27/06/09

1 billion hungry


Un miliardo di affamati mai così tanti nel mondo

La Fao: emergenza nel Terzo mondo ma anche nelle periferie di Europa e Usa
La Banca mondiale: entro il 2015 moriranno fino a 400mila bimbi in più all'anno

di FEDERICO RAMPINI

Per la prima volta nella storia umana soffre la fame più di un miliardo di persone, un sesto della popolazione del pianeta. È la stima della Fao, l'agenzia dell'Onu per l'agricoltura e l'alimentazione.

"La sicurezza alimentare è sicurezza tout court - dice Josette Sheridan del World Food Programme - Un mondo affamato è un mondo pericoloso per tutti". La recessione globale è una causa di questo pesante peggioramento: oggi ci sono cento milioni di affamati in più rispetto al 2008. Un altro fattore cruciale è l'inflazione delle derrate agroalimentari che colpisce soprattutto i Paesi in via di sviluppo. Se in Occidente i prezzi sono in flessione, nel Terzo mondo i generi alimentari restano del 24% più cari rispetto al 2006, un onere insostenibile per il potere d'acquisto.

La "frontiera della fame" viene situata dagli esperti della Fao a 1.800 calorie al giorno. Al di sotto di questo livello di nutrizione i danni per la salute sono spesso irreversibili. La Banca mondiale stima che entro il 2015 moriranno da 200.000 a 400.000 bambini in più all'anno. Il 40% delle donne incinte nei Paesi poveri soffre di anemia, quindi dà alla luce neonati più vulnerabili alle malattie. Il numero di bambini sottopeso aumenterà di 125 milioni l'anno prossimo.

Mai cosí alto il numero di malnutriti (pdf)

25/06/09

american trafficking

Il traffico di immigrati non conosce crisi (anzi, la sfrutta)

di Fabrizio Maronta
A Phoenix (Arizona) e nelle altre grandi città statunitensi del sud, i quartieri fantasma creati dalla crisi immobiliare diventano teatro di un nuovo business della malavita messicana, quello dei sequestri. A farne le spese, ancora una volta, gli immigrati irregolari.
Picchiati e minacciati, pistola alla tempia, poi lasciati mezzi nudi, in piena estate come in pieno inverno, ammassati nelle stanze di un anonimo villino unifamiliare alla periferia di Phoenix, San Diego o Houston. Dove, se tutto va bene, sono trovati dalla polizia dopo una richiesta d’aiuto al 911, sussurrata da un telefono cellulare. È questo il destino di un numero crescente di aspiranti immigrati messicani, che provano ad entrare illegalmente negli Stati Uniti e a cui, negli ultimi due/tre anni, le stesse organizzazioni criminali cui essi si affidano per il viaggio chiedono riscatti fino a 5 mila dollari, per essere lasciati liberi (e vivi). Un prezzo alto, molto più alto dei circa mille dollari (pagamento anticipato) sborsati di solito per l’attraversamento del confine.

14/06/09

il colonnelo sbarca a roma, gli altri no.


ricchissima documentazione di Fortresseurope sulle iniziative di protesta e le loro ragioni.


LE RAGIONI DI UNA CAMPAGNA NAZIONALE
l leader libico Muammar Gheddafi visiterà l'Italia dal 10 al 12 giugno. Una tappa storica, che segna il riallineamento di Roma e Tripoli. Gheddafi parlerà di affari, ma anche e soprattutto di immigrazione, e di respingimenti in mare. Chi conosce quale destino attende gli emigranti e i rifugiati respinti al largo di Lampedusa e imprigionati nelle carceri libiche, non può rimanere indifferente e complice. Per questo invitiamo tutti a manifestare il proprio dissenso, per non rimanere indifferenti, e per essere migliori di chi ci rappresenta. Siamo tanti. Siamo molti di più di quanto possiate
immaginare.


