una politica UE di migrazione economica più efficace in termini di lavoro. Una sezione di questa consultazione è dedicata alla Carta Blu UE (scadenza 21 agosto)

Fonte: integrazionemigranti.gov.it

Cittadinanza italiana, dal 18 maggio basta un click per la richiesta


Il passaporto della Repubblica Italiana
11 Maggio 2015
Fonte: www.interno.gov.it
Occorre registrarsi al sistema informatizzato curato dal dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione
Con il sistema informatizzato curato dal dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione stop ai modelli cartacei. E' stata, infatti, confermata la data del 18 maggio per l’avvio della nuova modalità informatica che prevede l’invio on line dell’istanza di cittadinanza, messa a punto dal dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione - direzione centrale per i Diritti civili, la cittadinanza e le minoranze.

Cosa deve fare il cittadino

Il richiedente compilerà la domanda, utilizzando le credenziali d’accesso ricevute a seguito di registrazione sul portale dedicato al seguente indirizzo https://cittadinanza.dlci.interno.it, e la trasmetterà in formato elettronico, insieme ad un documento di riconoscimento, agli atti formati dalle autorità del Paese di origine (atto di nascita e certificato penale) e alla ricevuta del pagamento del contributo di euro 200,00 previsto dalla legge n. 94/2009.

Quel bambino nel trolley che cercava in Europa la sua seconda nascita

Il migrante di 8 anni nascosto per raggiungere il papà in Spagna

FOnte: corriere.it


di Emanuele Trevi




Il piccolo di 8 anni dentro la valigia durante i controlli del 7 maggio (Reuters)Il piccolo di 8 anni dentro la valigia durante i controlli del 7 maggio (Reuters)
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Cercavano droga, gli agenti dell’enclave spagnola di Ceuta, insospettiti dal nervosismo di una ragazza marocchina che trascinava alla frontiera un trolley riempito di qualcosa di pesante. Ma i raggi X del posto di controllo hanno rivelato l’impensabile: un bambino di otto anni, di origine ivoriana, raggomitolato in posizione fetale in quell’utero di dura plastica dotato di manico e rotelle. Fallito il tentativo, si è presentato alle autorità il padre, lui munito di regolari documenti.
La notizia è tutta qui, poche parole come fossero un minuscolo mattone da aggiungere alla Torre di Babele della follia umana. Una di quelle curiosità prive di un finale cruento che si dimenticano una frazione di secondo dopo averle lette, inabissandosi in quella zona grigia nella quale i comunicati delle agenzie convivono con le fantasie più oziose, i sogni, le leggende metropolitane. Ma dall’avventura è venuta fuori un’immagine così potente e rivelatrice da imporsi nell’infinito caleidoscopio quotidiano del web. Una volta tanto, non è esagerato il luogo comune: questo sì che è un simbolo dei nostri tempi.
È raro trovarsi di fronte a un vero simbolo, che è come il proverbiale quadrifoglio nascosto in un prato di allegorie e di emblemi: di immagini, vale a dire, dotate di un significato univoco e più o meno facilmente decifrabili. A differenza della maggior parte delle immagini, il simbolo è dotato di un eccesso di energia, che non si lascia esaurire dalla sua semplice decifrazione. Lo si potrebbe definire come un discorso che porta avanti un’idea e insieme il contrario di quell’idea: senza che una prevalga o annulli l’altra. Non a torto i razionalisti sono sempre infastiditi e spaventati dai simboli. Ma è pur vero che tutte le cose davvero importanti e decisive della vita umana contengono al loro interno queste coppie di contrari: paura e desiderio, arroganza e timidezza, libertà e necessità...
Non diversamente, il bambino nel trolley esprime disperazione e speranza, o se si preferisce: l’idea di un futuro possibile che germina nel terreno della più nera e irrimediabile mancanza di futuro.

