29/04/10

L'agenda europea sull'immigrazione a Montecitorio

Ue: il commissario Malmstrom illustra le priorità della Ue sull’immigrazione al Parlamento italiano.
Sistema comune di asilo, un’agenda europea per l'integrazione e contrasto all'immigrazione clandestina favorendo gli ingressi regolari.


Sistema comune per il diritto di asilo, politiche coordinate per l’integrazione, attenzione particolare ai minori non accompagnati e contrasto dell’immigrazione clandestina favorendo gli ingressi regolari.
Sono i capisaldi della Commissione Ue sull’immigrazione illustrati dal commissario europeo per gli Affari interni, Cecilia Malmstrom nel corso di una audizione sulle politiche e le iniziative dell’Unione europea in materia di immigrazione, controllo delle frontiere e asilo, tenuta a Montecitorio di fronte alle Commissioni affari costituzionali e politiche dell’Unione europea della Camera, le Commissioni affari costituzionali, affari esteri, emigrazione, e politiche dell’Unione europea del Senato.

28/04/10

immigrazione: dopo due anni di governo

la voce.info racconta e valuta l'azione del Governo insediato due anni fa. 
Il prof. Livi Bacci fa il punto sul immigrazione. piuttosto aspro, c'è da dire

DUE ANNI DI GOVERNO: IMMIGRAZIONE

di Massimo Livi Bacci
 
Nonostante la crisi e la mancata reiterazione del decreto flussi nel 2009, la presenza straniera è ulteriormente aumentata così come gli occupati stranieri (IV trimestre del 2009), in controtendenza rispetto all’andamento generale dell’occupazione. Si calcola che gli stranieri regolari si aggirino attorno ai 4,5 milioni all’inizio del 2010. L’immigrazione è oramai un fenomeno di massa e la normativa necessita una profonda revisione per quanto riguarda sia i meccanismi di accesso legale al paese di cittadini stranieri, sia la durata dei permessi di soggiorno e le lentissime procedure di rinnovo, sia la concessione della cittadinanza e dei diritti di voto.
Il governo ha invece messo in atto provvedimenti di pesante – quanto inutile, quando non dannosa – impronta securitaria. Col “pacchetto sicurezza” è stato introdotto nel nostro ordinamento il reato d’immigrazione clandestina e si sono aggravate le pene per molti reati, quando compiuti da immigrati irregolari; si è resa difficile la vita a milioni di immigrati con la tassa su concessioni e rinnovi dei permessi di soggiorno, con le ulteriori difficoltà frapposte al conseguimento del titolo di lungo-soggiornante, con la trovata del permesso a punti di cui nemmeno i proponenti sanno bene cosa fare. Si sono allungati i tempi di permanenza nei Cie, mentre si rende impossibile il rimpatrio volontario dell’irregolare, che deve essere necessariamente espulso essendo l’irregolarità un reato. Così facendo non si combatte l’irregolarità, che è dovuta all’estensione dell’economia sommersa e del lavoro al nero, alla normativa impervia per l’accesso legale, alla corta durata dei permessi, la cui scadenza converte rapidamente in irregolare chi perde un lavoro.

27/04/10

ultimi dati sulla cittadinanza

pubblicate le statistiche aggiornate al 2009 sulle concessioni della cittadinanza italiana.

Tabelle consultabili
 
 
1.1        Statistiche istanze anni 2004-2009 - Concesse, Respinte, Inammissibili -
                 Ripartite tra art. 5 e art. 9 della Legge 91 del 1992  
1.2        Statistiche anno 2009  
                 Ripartite tra art. 5 e art. 9  della Legge 91 del 1992
2.1         Paesi con il maggior numero di istanze - anno 2009
 
2.2         Paesi con il maggior numero di istanze per Matrimonio - anno 2009
 

26/04/10

MIRIS

Diapositiva 2

1. Definizioni e scenario internazionale
*
* 
2. La politica comunitaria in materia di immigrazione
* 
3. Modelli europei a confronto
*
* 
4. Focus: la concessione della cittadinanza
*
*
* 
per approfondire

24/04/10

3° Manuale europeo sull'integrazione

Pubblicata la 3° edizione del Manuale europeosull’integrazione per i responsabili delle politiche di integrazione e gli operatori del settore.