VI PROPONIAMO UN KIT INFORMATIVO DA STAMPARE E DISTRIBUIRE
SCHEDA SBARCHI: LE SEI MENZOGNE DEL GOVERNO
SCHEDA LIBIA: I LATI OSCURI DEL PATTO CON LA LIBIA
SCHEDA GHEDDAFI: I CRIMINI DEL REGIME LIBICO
PETIZIONE PER UNA INCHIESTA PARLAMENTARE SULLA LIBIA
MODULO RACCOLTA FIRME PER LA PETIZIONE


I commenti di Spinoza.it:

Roma, arriva Gheddafi. I tifosi speravano in qualcosa di meglio.

(Anche stavolta ha superato Ustica incolume)

Il leader libico mostra una foto sulle vergogne storiche dell'Italia. La stessa linea di El Pais.

L'immagine ritrae un celebre eroe anti-italiano. Bossi: "È un onore".

Lo sdegno di Emma Bonino: "Questo vertice sdogana un dittatore. E anche Gheddafi ci sta parecchio antipatico".

Il dittatore libico parlerà anche al Senato italiano. Prima che chiuda.

13/06/09

human trafficking: uomini nei tir


Immigrazione clandestina, decine di arresti in Italia e e in Europa

Clandestini nascosti sui tir, decine di arresti

Migranti curdi o iracheni trasferiti prima in Turchia e da lì in Grecia, nascosti nei tir o anche a piedi. Poi il viaggio della speranza verso l'Italia, a bordo di traghetti di linea diretti a Venezia, Ancona, Bari e Brindisi, anche in questo caso nascosti all'interno dei camion. Clandestini fatti arrivare nel nostro Paese direttamente dalla Turchia a bordo di carrette del mare e poi "smistati" verso altri paesi europei. Il tutto grazie a una organizzazione ben ramificata e strutturata con basi in Iraq, in Turchia e in diversi paesi d'Europa, messa ora alle strette anche grazie al lavoro della squadra mobile di Venezia, che in collaborazione e con il Servizio centrale operativo (Sco) ha eseguito decine di arresti nei confronti dei membri di un'organizzazione criminale transnazionale, con base nel Kurdistan iracheno, ma con diversi gruppi operativi in Italia, che negli ultimi tre anni ha fatto entrare in Europa migliaia di clandestini curdi. Decine di arresti in sedici città italiane e in sette paesi europei. (...)

04/06/09

24.000 minori non accompagnati



Sono almeno 24mila i minori stranieri non accompagnati che vivono irregolarmente in Italia.
La stima è di Terre des hommes (Tsh) Italia che ieri, insieme all'associazione Parsec, ha presentato
la ricerca "Minori erranti. L'accoglienza e i percorsi di protezione".

Ogni anno vengono intercettati trai 7 e gli 8mila minori. "Un dato fortemente sottostimato", secondo il presidente di Tsh Italia, Raffaele Salinari, "noi crediamo che il loro numero sia almeno il triplo, ossia almeno 24 mila, i minori in questa condizione sono un ottimo bacino per la criminalità. Mi riferisco al rischio di incappare nello sfruttamento della criminalità, della prostituzione, del lavoro nero''.

Difficile aiutare questi ragazzi anche quando vengono inseriti nella rete di accoglienza gestita dai Comuni, dal momento che in 7-8 casi su 10 scappano da queste strutture entro la prima settimana di accoglienza. Del resto, sono venuti in Italia per lavorare: "cercano un'occupazione che li riscatti dalle privazioni materiali dalle quali provengono. Alle spalle hanno spesso famiglie disgregate. Non sono tanto interessati quindi alle tradizionali proposte dei servizi, come scuola e formazione, quanto alle opportunità di immediato inserimento lavorativo".

Terre des hommes critica il pacchetto sicurezza. "Se verrà approvato così, aumenterà la clandestinità di questi minori. Perché diminuiranno le garanzie ed aumenteranno le spese per i comuni. Infatti - precisa Salinari- con la Bossi-Fini la presa in carico dei minori avviene o dal privato o da quel pubblico. Con le nuove norme, la presa in carico sarà per entrambi i settori: il che vuol dire allungare i tempi e duplicare le spese. Questo creerà un rischio reale di abbandoni e quindi di ricadute nella clandestinità".