20/04/15

makkox - gazebo del 19/04/2015


migrano a terre ignote e lontane laceri e macilenti

 
Ammonticchiati là come giumenti
sulla gelida prua mossa dai venti
migrano a terre ignote e lontane
laceri e macilenti
varcano i mari per cercar del pane.
Traditi da un mercante menzognero
vanno, oggetto di scherno, allo straniero
bestie da soma, dispregiati iloti
carne da cimitero
vanno a campar d’angoscia in lidi ignoti.
(Edmondo De Amicis- 1901)

19/04/15


strage nel canale di Sicilia

Strage a 60 miglia a Nord della Libia, un barcone si ribalta. Recuperati 28 superstiti e 24 cadaveri, anche un bambino. Navi, elicotteri e aerei per le ricerche. Soccorritori: 'Solo nafta e detriti'. Disastro peggiore di Lampedusa del 2013 che fece 366 morti.
di Enzo Quaratino
Uno dei tanti viaggi della speranza dalla Libia verso l'Italia, la nuova terra promessa per centinaia di migliaia di disperati che premono dall'Africa dilaniata dalle guerre e dalla povertà verso l'Europa, si è trasformata in un'ecatombe di migranti. Nel naufragio di un barcone, di circa 20 metri, sono morte centinaia di persone; le prime stime fatte dalla Guardia Costiera parlavano di 700 persone, ma la testimonianza di un sopravvissuto, portato in elicottero all'ospedale di Catania, parla di 950 persone a bordo. Si tratterebbe della più grave sciagura del mare dal dopoguerra, peggiore anche della strage di Lampedusa (Agrigento) del 3 ottobre 2013, che fece 366 morti e 20 dispersi. I numeri devono ancora essere verificati, ma la Guardia Costiera ha confermato che il barcone che si è capovolto era in grado di portare "diverse centinaia di persone" ed era "sovraccarico di migranti". Scafisti senza scrupoli - l'Italia ne ha arrestati 976 negli ultimi mesi, ha sottolineato il premier Renzi - avevano portato a termine al di là del Mediterraneo l'ennesimo "affare", raccogliendo tra i disperati il denaro preteso per la traversata del Canale di Sicilia e avevano riempito di migranti il barcone oltre ogni ragionevole limite. Molti erano stati chiusi nella stiva ed i portelloni, secondo la testimonianza di un sopravvissuto, erano stati bloccati alla partenza. Su ciò tenterà di fare luce l'inchiesta aperta dalla Procura di Catania.