"Il presente manuale sull'integrazione propone una rassegna di buone pratiche ed insegnamenti tratti dall'esperienza acquisita da responsabili politici e operatori del settore in tutta Europa. Il manuale, che raccoglie e presenta esempi concreti su diversi aspetti dell'integrazione degli immigrati, si inserisce in un più ampio processo politico in materia di integrazione all’interno dell'Unione europea, segnatamente per quanto riguarda l’elaborazione di un quadro europeo sull'integrazione"

23/04/10

corso di formazione sulla normativa in materia d'immigrazione


Watch live streaming video from 3bchannel at livestream.com


 


On line le lezioni Sergio Briguglio sulla normativa italiana.
La seconda parte è programmata per il 10 Maggio 2010

Qui di seguito alcuni documenti utili :
1) Il quadro completo della normativa:
2) Le dispense sulla normativa (con i riferimenti a circolari e giurisprudenza):
http://www.stranieriinitalia.it/briguglio/immigrazione-e-asilo/2010/gennaio/manuale-normativa-8.html
 

22/04/10

nuovi cittadini? uno su cento ce la fa

articolo edificante di Vladimiro Polchi su repubblica. Io sottolinerei, piuttosto, che su 4.300.000 stranieri le concessioni di cittadinanza hanno raggiunto quest'anno il record di 40.000: meno dell'1%. uno dei valori più bassi d'europa

Operai, istruiti e stranieri l'identikit dei nuovi italiani

Non rallenta la corsa dei neo-cittadini: oltre 40mila nel 2009. Perlopiù albanesi e marocchini, residenti fra Roma e MIlano, con in tasca un diploma di scuola media superiore o una laurea. Ma sono ancora tanti gli ostacoli per ottenere la cittadinanza



È la carica dei nuovi italiani: oltre 40mila nel 2009. La corsa dei neo-cittadini non rallenta: è come se ogni anno una nuova città, grande come Rieti, diventasse di colpo italiana. Il loro identikit? Operai, per lo più albanesi e marocchini, residenti tra Roma e Milano, con in tasca un diploma di scuola media superiore o una laurea. Ma come si diventa italiani? In attesa della riforma più volte annunciata, la nostra legge sulla cittadinanza resta ferma al '92 e obbliga gli immigrati a una lunga via crucis. Per acquistare il passaporto italiano ci sono, oggi, due strade. La prima si chiama "naturalizzazione": l'immigrato deve dimostrare una residenza ininterrotta di 10 anni e un reddito minimo (8.300 euro all'anno, 11.300 con un coniuge a carico). La seconda è sposare un italiano e presentare richiesta dopo due anni dalla cerimonia. Una volta soddisfatti i requisiti, bisogna armarsi di santa pazienza: l'attesa media è infatti di oltre 4 anni, anche se la legge parla di una procedura lunga al massimo due.

Le cose non migliorano neppure per chi è nato in Italia, da genitori stranieri: deve infatti aspettare la maggiore età per chiedere la cittadinanza, dimostrare una residenza "senza interruzioni" fino ai 18 anni e ha solo un anno di tempo (fino al compimento del diciannovesimo anno) per presentare la domanda.

fuoricorso, ma fino a un certo punto

Permesso di soggiorno per studio: sì al rinnovo, anche se nell’anno solare non sono stati superati due esami.
Per il Consiglio di Stato il termine entro cui gli studenti universitari stranieri devono superare i due esami per ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno non è riferito all’anno solare ma a quello accademico.


