30/03/11

ASGI: IL SISTEMA ITALIANO DELL’ASILO VERSO IL CAOS. PERCHE'?

Comunicato Stampa ASGI - 18 marzo 2011

IL SISTEMA ITALIANO DELL’ASILO VERSO IL CAOS. PERCHE'
?

L’ASGI esprime il proprio sconcerto per le evidenti e gravissime carenze che stanno caratterizzando la gestione degli interventi statali di accoglienza dei rifugiati in fuga dalla Tunisia e dalle altre aree di crisi.
Ad un mese dall’inizio della situazione di crisi l’ASGI ritiene che il Parlamento italiano, l’opinione pubblica e la Commissione Europea debbano sapere:

1. per quale ragione non sono stati reperiti con prontezza nuovi posti di accoglienza, come fu fatto nel 2008 di fronte ad una situazione numericamente simile a quella attuale, individuando strutture idonee in tutto il territorio nazionale, in un’ottica di decentramento degli interventi;

corsi gratuiti di italiano a roma e nel lazio

Corsi gratuiti di lingua italiana per gli immigrati
a Roma e nel Lazio

La Rete Scuolemigranti conta oggi oltre 50 Scuole di italiano L2 di Associazioni del volontariato e del privato sociale che operano a sostegno degli immigrati.; l’intera città di Roma, il litorale laziale, le provincie di Latina, Rieti e Viterbo, sono oggi le aree “coperte” dalla Rete.  I percorsi didattici sono mirati a favorire i processi di inclusione, la socializzazione, lo sviluppo dell’intercultura, l’educazione civica e alla legalità, l’esercizio dei diritti fondamentali.  Nella pagina “Corsi attivi” del sito tutte le indicazioni per iscriversi, scegliendo  la sede e le modalità di frequenza più opportune

DOMANDE D’ASILO IN DIMINUZIONE NEL 2010, CIFRE DIMEZZATE RISPETTO AL 2001 - UNHCR

Fonte: UNHCR

GINEVRA - Continua a diminuire, anche nel 2010, il numero di richiedenti asilo nei paesi del mondo industrializzato. La cifra attuale infatti è pari a circa la metà del livello di inizio millennio.

È questo uno dei dati principali emersi dal rapporto statistico sulle domande d’asilo presentate nel 2010 in 44 paesi industrializzati*, pubblicato oggi dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). È importante precisare che il rapporto prende in esame le nuove domande d’asilo presentate e non il numero di persone alle quali è stato riconosciuto lo status di rifugiato.

Lo scorso anno - si legge nel rapporto - nei paesi industrializzati sono state inoltrate complessivamente 358.800 domande d’asilo, il 5% in meno rispetto all’anno precedente e ben il 42% in meno del 2001. Negli ultimi dieci anni, il 2001 è stato l’anno in cui è stato presentato il maggior numero di domande: 620mila.

28/03/11

lampedusa & l'accoglienza



dal blog di cacioman

lampedusa: nuove tensioni

rimpiangere il muro?


Due anni fa riportavamo questo articolo : la sensazione viene amplificata e confermata....

La sindrome dell'assedio

di Ilvo Diamanti, fonte: laRepubblica

Che nostalgia quei muri. Lungo i confini: a Est e a Sud. Separavano il bene dal male. Il giusto dall'ingiusto. Ci difendevano dal comunismo e dalla povertà. Il muro di Berlino: da quando è caduto, l'Europa si è allargata.
La Jugoslavia è divenuta ex. Un collage di patrie inquiete. L'Albania: un nostro protettorato. La Romania, la Croazia, il Montenegro. Il mondo dell'Est è entrato, prepotentemente, a casa nostra. Anche noi, con le nostre aziende, peraltro, ci siamo allargati ad Est. Ampie zone un tempo definite "Oltrecortina" si sono trasformate in province e regioni del nostro Nord Est.

Oggi, però, l'assenza di quel muro preoccupa e, anzi, spaventa. Le nostre aziende si stanno ritirando dai Paesi dell'est Europa. Per andare ancora più in là, dove le porta l'interesse. (Il costo del lavoro, i contributi pubblici, i vantaggi fiscali...). Mentre da noi l'immigrazione cresce. Attirata dalle nostre imprese, dal nostro mercato del lavoro. Ma anche dal nostro stile di vita, sicuramente molto migliore del loro.

26/03/11

migranti: quando l'italia faceva sistema

Alina Harja: la parola agli stranieri

ilda curti: immigrazione e territorio

Josè Luis Rhi-Sausi: migrazioni e cosviluppo

Ismail Ademi: imprenditori stranieri

Anab Farah Abdi: scuola e integrazione alla Di Donato

luca einaudi: immigrazione e politiche degli ingressi

Fortress Europe: a OttoeMezzo Gabriele Del Grande in collegamento da Benghazi



Gabriele del Grande: intervista da Benghazi a Lampedusa

Generazione revolution: da Benghazi a Lampedusa

A volte una chiacchierata aiuta a chiarirsi e a chiarire le idee. Soprattutto quando l'interlocutrice è una come Alma Allende, che è una che ha seguito tutta la rivoluzione in Tunisia per il sito Rebelion. Le domande sono le sue, e le risposte le mie, che da due settimane sto qui a Benghazi con i ragazzi della rivoluzione. Dove sta andando la Libia? Perché in giro tutti gridano al complotto americano o islamista? Quale è stato il ruolo dell'informazione? Si può essere imparziali in un posto come questo? E infine Lampedusa. La Libia c'entra davvero qualcosa il boom degli sbarchi delle ultime settimane? Leggi l'intervista.

Gabriele, adesso che si è deciso l'intervento dell'ONU e le bombe degli alleati cadono sulla Libia, ci sono delle voci antimperialiste che tentano di dimostrare che la rivolta era stata preparata dall'inizio dalle potenze occidentali. Tu cosa ne pensi? C'è stato un disegno esterno o sono state rivolte popolari spontanee come in Tunisia e Egitto?

Limes: la guerra in libia

lampedusa: traghetti per trasferire i migranti

Rapporto Unar 2010.