Ieri, sabato, l'organizzazione che gestisce la tratta ha dato il via libera alla partenza verso l'Italia con un copione anche questo già conosciuto. Il barcone partito dall'Egitto ha caricato i migranti da un porto della Libia, vicino alla città di Zuara. Era quasi sera, infatti, quando al Centro Nazionale Soccorso della Guardia Costiera è arrivata una telefonata da un satellitare Thuraya. "Siamo in navigazione, aiutateci", ha detto un uomo - forse complice degli scafisti - con tono di voce neanche concitato. Una telefonata simile a tante arrivate nelle ultime due settimana da barconi e gommoni carichi di migranti. Quasi un invito affinché le navi italiane raggiungessero il barcone per consentire ai "passeggeri" - così tanti da riempire ogni spazio del barcone - di completare la traversata verso le coste italiane. Il dispositivo di soccorso si è subito messo in moto: grazie al sistema satellitare di chiamata, la Guardia Costiera ha potuto rapidamente individuare le coordinate del punto dal quale era partita la telefonata e ha organizzato i soccorsi.
Il barcone era a circa 70 miglia a nord delle coste libiche (110 miglia a sud di Lampedusa) quando è stato raggiunto dal King Jacob, un portacontainer di 147 metri di lunghezza, con bandiera del Portogallo, che aveva già compiuto negli ultimi giorni quattro soccorsi di naufraghi e che è stato dirottato, insieme a un altro mercantile, verso i migranti. Secondo quanto ha raccontato il comandante del mercantile i migranti, visto il portacontainer, si sono spostati in massa su una stessa fiancata, quella del lato del mercantile. "Appena ci hanno visto, si sono agitati - ha raccontato il comandante del 'King Jacob' - e il barcone si è capovolto. La nave non ha urtato il barcone".
E' stata l'ultima beffa: il naufragio in presenza della nave di soccorso. Dal mare sono stati tratti in salvo 28 migranti e uno di loro - un eritreo che si esprime in inglese - ha parlato di circa 700 persone finite in acqua. Ma un sopravvissuto originario del Bangladesh, che è stato portato in elicottero all'ospedale di Catania, ha poi detto alla polizia che a bordo c'erano fino a 950 persone, fra cui 40-50 bambini e circa 200 donne. Subito dopo il naufragio è stata messa in campo un'imponente operazione di soccorso, che ha coinvolto anche navi dell'operazione Triton, dell'agenzia Frontex: unità navali della Guardia Costiera, della Marina Militare italiana e maltese, mercantili e pescherecci di Mazara del Vallo (Trapani) - 18 mezzi in tutto, coordinati da nave Gregoretti, della Guardia Costiera, che ha assunto il comando dell'intervento - hanno recuperato 24 cadaveri (che, a bordo della stessa Gregoretti, saranno trasferiti nelle prossime ore a Malta) ed hanno perlustrato un vasto tratto di mare alla ricerca di altri superstiti. Aerei militari hanno sorvolato l'area lanciando zattere e salvagente: la temperatura dell'acqua, di 17 gradi circa, e le buone condizioni del mare lasciano ancora una flebile speranza, che, tuttavia, non basta a cancellare l'immagine di un Mediterraneo sempre più simile ad un grande cimitero di guerra.
I RACCONTI DEI SOCCORRITORI E DEI SOPRAVVISSUTI
"C'è soltanto nafta e detriti, non troviamo più nulla dalle 10 di stamattina". Così uno dei soccorritori che sta operando dalla notte scorsa nella zona del naufragio a largo della Libia, racconta quel che si è trovato davanti. Ci sarebbe anche un ragazzino tra i 10 e i 15 anni tra le vittime del naufragio che sono state recuperate dai soccorritori. "E' stato uno dei primi che abbiamo recuperato - raccontano alcuni di loro - era a faccia in giù in una chiazza di nafta".
"A bordo eravamo 950, c'erano 40-50 bambini e circa 200 donne". Lo ha riferito alla procura di Catania il sopravvissuto del naufragio avvenuto a largo della Libia, che è stato portato in ospedale. L'uomo è originario del Bangladesh.
Un sopravvissuto al naufragio di migranti a largo della Libia è a Catania. Secondo quanto apprende l'ANSA è un ferito arrivato con un elicottero della marina militare. Non è stato sentito per il suo stato di salute.  L'elicottero con a bordo l'uomo è atterrato nella base militare di Maristaeli e condotto in una struttura sanitaria. La Procura, che ha delegato le indagini alla polizia di Stato, disporrà il suo interrogatorio appena ci saranno le condizioni idonee. A Catania dovrebbero arrivare domani mattina gli altri sopravvissuti con un mezzo navale della guardia costiera. 
La ricostruzione - Dal peschereccio era stata lanciata ieri una richiesta di aiuto al centro nazionale soccorso della Guardia Costiera poiché era stato riferito che l'unità con circa 700 migranti a bordo, aveva difficoltà di navigazione. La sala operativa del Comando generale delle Capitanerie di porto ha dirottato un mercantile portoghese, che giunto in prossimità del mezzo in difficoltà, ha visto il peschereccio capovolgersi. Sono iniziate frenetiche operazioni di soccorso che hanno consentito di recuperare 28 persone finite in mare. E' verosimile che, alla vista del mercantile, i migranti si siano portati tutti su un lato del peschereccio, facendolo capovolgere. Nella zona sono stati dirottati numerosi altri mezzi che sono ora impegnati nelle ricerche di eventuali altri superstiti. Il naufragio è avvenuto in un tratto di mare tra 60 e 70 miglia a nord della Libia, in acque libiche. Data la distanza dall'Italia, il Centro Nazionale Soccorso della Guardia Costiera, ricevuta la richiesta di intervento, ha "dirottato" nell'area i due mercantili più vicini. Quando il "King Jacob", battente bandiera portoghese, è arrivato nelle vicinanza del barcone, quest'ultimo si è capovolto.

cercavano la felicità

08/04/15

test di italiano per stranieri: risultati 2015

Test di lingua italiana per soggiornanti di lungo periodo: gli stranieri convocati risultano, all’11 febbraio 2015, 650.351, a fronte di 693.017 richieste inviate on line


 Fonte: interno.gov.it
Sono più di 693.017 le richieste inviate on line, 20.622 le sessioni attivate dalle 416 sedi attrezzate su base nazionale, 650.351 i cittadini stranieri convocati, 483.473 quelli che si sono presentati, con esiti positivi per 386.280 di loro.

Questi i numeri, aggiornati all'11 febbraio, relativi al test di conoscenza della lingua italiana che deve sostenere e superare il cittadino straniero che vive legalmente in Italia da più di 5 anni e vuole chiedere il permesso CE per soggiornanti di lungo periodo (articolo 9 del Testo unico immigrazione).

I dati sul test, introdotto nel 2010, sono elaborati e forniti dal dipartimento per le Libertà civili e l'Immigrazione del ministero dell'Interno, suddivisi per prefettura. Tra gli uffici territoriali del governo, Milano e Roma sono in testa per convocazioni effettuate, rispettivamente con 59.666 e 46.858.

07/04/15

Migrant employment outcomes in European labour markets


Migrant employment outcomes in European labour markets

 
Across Europe, most migrant groups have lower employment rates, and a greater tendency to be overqualified for their jobs, than non-migrants. This report considers how European economies could benefit from the underutilised skills of their migrant populations.