Con sentenza depositata la scorsa settimana, il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso della Questura di Firenze che aveva impugnato la decisione del Tar della Toscana favorevole ad uno studente tunisino che si era visto rigettare la domanda di rinnovo del permesso di soggiorno per studio in quanto nel mese di novembre, alla scadenza del titolo, non aveva sostenuto nell’anno solare alcun esame.
Secondo i Giudici della VI sezione di Palazzo Spada se è vero che il regolamento di attuazione del Testo unico immigrazione prevede che il permesso di soggiorno per studio possa essere rinnovato “agli studenti che nel primo anno di corso abbiano superato una verifica di profitto e negli anni successivi almeno due verifiche”, in realtà la nozione di ‘anno di corso’ non è riferita all’anno solare, bensì alla diversa articolazione dei cicli di studio universitari aventi periodicità annuale.

21/04/10

cosa dice l'Europa sull'immigrazione

Ue: nella Conferenza di Saragoza sull’integrazione la Spagna chiede “politiche comuni”.
Per la Presidenza di turno è importante condividere “buone pratiche” e trovare indicatori comuni per le politiche.


Una base giuridica solida e condivisa con politiche di integrazione comuni. Sono i punti in agenda del vertice di Saragoza dei Paesi Ue sui temi dell’integrazione. L’incontro, una due giorni iniziata ieri, è stata convocata dalla Presidenza di turno spagnola dell’Ue con la partecipazione di alcuni ministri comunitari responsabili per le questioni dell’immigrazione, con l’Italia rappresentata dal sottosegretario Nitto Palma.
Aprendo i lavori della conferenza, il ministro dell’Immigrazione iberico, Celestino Corbacho, ha detto che finora “l’assenza di una base giuridica solida” non ha consentito il varo di “una vera politica comune” dell’immigrazione nell’Ue, una situazione che dovrebbe cambiare con il trattato di Lisbona. Carbacho ha anche sottolineato che in Europa finora “sono stati sviluppati modelli diversi di integrazione, ognuno con il proprio sfondo politico e giuridico e con problemi specifici”.
Il segretario di Stato, Anna Terron, ha aggiunto che la Presidenza di turno spagnola dell’Ue punta alla definizione di indicatori comuni che consentano di valutare su basi comparabili “i risultati delle diverse politiche di integrazione” nazionali in modo da poter individuare le “buone pratiche” rispettive.
Durante la conferenza è stato illustrato un dossier statistico sui flussi migratori nei 27 Paesi tra il 1997 e il 2008, dove sono arrivati circa 14 milioni di immigrati extra Ue. Secondo dati Eurostat la Germania è il Paese che ne ospita il maggior numero (7,2 milioni, l’8,8% della popolazione) davanti a Spagna (5,2 milioni, 11,6%), Regno Unito (4 milioni, 6,6%), Francia (3,7 milioni, 5,8%) e Italia (3,4 milioni, 5,8%).

20/04/10

stagionali 2010: aperti i flussi















Dalle ore 8.00 del 21 aprile i datori di lavoro possono presentare le domande per i cittadini non comunitari residenti all'estero, entro la quota massima di 80.000 unità. Previste 4.000 unità per lavoro autonomo


Dalle ore 08.00 del giorno 21 aprile 2010, sino alle ore 24.00 del 31 dicembre 2010, i datori di lavoro possono presentare le domande di nulla osta per lavoro stagionale previste dal Decreto Flussi 2010, utilizzando l’apposito programma disponibile per il download all'indirizzo:
http://nullaostalavoro.interno.it/Ministero/download

Il decreto flussi 2010 consente l'entrata in Italia di lavoratori extracomunitari stagionali entro la quota massima di 80.000 unità, da ripartire tra le regioni e le province autonome con provvedimento del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

La quota riguarda:
  • I lavoratori subordinati stagionali non comunitari di Serbia, Montenegro, Bosnia- Herzegovina, Repubblica ex Yugoslava di Macedonia, Kosovo, Croazia, India, Ghana, Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka e Ucraina.
  • I lavoratori subordinati stagionali non comunitari dei seguenti Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione in materia migratoria: Tunisia, Albania, Marocco, Mòldavia ed Egitto.
  • I cittadini stranieri non comunitari titolari di permesso di soggiorno per Lavoro subordinato stagionale negli anni 2007, 2008, 2009.

spirito d'iniziativa...