Presentato il report dell’attività antidiscriminazione dell’Ufficio nazionale: aumentano gli episodi di segnalazione che coinvolgono i mass media, diminuiscono quelli che riguardano gli enti pubblici.
Fonte: immigrazioneoggi.it

Le vittime sono per il 63,4% stranieri, più uomini che donne, più adulti che giovani, la maggior parte operai o impiegati. È il quadro che emerge dal Rapporto 2010 dell’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) presentato ieri a Roma nell’ambito della Settimana di azione contro il razzismo.
Secondo il rapporto, la discriminazione razziale è un fenomeno che spesso rimane sommerso, per paura, ignoranza, sfiducia. Ma qualcosa sta cominciando a cambiare e nell’ultimo anno in Italia le segnalazioni sono raddoppiate comprendendo anche denunce che, nel 10% dei casi, riguardano discriminazioni non razziali ma di genere, orientamento sessuale o religioso.
Le segnalazioni raccolte nel 2010 dall’Unar sono state complessivamente 766, l’anno precedente erano state 373. E la tendenza è confermata dall’ulteriore aumento del 40% che si è registrato dal primo gennaio al 14 marzo 2011 rispetto allo stesso periodo del 2010. Circa una segnalazione su due proviene dalle stesse vittime di discriminazione, una su quattro è invece direttamente promossa dall’Unar, una su cinque è segnalata da un testimone. Solo l’8% dei casi è segnalato da un’associazione o un ente esterno all’Ufficio. A fine 2010, risultava chiuso il 76,7% delle istruttorie avviate. Crescono i casi relativi a discriminazioni attuate dai mass media (19,9% contro il 10,8% del 2009), anche grazie all’azione di monitoraggio dei mezzi di informazione attuata dall’Unar.
Aumentano anche le segnalazioni relative alla vita pubblica (17,8%) e all’erogazione di servizi da enti pubblici (16%), mentre diminuiscono quelle relative al lavoro e alla casa. Le vittime dei casi segnalati sono più uomini (56,4%) che donne (43,6%), più over 35 (58,5%) che giovani (40%) o anziani (1,5%). Quasi una segnalazione su quattro (23,3%) riguarda stranieri che provengono dall’Europa orientale e dai Balcani, quelle di persone dell’Africa del nord sono il 20,9%; nel complesso le vittime straniere sono il 63,4%, il 9,7% sono stranieri con cittadinanza italiana e il resto sono italiani: per questi ultimi le segnalazioni riguardavano altri tipi di discriminazione, come quelle di genere o sessuali o religiose. In maggioranza italiani (82,2%) sono invece i testimoni di discriminazioni. Tra le vittime si segnala una prevalenza di persone coniugate e di istruzione medio-alta. La maggior parte lavora come operaio (25,7%) o impiegato (23,6%), ma numerose sono anche le persone che non lavorano (24,1%), in prevalenza donne. E se tra gli uomini si nota una prevalenza di casi di discriminazione diretta, tra le donne è più frequente l’aggravante delle molestie.
Per quanto riguarda l’ambito delle discriminazioni, tra i giovani è prevalente quello dell’erogazione di servizi da parte di enti pubblici, mentre tra gli adulti quelle relative al lavoro. Tra gli stranieri, il 26,3% ha segnalato discriminazioni nell’accesso alla casa. La propensione alla denuncia, infine, è maggiore tra le persone con una condizione sociale più stabile: le vittime infatti nella maggior parte dei casi sono in Italia da più di cinque anni.

Maurizio Ambrosini: immigrazione in Italia



Intervento alla Prima Conferenza Nazionale sull'Immigrazione del PD

Le migrazioni sono antiche quanto l’umanità, se è vero che tutti abbiamo origini africane. Dalla ricerca archeologica, ai poemi omerici, alle testimonianze bibliche, sappiamo che movimenti di singoli e gruppi, scambi commerciali, colonizzazioni pacifiche e invasioni cruente, hanno costruito la storia delle civiltà umane. La sedentarietà faticosamente conquistata nel neolitico, con l’invenzione dell’agricoltura e la nascita delle prime forme urbane, non è mai stata assoluta. Il movimento di popolazioni, nelle sue varie forme e con diversi esiti, ha sempre accompagnato la formazione di società stabili.


Laura Boldrini, Portavoce UNHCR: emergenza Lampedusa



 Intervento alla Prima Conferenza Nazionale sull'Immigrazione del PD
Lampedusa è stata trasformata in un parcheggio di migranti. Di giorno girano sul molo commerciale dandosi da fare per aver quei pochi servizi che possono ancora essere forniti. La notte il molo diventa un dormitorio a cielo aperto, dove si dorme sotto i tir, nei cartoni sull'asfalto, nelle barche in disuso. Prima non era così. C'era il soccorso in mare, la prima accoglienza, l'informazione sui diritti e quindi il trasferimento in altri luoghi o il rimpatrio. Ora siamo in piena emergenza. Non è possibile con 5000 migranti presenti sull'isola, non c'è più nessun equilibrio tra i profughi sempre più umiliati e i residente che si sento invasi.
A chi giova tutto questo? Come si risolve la questione? Penso che il primo passo siano accordi bilaterali specifici che vadano bene per tutti e due le parti e non solo la sponda nord del Mediterraneo.

Il 99% dei migrati a Lampedusa sono tunisini ma nel breve periodo è plausibile che ci sarà l'arrivo di profughi libici. Se ci sarà questo flusso, saranno persone che ci chiederanno protezione e aiuto. Qualche anno fa per i profughi del Kosovo ci fu una vera e propria gara umanitaria per aiutarli e accoglierli. Il clima dagli anni '90 a oggi è cambiato molto ma io mi auguro di vedere un'altra gara di solidarietà di pari proporzioni.

1° conferenza nazionale immigrazione

“Oltre la paura”, per l'Italia della convivenza

Tutti gli interventi

conferenza immigrazione
Segui la diretta su Youdem.tv

23/03/11

piano del Viminale per 50.000 profughi

Emergenza sbarchi, Maroni: «Presto un piano per distribuire fino a 50.000 profughi nelle regioni italiane»

Lo ha annunciato il ministro dell'Interno in una conferenza stampa al termine di un incontro al Viminale con i rappresentanti di regioni, province e comuni. La ripartizione avverrà in base al criterio del numero di abitanti, ma con alcuni correttivi
Fonte: interno.it


«Regioni, provincie e comuni hanno aderito alla richiesta avanzata qualche giorno fa anche dal Capo dello Stato ed è stato discusso un piano di emergenza per i profughi che deve partire dal principio di solidarietà: tutti i territori devono sentirsi coinvolti». Lo ha detto oggi il ministro dell’Interno Roberto Maroni in una conferenza stampa al termine di un incontro tra i vertici del Viminale ed i rappresentanti delle regioni, delle province e dei comuni. Presenti alla riunione i sottosegretari all’Interno Alfredo Mantovano, Michelino Davico, Nitto Francesco Palma, il sottosegretario all'Economia ed alle Finanze Sonia Viale, il capo della Polizia Antonio Manganelli, i capi dei dipartimenti Libertà civili e immigrazione, Angela Pria, e Vigili del fuoco, soccorso pubblico e difesa civile, Francesco Paolo Tronca, il commissario straordinario per l'emergenza immigrati Giuseppe Caruso, oltre ai rappresentanti della conferenza Stato-regioni, dell’Unione delle province d’Italia (Upi) e dell’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci).

