Ue: il commissario Malmstrom illustra le priorità della Ue sull’immigrazione al Parlamento italiano.
Sistema comune di asilo, un’agenda europea per l'integrazione e contrasto all'immigrazione clandestina favorendo gli ingressi regolari.
Sistema comune per il diritto di asilo, politiche coordinate per l’integrazione, attenzione particolare ai minori non accompagnati e contrasto dell’immigrazione clandestina favorendo gli ingressi regolari.
Sono i capisaldi della Commissione Ue sull’immigrazione illustrati dal commissario europeo per gli Affari interni, Cecilia Malmstrom nel corso di una audizione sulle politiche e le iniziative dell’Unione europea in materia di immigrazione, controllo delle frontiere e asilo, tenuta a Montecitorio di fronte alle Commissioni affari costituzionali e politiche dell’Unione europea della Camera, le Commissioni affari costituzionali, affari esteri, emigrazione, e politiche dell’Unione europea del Senato.
Il Commissario ha parlato di “sistema comune europeo per i richiedenti asilo” che armonizzi le diverse normative nazionali ed ha posto il 2012 come il termine massimo per avere in Europa uno “status uniforme” in grado di “armonizzare i meccanismi della concessione dell’asilo e le attuali disomogeneità normative” tra i diversi Paesi. La Malmstrom ha poi affermato che tale processo sarà favorito dall’imminente apertura di un Ufficio europeo per i rifugiati che avrà sede a La Valletta.
La rappresentante UE ha poi parlato della necessità di stilare una “agenda europea per l'integrazione” degli immigrati che affronti innanzitutto il tema dei minori non accompagnati che giungono nello spazio comune.
Per la lotta all’immigrazione irregolare, la Malmstrom ha affermato che occorre “facilitare soprattutto quella regolare e non dimenticare mai da quali problemi migliaia di esseri umani sono costretti a fuggire”. In questo senso ha chiesto che anche chi non ha titoli per entrare in Europa “venga trattato in modo equo” invitando l’Italia “a lavorare insieme all’Europa per trovare soluzioni”.
Sul tema dei respingimenti in Libia, il Commissario ha affermato che quello libico è “un regime complesso e con il quale non è facile cooperare” aggiungendo anche che “il principio del non respingimento in alto mare deve essere garantito da tutti Paesi membri e la Commissione cercherà sempre di garantire questo principio”.
Rassegna stampa
aggiornamento manuale e quadro della normativa
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8 anni fa
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