Il 'modello italiano' di gestione della sicurezza e dell'immigrazione

In una pubblicazione del ministero dell'Interno il bilancio delle azioni del Governo italiano in tema di sicurezza, immigrazione e asilo  
Le proposte normative e le attività operative sviluppate in questi ultimi anni dal Governo italiano per dare risposte alla domanda di sicurezza da parte della collettività sono brevemente illustrate in una pubblicazione curata dal ministero dell'Interno dal titolo ‘Iniziative dell’Italia – Sicurezza, immigrazione e asilo’. Disponibili anche le versioni in lingua inglese e francese.

Aggressione dei patrimoni illeciti, nuove misure anti racket e usura e contro infiltrazioni mafiose nel settore degli appalti, eco-mafia, criminalità transnazionale, terrorismo, criminalità informatica e pedopornografia on-line, ‘patti per la sicurezza’ urbana, contenimento dell’immigrazione clandestina, tratta degli esseri umani, efficaci procedure per l’emersione dei rapporti di lavoro regolare con cittadini stranieri. Sono alcuni degli interventi messi in campo negli ultimi anni dal Governo secondo il 'modello italiano' di gestione della sicurezza e dell’immigrazione sul territorio nazionale.

Altre misure sono state adottate dal Governo italiano per garantire la piena tutela dei minori stranieri e dei richiedenti asilo e per favorire l’accoglienza e l’integrazione dei cittadini stranieri, fattori-chiave per la coesione sociale e la prevenzione di conflitti. Numerosi i progetti promossi a livello locale finanziati con risorse del Fondo europeo per l’integrazione.

19/04/10

se potessi avere 1000 euro al mese

Il reddito medio dei lavoratori immigrati si aggira intorno ai mille euro mensili.
Primi dati di un’indagine Ismu: donne penalizzate, il 40% guadagna meno di 800 euro.


Dal 1° agosto 2009 in Italia lavorano nel settore dei servizi 3 lavoratrici straniere regolari su 5 tra le donne, e 1 immigrato con contratto di lavoro regolare su 4 tra gli uomini; 1 uomo su 4 e 1 donna su 5 sono impegnati nel commercio e negli esercizi pubblici.
Decisamente connotata al maschile è la professione edile, che impegna 1 uomo su 5, tra chi ha regolare contratto.
Sono i dati diffusi ieri dall’Ismu in base alle prime elaborazioni dell’indagine su “Aree di occupazione e livelli di reddito dei lavoratori stranieri”.
In generale, spiega l’Ismu “un immigrato su due con lavoro regolare guadagna tra gli 800 e i 1.200 euro al mese”, anche se si riscontrano “forti discrepanze” tra i generi nelle fasce estreme di reddito: il 19% dei lavoratori maschi ha retribuzioni mensili tra i 1.200 e i 1.500 euro, contro meno dell’8% delle lavoratrici femmine; di contro, il 23% degli uomini con contratto regolare guadagna meno di 800 euro al mese, a fronte del 40% delle donne.

18/04/10

Immigrato a chi? 5° Farah Pandith I giovani sono la chiave per capire l'Islam

nuovi flussi? no grazie

Nell’audizione al Comitato Schengen il ministro Maroni esclude un decreto flussi per il 2010. “Non c’è la necessità di un nuovo decreto flussi, né di mettere mano alle norme esistenti”.
Il titolare del Viminale illustra anche le politiche di contrasto all’immigrazione clandestina e critica l’Ue per non supportare adeguatamente i Paesi mediterranei.


“Non c’è la necessità di un nuovo decreto flussi, né di mettere mano alle norme esistenti”. Così il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha categoricamente escluso la possibilità di un decreto flussi intervenendo ieri in un audizione al Comitato Schengen.
Secondo Maroni, a fronte delle difficoltà provocate dalla crisi economica, “il nostro compito, prima di far entrare in Italia nuovi extracomunitari, è di far trovare lavoro ai cittadini italiani e a quelli extracomunitari che l’hanno perso”. Per il titolare del Viminale, che ha ricordato l’intervento sulle quote fatto a favore dei lavoratori extracomunitari stagionali e di quello per i lavoratori autonomi, “la politica del rigore è utile, soprattutto per coloro che hanno una posizione regolare, perché li garantisce”. Quindi, ha ribadito, “no a nuovi ingressi e no a nuove sanatorie”.
Una posizione che, sempre nella giornata di ieri, è apparsa condivisa anche dal ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Maurizio Sacconi. Intervenuto ad un convegno organizzato dalla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Dottori Commercialisti, Sacconi ha dichiarato di essere d’accordo con il titolare del Viminale nel “tener conto del mercato del lavoro sui nuovi ingressi e stiamo lavorando insieme”.