Decreto flussi stagionali 2011

Decreto flussi stagionali 2011: on line la procedura per l'assunzione di 60.000 lavoratori extracomunitari
Le domande dovranno essere presentate dai datori di lavoro entro il 31 dicembre 2011
Fonte: interno.it

Prende il via il 22 marzo alle 8 la procedura on line per la presentazione delle domande di nulla osta per lavoro subordinato stagionale prevista dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 febbraio 2011, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale - serie generale - n. 65 del 21 marzo 2011, che consente l'ingresso in Italia di lavoratori extracomunitari stagionali entro la quota di 60.000 unità.

I datori di lavoro possono presentare le domande per i lavoratori non comunitari residenti all'estero fino alle ore 24 del 31 dicembre 2011 utilizzando il servizio di inoltro telematico all'indirizzo https://nullaostalavoro.interno.it/Ministero/index2.jsp

21/03/11

Lavoratori domestici: dal 1 aprile nuove modalità per l’assunzione, il pagamento dei contributi e la variazione del rapporto di lavoro.



Saranno possibili solo attraverso il sito dell’Inps o via telefono. Per i contributi previsti anche bollettini MAV. Resta invariato l’obbligo di stipula del contratto di soggiorno per i lavoratori extracomunitari.
Fonte: immigrazioneoggi.it

Con la circolare n. 49 dell’11 marzo 2011, l’Inps rende noto che, a partire dal 1 aprile, l’assunzione, la trasformazione, la proroga e la cessazione per lavoro domestico dovrà avvenire attraverso tre canali: il sito web www.inps.it, il Contact Center Multicanale  (numero verde  803164) o attraverso intermediari autorizzati quali i consulenti, i liberi professionisti e i rappresentanti delle associazioni sindacali dei datori di lavoro domestico. La circolare inoltre ricorda che, ai sensi delle norme vigenti, la comunicazione di assunzione va fatta entro le ore 24 del giorno antecedente l’inizio del rapporto di lavoro, mentre la comunicazione di trasformazione, proroga e cessazione entro 5 giorni dall’evento. Nel caso in cui non venissero osservati questi tempi di presentazione sono previste sanzioni amministrative. Resta invariato l’obbligo della stipula del contratto di soggiorno con i lavoratori extracomunitari, utilizzando il mod. Q scaricabile dal sito www.interno.it, che deve essere inoltrato con raccomandata allo sportello unico della prefettura.
Novità anche per il pagamento dei contributi che potranno essere versati attraverso queste modalità: rivolgendosi ai soggetti aderenti al circuito “Reti Amiche” (tabaccherie che espongono il logo  “Servizi INPS”, sportelli bancari di Unicredit Spa, sito internet Unicredit Spa per i clienti titolari del servizio Banca online), attraverso il sito www.inps.it, telefonando al Contact Center, oppure utilizzando i bollettini MAV che verranno inviati a tutti i datori di lavoro domestico. Qualunque sia la modalità prescelta, il sistema di pagamento prevede che, una volta inserito o comunicato il codice fiscale del datore di lavoro e il codice del rapporto di lavoro, la procedura informatica proponga direttamente l’importo dovuto calcolato in base ai dati comunicati al momento dell’assunzione o della variazione del rapporto di lavoro.

Il 17% degli immigrati è proprietario dell’abitazione.

Il 17% degli immigrati è proprietario dell’abitazione. Indagine campionaria della Fondazione Ismu: dal 2005 un boom di acquisti.
Un cinese su tre acquista la casa, alte le percentuali di albanesi (18%) e marocchini (15%) e tunisini (14%); in aumento gli ucraini (12%).
FOnte: immigrazioneoggi.it

Fra il 1° luglio 2005 e il 1° gennaio 2009 la quota di case di proprietà tra gli immigrati stranieri in Italia è salita dall’11% al 17%.

Sono i risultati di due indagini campionarie svolte dalla Fondazione Ismu nei rispettivi periodi di riferimento, intervistando un campione face-to-face di 30mila unità nel 2005 e di 12mila nel 2009. In tale lasso di tempo, riporta una nota della Fondazione, gli aumenti relativi maggiori sono tutti riferibili ai gruppi est-europei più orientali, con gli ucraini che aumentano la propria incidenza dal 2% al 12% e i neocomunitari polacchi e rumeni dal 3% al 14%. A livello assoluto è invece eclatante il dato cinese con una quota che è salita dal 18% al 32%: in pratica con un cinese su tre che è proprietario della propria abitazione.

20/03/11

libia: operazione odissea



la rabbia dei lampedusani






Ue: l’Europarlamento approva la direttiva del “permesso unico”.

Una volta approvato definitivamente, il testo prevede per i lavoratori extracomunitari diritti sociali analoghi a quelli dei cittadini europei. Esclusi dalla direttiva lungosoggiornanti e rifugiati.
Fonte: immigrazioneoggi.it

Con 311 voti favorevoli, 216 contrari e 81 astenuti, il Parlamento europeo ha approvato ieri la direttiva che istituisce il permesso unico di soggiorno e lavoro per gli extracomunitari.
Il provvedimento, che torna ora all’esame dei ministri della giustizia Ue, una volta in vigore permetterà agli immigrati regolari di ottenere documenti di soggiorno e di lavoro validi su tutto il territorio dell’Unione (fatta eccezione per Gran Bretagna, Danimarca e Irlanda) con un’unica procedura.
L’iniziativa punta a garantire agli immigrati una serie di diritti sociali paragonabili a quelli dei cittadini comunitari su questioni come gli orari di lavoro, le ferie, l’accesso ai sistemi previdenziali, nonché ad altri servizi come gli alloggi sociali. Resterà competenza esclusiva dei singoli Paesi decidere se e quanti extracomunitari ammettere sul territorio nazionale, così come eventuali limitazioni per l’accesso a corsi di formazione professionale.
L’obiettivo della direttiva è di semplificare le procedure per gli immigrati e per i datori di lavoro attraverso una procedura unica per il permesso di residenza e di lavoro.