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Bimbo di otto anni nascosto in un trolley per passare la frontiera con l’Europa

Bisogna guardarla a lungo, quest’immagine, con la pazienza e l’attenzione con le quali ci disporremmo ad ascoltare una lezione importante. Parlando del trolley come di un utero artificiale, non volevo proporre solo un paragone che si impone abbastanza spontaneo all’osservatore. La cosa che più assomiglia al fermo immagine sul monitor della polizia di frontiera di Ceuta in effetti è una di quelle ecografie che si fanno a intervalli regolari durante una gravidanza, per controllare che tutto proceda bene. Come i feti dei nascituri, anche il bambino nel trolley sembra immerso in una specie di liquido amniotico, dove aspetta il suo momento. E quello che suo padre desiderava per lui non era nient’altro che una seconda nascita, che avesse il potere di correggere l’errore della prima. Perché non ha senso nascere dove non è possibile vivere. 
Come il bambino del trolley tutti coloro che arrivano qui, o vengono respinti alle frontiere, o muoiono nel tentativo, tutti questi esseri umani, senza eccezione, cercano questa seconda nascita. Sono milioni, e probabilmente non c’è legge o forza umana capace di ostacolarne o impedirne l’arrivo. Perché se la volontà di un singolo è soggetta a tutte le incertezze e i cambiamenti, la volontà di una moltitudine è come un vento o una marea.
Presto ci accorgeremo che non aveva nemmeno senso nutrirne un’opinione, che si trattasse del nobile ideale dell’accoglienza o della turpe invocazione delle cannoniere. Che importanza ha ciò che si pensa dell’inevitabile? Guardate il bambino del trolley, che aspetta di correggere l’opera della natura con un po’ di cibo e di dignità, e rassegnatevi all’impotenza del pensiero, delle ideologie. Nessuno potrà impedirgli di rinascere. Potrei aggiungere che è giusto che sia così, ma questa è solo una mia opinione. È così e basta.

È L’INTEGRAZIONE CHE PERMETTE ALLA SCUOLA DI ESSERE LA ‘BUONA SCUOLA’

 
Il maestro Ongini e le sfide della scuola multiculturale
"Gli alunni e gli studenti di origine non italiana sono diventati una realtà strutturale del nostro Paese. Ma ne sappiamo molto poco. Anche per questo si diffondono opinioni sbagliate e pregiudizi. Conviene partire da una mappa ragionata della realtà per  fare sì che la ‘buona scuola’ si affermi in Italia”. Così Vinicio Ongini, maestro elementare per vent’anni e attualmente esperto per l’Ufficio immigrazione, orientamento e lotta all’abbandono scolastico del Ministero dell’Istruzione, nell’incontro dedicato a un’analisi dell’immigrazione nella dinamica della mobilità sociale.

13/05/15

Agenda europea sulla migrazione


Gestire meglio la migrazione in ogni suo aspetto: un’agenda europea sulla migrazione

Bruxelles, 13 maggio 2015 
La Commissione europea ha presentato oggi un’agenda europea sulla migrazione in cui delinea le misure previste nell’immediato per rispondere alla situazione di crisi nel Mediterraneo e le iniziative da varare negli anni a venire per gestire meglio la migrazione in ogni suo aspetto.
Fonte: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-15-4956_it.htm


12/05/15

Decreto Flussi 2015 per lavoro stagionale


13.000 nuove quote di ingresso -  Il pre-caricamento delle domande sarà possibile dalle ore 9,00 di martedì 5 maggio.

Fonte: integrazionemigranti.gov.it


LE QUOTE

In base all’articolo 1 del nuovo decreto - così come chiarito nella circolare congiunta dei Ministeri dell'Interno e del Lavoro del 29 aprile 2015 – quest’anno sono ammessi in Italia 13.000 lavoratori stranieri per motivi di lavoro subordinato stagionale, ovvero per le esigenze del settore agricolo e del settore turistico-alberghiero.
La quota complessiva riguarda i lavoratori subordinati stagionali non comunitari di Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Corea del Sud, Egitto, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Marocco, Mauritius, Moldavia, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Ucraina e Tunisia.
Con una successiva circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali tali quote verranno ripartite tra le Direzioni territoriali del Lavoro.
Rispetto all’anno passato (DPCM 12 marzo 2014) ci sono quindi 2.000 quote in meno disponibili, riduzione motivata “sulla base dei dati relativi agli ingressi per motivi di lavoro stagionale registrati nel 2014, che hanno evidenziato una differenza tra la quota autorizzata e la sua effettiva utilizzazione”.
Altra novità riguarda l’aggiunta della Corea del Sud, all’elenco dei Paesi da cui possono provenire i lavoratori stagionali.