Nel corso dell’audizione al Comitato parlamentare, il ministro Maroni ha illustrato anche i risultati dell’azione di contrasto all’immigrazione clandestina. Dal 1 gennaio al 4 aprile di quest’anno sono arrivati in Italia 170 clandestini, contro i 4.573 dello stesso periodo del 2009: si tratta di un calo di oltre il 96%.

dalla mafia agli stranieri

I beni confiscati alla mafia a favore di iniziative interculturali e multietniche. Un bando della Fondazione per il Sud stanzia 3,5 milioni di euro.
La Fondazione sosterrà “iniziative esemplari” per valorizzare le risorse del territorio, in particolare quelle multiculturali e multietniche.


L’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità come occasione di sviluppo sociale ed economico del territorio e anche come opportunità per favorire l’integrazione della popolazione immigrata: con questo presupposto la Fondazione per il Sud ha stanziato 3,5 milioni di euro per la valorizzazione e l’autosostenibilità di questi beni. La cifra sarà messa a disposizione - tramite un bando - delle organizzazioni del volontariato e del terzo settore, assegnatarie di beni immobili confiscati e localizzati nelle province in cui l’infiltrazione mafiosa è più forte, in funzione della qualità delle proposte pervenute.
Le regioni interessate dal bando sono le sei meridionali: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. Il bando scade il 5 luglio 2010. Le proposte potranno riguardare sia l’avvio di nuove attività che il rafforzamento di iniziative esistenti di valorizzazione di beni confiscati. La Fondazione sosterrà “iniziative esemplari” in grado di dimostrarsi continue e sostenibili nel tempo, che focalizzino la propria attenzione su tematiche dalla forte valenza sociale e simbolica, volte a valorizzare le risorse presenti sul territorio, soprattutto quelle interculturali e multietniche.

17/04/10

Immigrato a chi? 4° Shan, in Italia con cuore e cervello



Videoreportage con sottotitoli in arabo. Storie (belle) di integrazione. Shan, dalla Cina, studia per diventare ingegnere nucleare e Judita, dalla Romania, per lavorare nella pubblicità

2010 immigrazione in Italia




1. Definizioni e scenario internazionale
*
* 
2. L’immigrazione in Italia, un quadro generale
*- statistiche sulla presenza straniera in Italia
*- le nazionalità d’origine
*- il lavoro degli stranieri
*- costi e benefici, un’analisi
*- i nuovi cittadini
*
* 
3. Indagine sociale: le opinioni degli stranieri e degli italiani
*
* 
4. Conclusioni: diritti e doveri, le variabili in campo.
*
*
* 
per approfondire

16/04/10

Immigrato a chi? 3° Nadra una tunisina alla scala





Videoreportage con sottotitoli in arabo.
Storie (belle) di integrazione: due giovani immigrate di seconda generazione raccontano la loro esperienza

15/04/10

Immigrato a chi? 2° Nassar, l'Egiziano che si sente italiano



Storie (belle) di immigrazione. Seconda puntata del videoreportage con sottotitoli in arabo

14/04/10

Immigrato a chi? 1° La libraia velata



Videoreportage con sottotitoli in arabo.
Storie (belle) di integrazione: due giovani immigrate di seconda generazione raccontano la loro esperienza

A cura de Il Sole 24 ore

spremuta di poesie in agrodolce

Che ci faccio qui?

Non capisco la lingua,
non so come si scrive,
non capisco un bel niente
di come si vive.