18/03/11

G2: promessi sposi d'italia

buon compleanno italia - l'odio è gratis

l'italia di oggi



Valigiedicartone, normalmente, non tocca questi temi.
Ma questo video è il migliore specchio del paese.
"Italiani! di G. Fontana, G.Stasi, per Sky)

16/03/11

17 marzo 2011: promo nuovi italiani

reportage da lampedusa

17 marzo 2011, nuovi italiani.



Dal film di Claudio Giovannesi "Fratelli d'Italia"

andrea segre: libia, schizofrenia e utilità del panico

LIBIA: SCHIZOFRENIA E UTILITA' DEL PANICO
Fonte: andreasegre.blogspot.com


Ed eccoci pronti al nuovo voltafaccia.

Fermi tutti. Ci siamo ri-sbagliati. O meglio: avevamo ragione.

Gheddafi è un amico.

E quella che avevamo sviluppato con lui era la strategia migliore: adularlo quanto necessario per ottenere petrolio, gas e blocco clandestini.

Perchè ci siamo fatti fregare da questa ideologica ondata di fascino rivoluzionario?

Dovevamo starcene zitti e aspettare che vincesse.

Ora saremmo i primi in fila per ottenere tutti i vantaggi.

E invece?

Panico.

Arrivano le orde.

Come facciamo?

Quelli sono milioni.

Ci toglie il petrolio.

Nenahce il nucleare va più bene.

Tsunami, invasioni.

Ma come si fa?

STOP.


Io a questo gioco di delirio pubblico indotto non ci sto.

Mettiamo un po' di ordine.

Maroni: finora 11.285 sbarchi


Sbarcati finora 11.285 tunisini. Maroni alla Camera dei Deputati: «Temo che siamo solo all'inizio»
Fonte: interno.it

Sulla questione il ministro dell'Interno incontrerà domani a Bruxelles il commissario europeo agli Affari interni Cecilia Malmström. Per le Forze dell’ordine Maroni ha annunciato uno stanziamento di ulteriori 79 milioni di euro


Dal 16 marzo sono arrivati sulle coste italiane 11.285 immigrati, tutti dalla Tunisia. Si tratta, secondo quanto riferito dal ministro dell’Interno Roberto Maroni nel corso del Question Time alla Camera dei Deputati, di un afflusso significativo. Nel 2010, infatti, sono sbarcati lungo le nostre coste complessivamente 4.406 stranieri.
«Temo - ha commentato Maroni ricordando le crisi della Libia e dell’Egitto - che siamo solo all'inizio».
Il ministro ha poi annunciato che rinnoverà le richieste italiane alla Ue domani mattina a Bruxelles nel corso di un incontro con il commissario europeo agli Affari interni Cecilia Malmström.
Tre le richieste: il burden-sharing, cioè regole comuni per l’immigrazione, il potenziamento di Frontex e un contributo straordinario di 100 milioni di euro.

io sono italiana

save: intervista sugli sbarchi di minori a Lampedusa

14/03/11

il FEI finanzia corsi di formazione linguistica

Dal Fondo Europeo per l'Integrazione stanziate risorse per servizi di formazione linguistica ed educazione civica
Pubblicato un avviso riservato alle regioni e alle province autonome: termine per presentare le proposte il 3 maggio 2011
Fonte: interno.it

E’ stato pubblicato un avviso pubblico per la presentazione di progetti a valenza regionale, da finanziare con le risorse del “Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi terzi, 2007-2013”, a valere sull’azione 1/2010 “Formazione linguistica, civica, orientamento al lavoro e formazione professionale”.

L’avviso “Azioni di sistema a valenza regionale per l’erogazione di percorsi di formazione linguistica ed educazione civica” riserva uno stanziamento complessivo di 4.000.000,00 di euro, ripartito tra le Regioni e le Province autonome in proporzione alla presenza regolare di cittadini di Paesi terzi nei territori di riferimento, nel corso degli anni 2008, 2009 e 2010.

ascanio celestini: la fila indiana



ieri sera l'ha recitata in quel di frascati davanti ad un centinaio di affezionati (me compreso).

profondissima e geniale.

13/03/11

il governo ora chiede più immigrati

Il governo ora chiede più immigrati

"Ne servono due milioni in dieci anni" Il documento del Welfare: l'Italia si reggerà sui lavoratori stranieri. Il fabbisogno: 100mila persone in più all'anno nel 2011-2015 e 260mila fino al 2020

di VLADIMIRO POLCHI
Fonte: Repubblica.it


L'ITALIA ha bisogno di nuovi immigrati? Certo: "Nel periodo 2011-2015 il fabbisogno medio annuo dovrebbe essere pari a circa 100mila, mentre nel periodo 2016-2020 dovrebbe portarsi a 260mila". Tradotto: nei prossimi dieci anni avremo bisogno di "importare" un milione e 800mila lavoratori. A metterlo nero su bianco non è un sindacato, né un'associazione di categoria. Bensì il ministero del Lavoro, diretto da Maurizio Sacconi. E così mentre dal Viminale si lancia l'allarme contro "l'esodo biblico" pronto a scatenarsi dalle coste del Nord Africa, i tecnici incaricati dal ministero del Welfare lavorano concretamente alle "previsioni del fabbisogno di manodopera". In un dettagliato rapporto del 23 febbraio scorso, la Direzione generale dell'immigrazione ragiona, infatti, sul numero di lavoratori stranieri necessari a reggere il "sistema Italia". La stima è cauta e si basa su diverse variabili.