09/05/15

Abou, bimbo nel trolley in cerca di una seconda nascita

 

Il migrante di 8 anni nascosto come in un utero di plastica per raggiungere il papà in Spagna. Scoperto a Ceuta, enclave spagnola in Marocco

20/04/15

makkox - gazebo del 19/04/2015


migrano a terre ignote e lontane laceri e macilenti

 
Ammonticchiati là come giumenti
sulla gelida prua mossa dai venti
migrano a terre ignote e lontane
laceri e macilenti
varcano i mari per cercar del pane.
Traditi da un mercante menzognero
vanno, oggetto di scherno, allo straniero
bestie da soma, dispregiati iloti
carne da cimitero
vanno a campar d’angoscia in lidi ignoti.
(Edmondo De Amicis- 1901)

19/04/15


strage nel canale di Sicilia

Strage a 60 miglia a Nord della Libia, un barcone si ribalta. Recuperati 28 superstiti e 24 cadaveri, anche un bambino. Navi, elicotteri e aerei per le ricerche. Soccorritori: 'Solo nafta e detriti'. Disastro peggiore di Lampedusa del 2013 che fece 366 morti.
di Enzo Quaratino
Uno dei tanti viaggi della speranza dalla Libia verso l'Italia, la nuova terra promessa per centinaia di migliaia di disperati che premono dall'Africa dilaniata dalle guerre e dalla povertà verso l'Europa, si è trasformata in un'ecatombe di migranti. Nel naufragio di un barcone, di circa 20 metri, sono morte centinaia di persone; le prime stime fatte dalla Guardia Costiera parlavano di 700 persone, ma la testimonianza di un sopravvissuto, portato in elicottero all'ospedale di Catania, parla di 950 persone a bordo. Si tratterebbe della più grave sciagura del mare dal dopoguerra, peggiore anche della strage di Lampedusa (Agrigento) del 3 ottobre 2013, che fece 366 morti e 20 dispersi. I numeri devono ancora essere verificati, ma la Guardia Costiera ha confermato che il barcone che si è capovolto era in grado di portare "diverse centinaia di persone" ed era "sovraccarico di migranti". Scafisti senza scrupoli - l'Italia ne ha arrestati 976 negli ultimi mesi, ha sottolineato il premier Renzi - avevano portato a termine al di là del Mediterraneo l'ennesimo "affare", raccogliendo tra i disperati il denaro preteso per la traversata del Canale di Sicilia e avevano riempito di migranti il barcone oltre ogni ragionevole limite. Molti erano stati chiusi nella stiva ed i portelloni, secondo la testimonianza di un sopravvissuto, erano stati bloccati alla partenza. Su ciò tenterà di fare luce l'inchiesta aperta dalla Procura di Catania.