Nessuno mi bada,
non mi piace il mangiare,
mi prendono in giro
non mi fanno giocare.

Che ci faccio qui?
Mi fan sentire sciocco.
Che ci faccio io qui,
un bambino italiano
... in Marocco ?

Janna Carioli, I sentimenti dei bambini. Spremuta di poesie in agrodolce

12/04/10

America Latina Italia: vecchi e nuovi migranti

“America Latina – Italia: vecchi e nuovi migranti”

Sono più di 300mila i latinoamericani presenti in Italia che hanno ripercorso in senso
inverso le vie seguite da milioni di italiani più di un secolo fa. A queste due differenti migrazioni -
la “nostra” verso il continente Sudamericano, ormai conclusa, e la “loro” verso l’Europa, ed in
particolare l’Italia, ancora in corso – è dedicato il volume “America Latina – Italia: vecchi e nuovi
migranti”, esito di un programma di ricerca intitolato “Per non dimenticare” promosso da Caritas
Italiana e Fondazione Migrantes.

Scheda di sintesi

rifugiati a Roma



Venerdì 9 aprile 2010 alle ore 11.00 presso la Fondazione Centro Astalli, in via del Collegio Romano 1 a Roma, è stato presentato il Rapporto annuale 2010 del Centro Astalli.

Una fotografia aggiornata sulle condizioni di circa 19.000 richiedenti asilo e rifugiati che durante il 2009 si sono rivolti alla sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati e hanno usufruito dei servizi di primi e seconda accoglienza che l’Associazione gestisce.  

Per ogni settore, nel Rapporto vi sono statistiche e commenti con cui si cerca di rappresentare la presenza di migranti forzati che da gennaio a dicembre 2009 sono entrati in contatto con l’Associazione. Il dato più significativo che emerge dal Rapporto è che, nonostante la flessione del numero delle domande d’asilo presentate in Italia, anche a causa dei respingimenti messi in atto dal Governo verso la Libia dal maggio 2009, i migranti che si rivolgono al Centro Astalli continuano ad aumentare. Oltre 19mila persone hanno frequentato la mensa e il numero delle richieste di assistenza nella ricerca del lavoro e dell’alloggio sono cresciute del 60% rispetto all’anno precedente.

11/04/10

tra i banchi di scuola: alunni italiani e stranieri a confronto

L'articolo illustra le difficolta degli alunni stranieri nella scuola italiana.
....Giorgio Gaber spiegava tutto quel che serve sull'educazione dei bambini in questo brano.



È nato in un prato un fiore colorato,
è nato in un prato un fiore già appassito,
il fiore colorato è stato concimato,
il fiore già appassito è stato trascurato.

Orbene affinché nel confronto quel fiore non ci perda diamogli un po’ di m.!

“Tra i banchi di scuola”: alunni stranieri e italiani a confronto
Antonella Guarneri* & Oliviero Casacchia** & Luisa Natale***

La scuola costituisce un luogo di osservazione privilegiato per cogliere i fattori che possono favorire o meno il processo di integrazione. La posizione relativa della seconda generazione di immigrati, cioè dei ragazzi nati in Italia da genitori nati all’estero e quelli che vi risiedono da oltre 10 anni, in merito all’inserimento scolastico è spesso considerata una robusta misura della integrazione del gruppo nel suo insieme.

ingrandisci 
fig.1_alunni_casacchia_natale_guarneri.jpgLa riuscita scolastica
Sulla base dei risultati dell’indagine ITAGEN2[1] (Casacchia, Natale, Paterno e Terzera, 2008; Dalla Zuanna, Farina e Strozza, 2009) a Roma e nel Lazio i figli di immigrati mostrano un rendimento a scuola meno brillante - con notevoli differenze se però si distinguono le varie generazioni - rispetto ai figli dei nati in Italia (distinti per estrazione sociale familiare in bassa, media e alta). I risultati migliori sono conseguiti - come nelle attese - dai figli di italiani di estrazione sociale alta, mentre per quelli di estrazione bassa il livello risulta più basso e simile a quello delle seconde generazioni (i ragazzi nati in Italia da genitori nati all’estero e quelli che vi risiedono da oltre 10 anni). Al solito, le donne conseguono risultati più brillanti, con la significativa eccezione degli alunni figli di italiani di estrazione sociale elevata per i quali invece emerge un netto vantaggio maschile (figura 1).
 

il mare di mezzo

il mare di mezzo


Il nuovo libro di Gabriele Del Grande, il fondatore di Fortress Europe

Tre anni di inchieste in un unico avvincente racconto.
Un viaggio tra memoria e attualità attraverso le storie che fanno la storia.
La nostra storia.