Il credito agli immigrati in Italia


Banca d'Italia - n. 794 - Il credito agli immigrati in Italia (Bridging the gap between migrants and the banking system)
Giorgio Albareto e Paolo Emilio Mistrulli, febbraio 2011
Fonte: Bancaditalia.it
Il lavoro propone un'analisi delle condizioni di accesso al credito degli imprenditori immigrati nel periodo 2004-2008. I risultati mostrano che, in media, gli imprenditori immigrati pagano tassi di interesse più elevati di circa 70 punti base. Il differenziale diminuisce all'aumentare della durata della relazione con il sistema bancario ed è più basso per gli immigrati di seconda generazione e per quelli di origine italiana. Le difficoltà di accesso al credito per gli immigrati si sono ridimensionate nel tempo.

Sintesi
Testo

stranieri e banche: un rapporto difficile


Prestiti più cari per gli imprenditori immigrati


Per chi viene dall'Est fino all'1,3% in piùDa uno studio di via Nazionale emerge una forte penalizzazione delle piccole aziende costituite da stranieri da parte delle banche italiane. La differenza si attenua per l'America Latina (0,20%) e si annulla per Nord America e Oceania. In media il maggior costo è di 70 punti base
di ROSARIA AMATO
Fonte: Repubblica


ROMA - Sei immigrato? E allora se vuoi un prestito devi pagare molto, molto di più. "Gli imprenditori immigrati pagano in media tassi di interesse più elevati di circa 70 punti base rispetto a quelli applicati dagli italiani": il dato emerge da una ricerca della Banca d'Italia, condotta da Giorgio Albareto e Paolo Emilio Mistrulli. I due studiosi hanno messo a confronto i prestiti erogati alle piccole imprese in Italia dal 2004 al 2008, arrivando alla conclusione che, non solo gli immigrati sono penalizzati, ma che non tutti gli immigrati sono uguali. Gli imprenditori provenienti dall'Est Europeo arrivano a pagare l'1,3% in più, mentre ad un latino-americano si chiede solo un modesto 0,20% in più. Anche per gli immigrati di seconda generazione o per quelli nati all'estero, ma di origine italiana, la differenza si riduce allo 0,20% in più, che però in un prestito da 75.000 euro, come quelli considerati dall'indagine di Bankitalia, ha un peso non indifferente.

stranieri? turisti!

Ci sono stranieri e stranieri...
Questa, di invasione, pare non dispiaccia a nessuno...

Cresce la spesa turistica in Italia: la bilancia dei pagamenti del settore ha registrato un saldo netto positivo della bilancia dei pagamenti del settore di 8,788 miliardi di euro, con la spesa dei viaggiatori stranieri in aumento dell'1,1% a quota 29,17 miliardi. Lo rende noto la Banca d'Italia nel rapporto sul turismo internazionale, aggiungendo che nel solo mese di dicembre c'è stato un saldo netto positivo di 232 milioni e una spesa degli stranieri in Italia pari a 1,416 miliardi (+2,5%).

Bologna: la Provincia promuove una banca dati on-line dei corsi di italiano per stranieri.

Bologna: la Provincia promuove una banca dati on-line dei corsi di italiano per stranieri.
Fonte: immigrazioneoggi.it

In una sezione all’interno del sito istituzionale sono presentati i corsi di italiano L2 e le informazioni sulla recente normativa ministeriale relativa ai test di italiano.


La provincia di Bologna mette in rete le proposte di offerta formativa di lingua italiana a livello L2 per gli stranieri che chiedono il permesso di soggiorno Ce di lungo soggiornanti.
In seguito alla collaborazione con il Centro territoriale permanente per l’istruzione e la formazione adulta Besta e il CD/Lei (Centro di documentazione laboratorio per un’educazione interculturale), l’ente ha creato, all’interno del proprio sito web, una sezione con una banca-dati dei corsi organizzati in città e nel territorio provinciale con indicazione del luogo in cui si svolge, della durata e del costo, i contenuti del Piano territoriale provinciale di interventi finalizzati alla diffusione della lingua italiana per cittadini extracomunitari approvato il 19 ottobre 2010 e i riferimenti normativi per la certificazione L2.
Inoltre è presente il vademecum ministeriale del 28 dicembre 2010 Indicazioni tecnico-operative per la definizione dei contenuti delle prove che compongono il test, criteri di assegnazione del punteggio e durata del test. La pagina contiene una sezione dedicata alle news e agli appuntamenti relativi alle iniziative di formazione e informazione di rilievo per i temi dell’italiano."

“C’era una volta il diritto d’asilo” una rassegna di conversazioni che il Centro Astalli propone a 60 anni dalla Convenzione di Ginevra.


“C’era una volta il diritto d’asilo” una rassegna di conversazioni che il Centro Astalli propone a 60 anni dalla Convenzione di Ginevra.
Tre appuntamenti presso la sede romana di via del Collegio Romano.


C’era una volta l’asilo è la rassegna di “conversazioni” che il Centro Astalli propone a 60 anni dalla Convenzione di Ginevra. Si tratta, scrivono gli organizzatori, di una serie di incontri di approfondimento per rileggere il percorso fatto ma soprattutto per interrogarsi sulle prospettive del diritto di asilo. “È una riflessione oggi più che mai necessaria – si legge in una nota – perché la dimensione internazionale, con sfide sempre diverse, mette alla prova gli strumenti normativi esistenti ed esige nuove prospettive. E, per quanto riguarda l’accoglienza e l’integrazione dei migranti forzati sul territorio italiano, nonostante le molte esperienze significative e consolidate, si è ancora lontani da un sistema capace di superare la logica dell’emergenza”.
Gli incontri, che si terranno nella sede del Centro Astalli di Roma (via del Collegio Romano 1, ore 18), si apriranno il 30 marzo con Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale, e Vincenzo Buonomo, docente di diritto internazionale; il 13 aprile interverrà Le Quyen Ngo Dinh, responsabile area immigrati della Caritas diocesana di Roma, e Daniela di Capua, direttrice Sprar; il 4 maggio, infine, parteciperà Mario Morcellini, preside della Facoltà di scienze della comunicazione all’Università La Sapienza, e Amara Lakhous, scrittore.
Per informazioni."

Matrimonio misto all’italiana

Matrimonio misto all’italiana
Antonella Guarneri Claudia Iaccarino
Fonte: neodemos.it



Nell’ultimo decennio i matrimoni con almeno uno sposo straniero celebrati in Italia sono passati dal 5,1% nel 1998 al 15% nel 2008: di questi i due terzi sono misti (oltre 24 mila nel 2008).