Ieri, sabato, l'organizzazione che gestisce la tratta ha dato il via libera alla partenza verso l'Italia con un copione anche questo già conosciuto. Il barcone partito dall'Egitto ha caricato i migranti da un porto della Libia, vicino alla città di Zuara. Era quasi sera, infatti, quando al Centro Nazionale Soccorso della Guardia Costiera è arrivata una telefonata da un satellitare Thuraya. "Siamo in navigazione, aiutateci", ha detto un uomo - forse complice degli scafisti - con tono di voce neanche concitato. Una telefonata simile a tante arrivate nelle ultime due settimana da barconi e gommoni carichi di migranti. Quasi un invito affinché le navi italiane raggiungessero il barcone per consentire ai "passeggeri" - così tanti da riempire ogni spazio del barcone - di completare la traversata verso le coste italiane. Il dispositivo di soccorso si è subito messo in moto: grazie al sistema satellitare di chiamata, la Guardia Costiera ha potuto rapidamente individuare le coordinate del punto dal quale era partita la telefonata e ha organizzato i soccorsi.
Il barcone era a circa 70 miglia a nord delle coste libiche (110 miglia a sud di Lampedusa) quando è stato raggiunto dal King Jacob, un portacontainer di 147 metri di lunghezza, con bandiera del Portogallo, che aveva già compiuto negli ultimi giorni quattro soccorsi di naufraghi e che è stato dirottato, insieme a un altro mercantile, verso i migranti. Secondo quanto ha raccontato il comandante del mercantile i migranti, visto il portacontainer, si sono spostati in massa su una stessa fiancata, quella del lato del mercantile. "Appena ci hanno visto, si sono agitati - ha raccontato il comandante del 'King Jacob' - e il barcone si è capovolto. La nave non ha urtato il barcone".
E' stata l'ultima beffa: il naufragio in presenza della nave di soccorso. Dal mare sono stati tratti in salvo 28 migranti e uno di loro - un eritreo che si esprime in inglese - ha parlato di circa 700 persone finite in acqua. Ma un sopravvissuto originario del Bangladesh, che è stato portato in elicottero all'ospedale di Catania, ha poi detto alla polizia che a bordo c'erano fino a 950 persone, fra cui 40-50 bambini e circa 200 donne. Subito dopo il naufragio è stata messa in campo un'imponente operazione di soccorso, che ha coinvolto anche navi dell'operazione Triton, dell'agenzia Frontex: unità navali della Guardia Costiera, della Marina Militare italiana e maltese, mercantili e pescherecci di Mazara del Vallo (Trapani) - 18 mezzi in tutto, coordinati da nave Gregoretti, della Guardia Costiera, che ha assunto il comando dell'intervento - hanno recuperato 24 cadaveri (che, a bordo della stessa Gregoretti, saranno trasferiti nelle prossime ore a Malta) ed hanno perlustrato un vasto tratto di mare alla ricerca di altri superstiti. Aerei militari hanno sorvolato l'area lanciando zattere e salvagente: la temperatura dell'acqua, di 17 gradi circa, e le buone condizioni del mare lasciano ancora una flebile speranza, che, tuttavia, non basta a cancellare l'immagine di un Mediterraneo sempre più simile ad un grande cimitero di guerra.
I RACCONTI DEI SOCCORRITORI E DEI SOPRAVVISSUTI
"C'è soltanto nafta e detriti, non troviamo più nulla dalle 10 di stamattina". Così uno dei soccorritori che sta operando dalla notte scorsa nella zona del naufragio a largo della Libia, racconta quel che si è trovato davanti. Ci sarebbe anche un ragazzino tra i 10 e i 15 anni tra le vittime del naufragio che sono state recuperate dai soccorritori. "E' stato uno dei primi che abbiamo recuperato - raccontano alcuni di loro - era a faccia in giù in una chiazza di nafta".
"A bordo eravamo 950, c'erano 40-50 bambini e circa 200 donne". Lo ha riferito alla procura di Catania il sopravvissuto del naufragio avvenuto a largo della Libia, che è stato portato in ospedale. L'uomo è originario del Bangladesh.
Un sopravvissuto al naufragio di migranti a largo della Libia è a Catania. Secondo quanto apprende l'ANSA è un ferito arrivato con un elicottero della marina militare. Non è stato sentito per il suo stato di salute.  L'elicottero con a bordo l'uomo è atterrato nella base militare di Maristaeli e condotto in una struttura sanitaria. La Procura, che ha delegato le indagini alla polizia di Stato, disporrà il suo interrogatorio appena ci saranno le condizioni idonee. A Catania dovrebbero arrivare domani mattina gli altri sopravvissuti con un mezzo navale della guardia costiera. 
La ricostruzione - Dal peschereccio era stata lanciata ieri una richiesta di aiuto al centro nazionale soccorso della Guardia Costiera poiché era stato riferito che l'unità con circa 700 migranti a bordo, aveva difficoltà di navigazione. La sala operativa del Comando generale delle Capitanerie di porto ha dirottato un mercantile portoghese, che giunto in prossimità del mezzo in difficoltà, ha visto il peschereccio capovolgersi. Sono iniziate frenetiche operazioni di soccorso che hanno consentito di recuperare 28 persone finite in mare. E' verosimile che, alla vista del mercantile, i migranti si siano portati tutti su un lato del peschereccio, facendolo capovolgere. Nella zona sono stati dirottati numerosi altri mezzi che sono ora impegnati nelle ricerche di eventuali altri superstiti. Il naufragio è avvenuto in un tratto di mare tra 60 e 70 miglia a nord della Libia, in acque libiche. Data la distanza dall'Italia, il Centro Nazionale Soccorso della Guardia Costiera, ricevuta la richiesta di intervento, ha "dirottato" nell'area i due mercantili più vicini. Quando il "King Jacob", battente bandiera portoghese, è arrivato nelle vicinanza del barcone, quest'ultimo si è capovolto.