"A noi scrittori non restano che la parole per sovvertire la realtà. Io ho scelto le parole del mio amato Mediterraneo, il mare di mezzo. Ho scelto le storie dei padri di Annaba e quelle dei padrini di Tunisi. Le storie delle diaspore di due ex colonie italiane come l'Eritrea e la Somalia negli anni dei respingimenti in Libia e quelle dei pescatori del Canale di Sicilia. Le storie degli italianitravirgolette che l'Italia manda via e quelle delle tante Italie nate senza fare rumore AilatiditaliA, nelle campagne marocchine, sul delta del Nilo e nei villaggi del Burkina Faso".

Con il patrocinio di Amnesty International, Asgi e Cric

Da aprile 2010 in tutte le librerie, al prezzo di 15 euro, per 224 pagine

Il giro d'Italia... Le date delle presentazioni del libro

10/04/10

costi marginali per gente ai margini

c'è chi si chiede "quanto ci costano gli immigrati"? "ma quanto ci rendono". 
c'è chi risponde, con numeri freddi e importantissimi


Se il costo dell'immigrato è marginale

di Andrea Stuppini 07.04.2010

La percezione che gli immigrati rappresentino un onere per i conti pubblici non è suffragata dai dati. Con il sistema di calcolo del costo standard, si arriva a un effetto fiscale zero. Se poi si considera il costo marginale, per coprire l'ammontare di trasferimenti e servizi imputabile alla nuova utenza è sufficiente il gettito fiscale di circa 3 miliardi annuali di imposte dirette e indirette dei lavoratori migranti. Mentre i contributi previdenziali di quegli stessi lavoratori sono un indubbio vantaggio per il bilancio Inps, almeno nel breve periodo. Di immigrazione si discuterà anche al prossimo Festival dell'Economia di Trento.

In molti paesi europei e soprattutto in quelli di cultura anglosassone, esistono stime e analisi dei costi e dei benefici del fenomeno migratorio dal punto di vista finanziario: quanto pagano questi lavoratori in termini di tasse e contributi e quanto ricevono in servizi.

COME CALCOLARE LA SPESA PER IMMIGRATI

06/04/10

Romeni in Italia tra rifiuto e accoglienza

"Romeni in Italia tra rifiuto e accoglienza"



Scarica la Scheda di sintesi


Questo volume bilingue italiano-romeno presenta la situazione effettiva dei romeni in Italia e le possibili prospettive. Caritas di Romania e Caritas Italiana, dopo una ricerca triennale, hanno voluto confrontare il loro punto di vista con le strutture pubbliche, le organizzazioni sociali, l'opinione pubblica dei due Paesi e i diretti interessati.


Il volume propone una riflessione riassumibile in cinque tesi.

1. È importante impostare bene la convivenza con i romeni, che rappresentano un quarto dell'intera popolazione immigrata: le più recenti stime attestano che questa collettività conta ormai 1 milione e 165 mila persone. È la prima in Italia e la seconda nell'Unione europea, dopo quella turca.

05/04/10

non è facile parlare di Maria

accorata cronaca da Milano del Prof. Boitani: storia di Maria, bocconiana alla prese con la Questura.