I matrimoni misti, in cui un coniuge è italiano e l’altro straniero, appaiono di estremo interesse visto che si pongono come elemento di “interazione” tra le diverse componenti della popolazione e come testimonianza del melting pot culturale che sta progressivamente contraddistinguendo anche il nostro paese, di “nuova” immigrazione.



Tipologie di coppie miste

Nelle coppie miste, nel 2008, la tipologia più frequente è quella in cui lo sposo è italiano e la sposa è straniera: 7,4 per cento matrimoni a livello medio nazionale, per un totale di 18.240 nozze celebrate nel 2008, con punte del 9,9 per cento al Nord e 9,2 per cento al Centro. Le donne italiane che scelgono un partner straniero sono invece molto meno numerose: 6.308 matrimoni, il 2,6% del totale delle spose.

L'Italia è un paese multietnico, ma la politica non sa che fare

immigrati tricolore

150 IMMIGRATI TRICOLORE: UNA MOSTRA PARTECIPATA PER UN’ITALIA CHE CAMBIA


A Reggio Emilia Città del Tricolore una mostra ritrarrà 150 immigrati che “indossano” la bandiera italiana. Sul sito www.150immigratitricolore.com è partita la raccolta delle foto, a cui tutti possono partecipare. Verranno esposte dal 6 maggio 2011 all’interno di Fotografia Europea.

Vivono in Italia, non hanno la cittadinanza italiana ma indossano il tricolore sui berretti, le maglie, le giacche. Sul sito http://www.150immigratitricolore.com/  potete vederne tanti: ritraggono un’Italia che sta cambiando, che si riempie di storie e volti nuovi mentre i simboli rimangono quelli della nostra tradizione nazionale.

fratelli d'italia

Ed eccoci qua col nostro bravo curriculum internazionalista di sinistra a difendere come ultima irriducibile linea del Piave: la bandiera, i valori patri, le vedette lombarde, viva VERDI e tra un po' anche i Savoia e le loro slot machine.


Quindi per commemorare col nostro stile il 150° anniversario dell'unità d'Italia

giovedì 17 alle 17:00, a Frascati presso l'Auditorium Scuderie Aldobrandini
(Piazza Guglielmo Marconi, 6)

proietteremo per la minirasegna cinematografica "Siamo Tutti Stranieri"


FRATELLI D'ITALIA
di Claudio Giovannesi.

E' un film documentario in tre episodi (uno duro, uno intimista e uno più divertente) su tre studenti (rumeno, bielorusso ed egiziano) di un istituto tecnico di Ostia. Molto bello, onesto e genuino.

Vedetelo, meglio se a Frascati, meglio se con noi.

limes: il grande tsumani

PARTE I AL FRONTE LIBICO


Vincenzo CAMPORINI - 'Nelle partite d'Egitto e Libia perde l'Occidente, vince la Cina'

CARLOS - Quattro cose da fare subito per non lasciare il Nordafrica a Cina, Iran e qaidisti (con una scheda di Lorena DE VITA)

L’Italia deve convincere tutti gli occidentali a trattare con qualsiasi nuovo governo emergesse nella regione, anche se aperto ai Fratelli musulmani. Bisogna chiudere la partita israelo-palestinese e promuovere un vero Piano Marshall mediorientale.


Germano DOTTORI - Disinformacija: l’uso strategico del falso nel caso libico

La conquista del dominio sulle informazioni è la posta in gioco decisiva nei conflitti moderni, come conferma il Nordafrica. L’asimmetria delle strategie comunicative e i suoi effetti. La trappola delle emozioni. Se l’America cessa di garantire la stabilità.



08/03/11

Livi Bacci sulle migrazioni irregolari

Migranti irregolari in Italia: oggi dalla Tunisia, domani dalla Libia?
di Massimo Livi Bacci*
Fonte: http://www.neodemos.it/

Tra l'inizio dell'anno e il 3 di marzo, oltre 6000 persone sono sbarcate a Lampedusa e sulle coste italiane, quasi tutti provenienti dalla Tunisia e quasi tutti Tunisini. Si tratta nella stragrande maggioranza di giovani sotto i 35 anni, tra i quali pochissime sono le donne e i bambini, hanno un discreto grado d'istruzione, e aspirano a restare in Europa, nei paesi della diaspora Tunisina - Francia, Belgio, Germania, Italia. Sono, insomma, migranti (irregolari) in cerca di lavoro. Dalla metà febbraio, quando è cominciata la rivolta, è iniziato l'esodo di migranti dalla Libia: si tratta per lo più di lavoratori Egiziani e Tunisini presenti in gran numero in Libia, ma anche di Cinesi, Pakistani, Bangladeshi, Filippini quasi tutti con regolare passaporto; di altri Africani da paesi sub-sahariani e poi, in minore numero, da cittadini del mondo ricco, tra i quali 1500 Italiani. Si tratta di un "continuum": dalle condizioni più disperate (quella degli Africani minacciati perché ritenuti mercenari del regime) a quelle gravissime di migranti derubati dei loro averi che si accalcano nei campi in Tunisia, a quella degli Europei in condizioni di relativa sicurezza. Ma tutti fuggono il pericolo, la perdita del lavoro, l'incertezza.

05/03/11

Boldrini (UNHCR): non c'è emergenza sbarchi

Mipex tour

III Rapporto MIPEX


leggi on line

The full interactive results of the third and second edition of the Migrant Integration Policy Index are incorporated into this website and the ‘Play with the data’ tool.


The summary overview of the MIPEX III results is also available to read online or download as a PDF in English.

The MIPEX III results for Finland, France, Germany, Italy, the Netherlands, Romania, Poland, Portugal and Spain are also available to download as PDFs in their respective languages.

On this page you can also download the previous publications of the first and second editions of the Migrant Integration Policy Index.

Censis: comunicato stampa sbarchi

Allarme sbarchi: dopo la prima accoglienza, pensare all'integrazione
Fonte: http://www.censis.it/


Più di 6.300 migranti sulle nostre coste nei primi due mesi dell’anno (erano stati 4.400 in tutto il 2010). Ma il Mediterraneo ce l'abbiamo già in casa: matrimoni misti, studenti, lavoratori e piccole imprese

Roma, 3 marzo 2011 – Il Mediterraneo è in fiamme e cresce di giorno in giorno il numero di disperati che fuggono dai Paesi del Nord Africa per assicurarsi un futuro in Europa. Nei mesi di gennaio e febbraio di quest’anno sulle nostre coste sono avvenuti 132 sbarchi, per un totale di 6.333 clandestini intercettati (5.478 dei quali sbarcati a Lampedusa). In soli due mesi si sono superati i dati riferiti all’intero 2010, quando in 12 mesi si erano registrati 159 sbarchi e 4.406 clandestini.