Manifesto for immigration

Manifesto for immigration: A balanced centre-right agenda on immigration by  

acesso al pubblico impiego per gli stranieri

Accesso al pubblico impiego per gli stranieri: quadro di sintesi delle norme e della giurisprudenza

di Giulia Laddaga
Se da più di un anno la legge non sembra lasciare dubbi circa l’accessibilità al pubblico impiego, sebbene con alcuni limiti, da parte dei cittadini stranieri, la copiosa giurisprudenza anche recente in materia ci insegna che è ancora lunga la strada verso pratiche non discriminatorie.

Fonte: ilsole24ore.it 

Aggiornato il piano di sostegno EASO all'Italia

Fonte: EASO

Comunicato stampa 
L'EASO e l'Italia firmano un accordo che prolunga fino ad aprile 2016 il sostegno dell'EASO all'Italia
L'EASO e l'Italia hanno firmato un nuovo piano di sostegno in virtù del quale l'EASO fornirà all'Italia un sostegno su misura per un periodo di 12 mesi. Il piano prevede un sostegno operativo a lungo termine per le Commissioni territoriali italiane e le relative sezioni nei seguenti campi: informazionisui paesi di origine (COI) e lavoro amministrativo di preparazione dei fascicoli delle domande di asilo,riduzione dell'arretrato di casi pendenti nell'ambito della procedura di Dublino e rafforzamento delle misure di accoglienza (ad esempio per i minori non accompagnati). Inoltre, l'EASO continuerà a occuparsi della formazione del personale impie gato nella Commissione nazionale per il diritto di asilo dell'Italia e a impegnarsi in misure di rafforzamento della capacità per la nuova unità COI.

Not Adding Up: MPG report on asylum in EU


The chief purpose of the European Union's Dublin Regulation—adopted as the first element of the new Common European Asylum System (CEAS) in 2003 and recast in 2013—is to act as a mechanism that swiftly assigns responsibility for processing an individual asylum application to a single Member State. It seeks to ensure quick access to protection for those in need while discouraging abuses of the system by those who would "shop" for the Member State with the most favorable asylum practices or reception conditions. As long as separate national asylum systems exist within a European area without internal border controls, Dublin—or a mechanism like it—will remain a necessary element of any European approach to asylum.

formazione : video su diritti stranieri in Italia


Formazione con ASGI – On line i video sui diritti degli stranieri in Italia


Accrescere la formazione tecnico giuridica e l’aggiornamento professionale dei mediatori culturali e degli operatori attivi sul territorio della Provincia di Torino e promuovere la creazione di una comunità di pratiche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie e di prassi innovative di scambio di informazioni.
Con questi obiettivi si avvia alla conclusione il progetto Mediato-Aggiornamenti professionali in materia di immigrazione, iniziato nel 2012 .
A disposizione degli operatori sono stati sviluppati diversi strumenti e momenti di formazione, tra cui dei video che vedono protagonisti gli avvocati ASGI .


Qui il canale YouTube del progetto con tutti i video.

Asylum in the EU: Facts and Figures

Asylum in EU: facts and figures

Fonte: /www.europarl.europa.eu/thinktank/it/home.html


This briefing provides an overview of the number of third-country nationals seeking asylum in EU Member States, their success in asylum procedures, and requests for transfers between Member States, as a consequence of the Dublin Regulation.



terraingiusta: rapporto MEDU sulle condizioni di vita e di lavoro dei braccianti stranieri in agricoltura



CONFERENZA STAMPA
Medici per i Diritti Umani
con
ASGI e LTPD
presenta

TERRAINGIUSTA

Rapporto sulle condizioni di vita e di lavoro dei braccianti stranieri in agricoltura

Giovedì 9 aprile ore 11.30
Sala Stampa Estera, via dell’Umiltà 83/c-Roma
Terraingiusta
Il 25 agosto 1989, Jerry Masslo, rifugiato sudafricano, veniva assassinato a Villa Literno in Campania all’interno di un casolare fatiscente dove viveva con altri braccianti. Vittima, prima di tutto, di un clima di grave discriminazione, Masslo si trovava lì per lavorare alla raccolta del pomodoro, portata avanti da migliaia di migranti in condizioni disumane. Un quarto di secolo dopo, il rapporto Terraingiusta, frutto di undici mesi di intervento in cinque territori particolarmente significativi del Meridione d’Italia, denuncia la drammatica attualità delle condizioni di sfruttamento dei lavoratori migranti in agricoltura: lavoro nero o segnato da gravi irregolarità contributive, sottosalario, caporalato, orari eccessivi di lavoro, mancata tutela della sicurezza e della salute, difficoltà nell’accesso alle cure, situazioni abitative ed igienico-sanitarie disastrose.

UNCHR: Why don't these 10 million people belong?