“…Non è facile parlare di Maria ci son troppe cose che sembrano più importanti…”

Qualche giorno prima di una recente seduta di laurea (triennale), una brava studentessa albanese - di cui ho seguito la tesi come supervisor – si presenta nel mio ufficio visibilmente turbata e mi comunica che non può laurearsi, nonostante abbia consegnato da tempo l’elaborato. Il motivo sembra incredibile, ma purtroppo è vero. Ho qui davanti agli occhi i documenti che lo provano. La studentessa aveva chiesto il rinnovo del permesso di soggiorno il 29 gennaio 2009, cioè più di un anno fa. Ma la solerte questura di Milano, dopo tutto questo tempo, non aveva ancora provveduto a rinnovare il permesso. Non che ci fosse alcun problema: solo banale ritardo. Alla incredula studentessa veniva chiarito che, ove si fosse effettivamente laureata, avrebbe messo in pericolo il rilascio del permesso. La ragione (se di ragione può parlarsi in tanta follia) è che per ottenere il rinnovo di un permesso di soggiorno in qualità di studente l’immigrato deve aver sostenuto (alcuni) esami universitari dell’anno di corso cui è iscritto. Se la studentessa in questione si fosse laureata a febbraio (in corso), avrebbe visto annullato il pacchetto di esami sostenuti nell’ultimo anno del corso di laurea triennale, in quanto ovviamente non più iscritta a quel corso. La ragazza era sì “pre-iscritta” al corso di laurea magistrale (di cui aveva frequentato le lezioni in autunno), ma non poteva aver sostenuto alcun esame, poiché ancora non in possesso del titolo triennale. Per la questura sarebbe dunque apparsa come priva di esami sostenuti relativi al corso di laurea magistrale: niente rinnovo del permesso. Notate che se la ragazza se la fosse presa comoda e fosse stata “indietro” con gli esami e lontana dalla laurea non sarebbe stata danneggiata dall’assurdo ritardo della questura milanese! Per soprammercato, la studentessa in questione ha bisogno di sottoporsi a urgenti cure mediche, ma poiché il suo permesso di soggiorno è scaduto dovrà pagarsele da sé.
Morale: il combinato disposto di regole apparentemente rigorose e di assurde inadempienze da parte della pubblica amministrazione finiscono per penalizzare proprio quegli immigrati “migliori” che dovremmo cercare di attrarre per accrescere la qualità del capitale umano attivo in Italia. Senza dire della paura, della tensione, della violenza inutilmente inflitte.

“…Se sapessi parlare di Maria
se sapessi davvero capire la sua esistenza
avrei capito esattamente la realtà
la paura, la tensione, la violenza…”


Da "Chiedo scusa se parlo di Maria", di Giorgio Gaber.

01/04/10

extra banca

Nasce “Extrabanca” il primo istituto di credito per immigrati.
23,6 milioni di euro di capitale sociale. 44 soci tra cui Cariplo e Generali. L’imprenditore camerunense Otto Bitjoka sarà vicepresidente.


La Banca d’Italia ha dato il via libera a “Extrabanca”, il primo istituto di credito per immigrati. La notizia è stata data in esclusiva dal settimanale Panorama in edicola da oggi.
La banca, che inizierà ad operare in Lombardia, avrà come presidente Andrea Orlandini e vicepresidente l'imprenditore camerunense Otto Bitjoka, che diventa così il primo banchiere extracomunitario in Italia. Nel consiglio di amministrazione siedono Paolo Morerio e Corrado Giammattei, in rappresentanza, rispettivamente, dei due soci istituzionali: fondazione Cariplo e Assicurazioni Generali, principali azioniste del neonato Istituto di credito. I 44 soci della banca degli immigrati, il cui capitale sociale è di 23,6 milioni di euro, sono gran parte industriali del Centro-Nord, con attività che vanno dalla meccanica al tessile, dall'alimentazione alle costruzioni.

Articolo del Sole 24 ore

newsletter FEI n.03




Il servizio newsletter del Fondo Europeo per l'Integrazione dei cittadini di Paesi terzi

La Direzione centrale per le politiche dell’immigrazione e dell’asilo ha attivato, a far data dal gennaio 2010, una Newsletter FEI con l'intento di fornire un aggiornamento costante su procedure, dati ed eventi riguardanti il Fondo europeo per l’integrazione dei cittadini di Paesi terzi. 
 

La newsletter n. 3