L'isola che c'è

L’isola che c’è
from La Z di Zoro by Diego Bianchi


Di Lampedusa e Tunisia, di Italiani e Africani, di migrare, aspettare, camminare e ripartire.

Cambia l’immigrazione in Italia: nel 2010 aumentano le donne ed i ricongiungimenti familiari.

Presentato il rapporto Sopemi Italia del Censis. Nei primi due mesi del 2011 superati gli arrivi via mare di tutto il 2010.
Fonte: immigrazioneoggi

Più donne che uomini, soprattutto rumeni, marocchini e albanesi, occupati per il 63,4%. È la fotografia degli immigrati nel nostro Paese, scattata dal Censis nel rapporto Sopemi Italia su Immigrazione e presenza straniera in Italia, 2009-2010, presentato alla fine del 2010 dall’Ocse.
Al 31 dicembre 2009, si legge nel rapporto presentato per la prima volta in Italia ieri al Cnel, gli stranieri iscritti alle anagrafi comunali erano 4 milioni 235mila, il 23,4% in più rispetto al 2007 e l’8,8% in più rispetto al 2008. Complessivamente gli stranieri rappresentano il 7% dell’intera popolazione residente e, con 2 milioni 171mila unità, le donne sono più numerose degli uomini e rappresentano il 51,3% del totale. Quanto ai minori, alla fine del 2009 erano 932mila e rappresentano il 21,6% degli stranieri e il 9,1% del totale dei minori presenti in Italia.
Sebbene sul territorio italiano si registri la presenza di oltre 200 nazionalità, tre sono i gruppi etnici più consistenti: rumeni, albanesi e marocchini.

“Promessi Sposi… d’Italia” per il 150/mo dell’unità d’Italia le seconde generazioni leggono Manzoni.

Il 16 marzo a Roma la manifestazione promossa da Save the Children Italia e rete G2-Seconde Generazioni.

Un’iniziativa dal grande valore simbolico, volta a valorizzare la presenza di tanti ragazzi di 2° generazione in Italia quale patrimonio per il futuro del nostro Paese: “Promessi Sposi d’Italia, questa cittadinanza s’ha da fare!” è il titolo dell’evento che Save the Children e la Rete G2 – Seconde Generazioni realizzeranno mercoledì 16 marzo presso il Tempio di Adriano a Roma, e che rientra nel programma delle Celebrazioni per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, presieduto da Giuliano Amato. L’evento ha inoltre ottenuto il patrocinio della Camera di Commercio di Roma. Un’ occasione importante per riflettere sulle radici del nostro Paese e guardare al futuro, che significa misurarsi con la presenza, oggi, di oltre 900.000 minori figli di immigrati di cui oltre mezzo milione sono nati in Italia, più di 100.000 nel solo 2010. Minori che si sentono a tutti gli effetti “cittadini” italiani, padroneggiano la lingua, condividono le passioni, gli impegni e le aspettative dei loro coetanei.

Per l’Unione delle Camere penali la Bossi-Fini è ormai una legge inapplicabile.

Fonte: immigrazioneoggi.it
In materia di espulsione “è ormai carta straccia” perché in contrasto con la normativa europea.


“La Bossi-Fini sull’espulsione degli immigrati clandestini è carta straccia, non più applicabile perché in contrasto con la normativa europea”. È la denuncia dell’Unione delle Camere penali (Ucpi) che sottolinea la natura di self executing della direttiva 2008/115/Ce sul rimpatrio di cittadini extracomunitari irregolari, essendo scaduto il 24 dicembre 2010 il termine di recepimento in Italia.
“In ragione dell’acquisita diretta applicabilità, le norme contenute nella direttiva – si legge in un documento messo a punto dall’Osservatorio Europa dell’Ucpi – si impongono nell’ordinamento interno prevalendo sulle disposizioni di diritto nazionale (ivi comprese quelle incriminatrici) che regolano la medesima materia. Ciò significa che, in caso di contrasto tra una norma di diritto interno e una disposizione contenuta in una direttiva direttamente applicabile, le disposizioni nazionali devono essere disapplicate. Poiché, del resto, in tal senso pare essersi orientata parte della giurisprudenza”.
Per l’Ucpi, la direttiva Ue impone un sistema opposto a quello della normativa nazionale puntando sui diritti fondamentali dell’individuo e sulla libertà personale e “delineando una scansione procedimentale imperniata sull’invito alla partenza volontaria del migrante e nella quale le misure coercitive sono chiaramente relegate a extrema ratio”."

Gli stranieri iscritti ad un corso singolo universitario possono rinnovare il permesso di soggiorno solo se si iscrivono ad un corso di laurea coerente.

Lo precisa il Ministero dell’interno con una circolare indirizzata alle questure.
Fonte: immigrazioneoggi.it

Le università offrono a italiani e stranieri, indipendentemente dal titolo di studio posseduto, l'opportunità di frequentare singoli insegnamenti impartiti presso i propri corsi di studio. Al termine dell'attività didattica è possibile sostenere anche il relativo esame e ottenere una certificazione dell'attività svolta, il tutto senza essere vincolati all'iscrizione all'università come studente.
Qualche problema si pone quando ad iscriversi è un cittadino straniero che giunge in Italia con un visto per studio rilasciato per la frequenza di uno o più corsi singoli, soprattutto quando al termine del corso singolo è interessato a prolungare la sua presenza in Italia e chiede il rinnovo del permesso di soggiorno.
In questi casi – ha precisato nei giorni scorsi il Ministero dell’interno, Dipartimento della PS – il rinnovo sarà ammesso solo se lo studente che abbia completato con profitto un corso singolo per il quale era stato rilasciato il visto d’ingresso deciderà di iscriversi ad un corso di laurea attinente o conseguente al corso frequentato."

Indagine Mipex III sulle politiche di integrazione: l’Italia al decimo posto su 31 Paesi.

Particolarmente critici gli aspetti che riguardano la partecipazione politica degli immigrati e la lotta alla discriminazione.


L’Italia è la decima su 31 Paesi considerati nell’indagine sulle politiche di integrazione. È la classifica stilata da Mipex III, la più vasta ricerca riguardante la legislazione europea sull’immigrazione, presentata ieri a Bruxelles e che considera, oltre ai Paesi dell’Unione, anche Norvegia, Svizzera, Canada e Usa.
Un risultato che, seppur non tra i peggiori, indica ai governanti italiani ampi margini di miglioramento soprattutto in relazione alle politiche volte alla promozione della partecipazione politica, dell’istruzione, del sostegno mirato all’interno del mercato del lavoro e della rimozione delle discriminazioni.
Nei singoli indicatori presi in considerazione, l’Italia si colloca al decimo posto per quanto riguarda la mobilità del mercato del lavoro, al sesto sul ricongiungimento familiare, al diciannovesimo per quanto riguarda l’istruzione, al quattordicesimo per la partecipazione politica degli immigrati, all’ottavo posto per l’ottenimento del permesso di soggiorno di lungo periodo, al settimo per l’accesso alla cittadinanza, al quindicesimo per la lotta alla discriminazione."

Italia pronta a gestire un sistema di prima accoglienza per gli immigrati dal Nord Africa

È il piano annunciato dal ministro Maroni in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. Si attiverebbe in caso di esodo di massa. Sostegno logistico del Viminale alla missione umanitaria in Tunisia
Fonte: http://www.interno.it/
Video

Se l'intervento umanitario in Tunisia non riuscirà ad evitare l'esodo dalle sue coste l'Italia è comunque pronta «a gestire un sistema di prima accoglienza necessario per garantire che l'impatto possa essere assorbito». Lo ha annunciato questa mattina a Roma il ministro dell'Interno Roberto Maroni durante la conferenza stampa che si è svolta a Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri.

01/03/11

decreto flussi 2011: 60.000 ingressi per stagionali

Emanata dal Ministero dell'Interno e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, si rivolge alle rispettive strutture territoriali in attesa della pubblicazione in Gazzetta del decreto, che autorizza 60.000 ingressi.

Fonte: http://www.lavoro.gov.it/

È in corso di registrazione presso la Corte dei Conti, per la successiva pubblicazione in Gazzetta ufficiale, il decreto del presidente del Consiglio dei ministri 17 febbraio 2011 relativo alla programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitari stagionali per l'anno 2011, che autorizza una quota massima di 60.000 ingressi.

La quota di ingressi consentiti sul territorio nazionale prevista dal decreto flussi stagionali 2011 comprende:

lavoratori subordinati stagionali non comunitari di Serbia, Montenegro, Bosnia-Herzegovina, Repubblica ex Jugoslavia di Macedonia, Repubblica delle Filippine, Kosovo, Croazia, India, Ghana, Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka, Ucraina, Gambia, Niger e Nigeria;

lavoratori stranieri stagionali non comunitari dei seguenti Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione in materia migratoria: Tunisia, Albania, Marocco, Moldavia ed Egitto.

Lo stesso provvedimento consente l'ingresso anche ai lavoratori non comunitari, cittadini dei Paesi indicati precedentemente, che siano entrati in Italia per prestare lavoro subordinato stagionale per almeno due anni consecutivi e per i quali il datore di lavoro presenti richiesta di nulla osta pluriennale per lavoro subordinato stagionale.

Circolare congiunta - Stagionali 2011

newsletter FEI 3/2011

La Direzione Centrale per le politiche dell’Immigrazione e dell’Asilo, Autorità Responsabile del Fondo Europeo per l’Integrazione dei cittadini di Paesi terzi, è lieta di inviarLe il terzo numero della “Newsletter FEI 2011”, consultabile anche al seguente link sul sito web del Dipartimento.

“L’immigrazione per lavoro in Italia: evoluzione e prospettive

Presentato il Rapporto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Fonte: http://www.lavoro.gov.it/

Il Rapporto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, commissionato a Italia Lavoro S.p.A. e redatto dalla Tolomeo studi e ricerche S.r.l. con il coordinamento del Prof. Paolo Feltrin, propone di svolgere un’analisi sull’evoluzione della popolazione straniera in Italia, ma nel contempo di utilizzare le informazioni statistiche disponibili per impostare un monitoraggio permanente delle tendenze.

Nel corso della Conferenza stampa sono state anche illustrate le azioni e i programmi che il Ministero sta attuando sulla base delle linee dettate dal 'Piano per l’integrazione nella sicurezza: Identità e incontro' approvato dal Consiglio dei Ministri il 10 giugno 2010.

• Rapporto 2011 - L'immigrazione per lavoro in Italia: evoluzione e prospettive

Rapporto 2011 - L’immigrazione per lavoro in Italia: evoluzione e prospettive (sintesi)

• Azioni e programmi di attuazione del Piano per l'integrazione

Le famiglie con stranieri: indicatori di disagio economico

Alla fine del 2009 i cittadini stranieri residenti in Italia sono 4 milioni e 235 mila, pari a circa il 7 per cento della popolazione totale; le famiglie in cui è presente almeno uno straniero ammontano invece a 2 milioni e 74 mila (8,3 per cento). Inoltre, la quota di famiglie miste (composte sia da italiani, sia da stranieri) sul totale di quelle con stranieri - un indicatore del grado di integrazione nella comunità autoctona - è pari al 22,6 per cento.

Leggi testo integrale
Le famiglie con stranieri risiedono prevalentemente nel Nord-ovest (32,9 per cento), nel Centro (27,3 per cento) e nel Nord-est (24,3 per cento) e sono composte da individui più giovani rispetto alle famiglie di soli italiani (l’età media è di 30 anni, contro 43). Inoltre, sebbene la dimensione media di queste famiglie non sia molto diversa da quella delle famiglie di italiani (2,44 contro 2,38), si tratta più frequentemente di persone sole (35,5 per cento contro 30,9 per cento) e di famiglie composte da cinque componenti o più (9,1 per cento, contro 4,7 per cento).

PRIMO MARZO 2011 – SCIOPERO DEGLI STRANIERI

PRIMO MARZO 2011 – SCIOPERO DEGLI STRANIERI


COMUNICATO STAMPA

IMMIGRATI. CONTRO LA BOSSI-FINI, COLORIAMO DI GIALLO L'ITALIA


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Elenco delle iniziative previste in tutta la penisola per il Primo Marzo 2011.

limes speciale libia