31/12/09

una foto al giorno



375 foto sull'immigrazione in Italia.
io ho scelto queste. tu cerca pure nella galleria


Dal Concorso Fotografico “Identità e culture di una Italia multietnica”  I edizione 2009





chi brinda e chi sta a dieta

dal manifesto del 30.12.09

In 300 digiunano per il permesso di soggiorno


Ad essere illegale questa volta è proprio il ministero degli Interni, che però non sembra preoccuparsi più di tanto di non rispettare quelle regole che lui stesso dovrebbe garantire. E così, per ripristinare la legalità (come dovrebbe dire Maroni) ma soprattutto per far rispettare un loro diritto, da 18 giorni hanno messo in atto uno sciopero della fame. Sono ormai 300 gli immigrati che hanno aderito all'iniziativa lanciata il 13 dicembre scorso da Gaousoou Ouattara, esponente del Partito radicale, per protestare contro i ritardi con cui agli stranieri regolari presenti nel nostro paese viene rinnovato il permesso di soggiorno. «Il testo unico sull’immigrazione prevede che il permesso sia rilasciato entro venti giorni dalla domanda - ha spiegato ieri Ouattara, insieme al segretario del Pr Marco Staderini e alla parlamentare Rita Bernardini -. Oggi invece si devono aspettare dai 7 ai 13 mesi». Una situazione che riguarderebbe almeno 500 mila persone e per risolvere la quale i radicali hanno chiesto di poter incontrare Maroni e promosso un sit-in per il 1° gennaio, alle ore 15 in piazza della Repubblica a Roma.

se marianna cambia pelle



bell' articolo di B.Valli sulle tensioni di una società multiculturale.

La Francia prigioniera dell'altra Francia


PARIGI DA ANNI, ormai più di trenta, vivo in bilico tra "due France". Una schiettamente europea, anche se venata da presenze magrebine e subsahariane, e un' altra di netto stampo multietnico, dove sembra siano rappresentati tutti i colori dell' umanità. A volte, in questa seconda realtà parigina, che ho quotidianamente sotto gli occhi, ho l' impressione di essere nel mondo di domani. È stimolante. La sua esuberanza provoca una vampata di adrenalina. Al punto che l' altra, etnicamente (quasi) uniforme, rischia di apparirmi sbiadita. Molti, lo so, dissentono. Quel che penso li scandalizza. La Francia (l' Europa in generale) è traumatizzata dall' irruzione di una modernità multiculturale e multietnica. Nessuno l' aveva avvertita, preparata a questo brusco cambiamento dei paesaggi urbani e soprattutto alla violenza (io dico esuberanza) che quel mutamento esercita sulle quotidiane abitudini degli indigeni europei. Tu, mi dicono, sei un indigeno europeo che trasferisce la tua professione di voyeur nella vita di tutti i giorni
Tu, mi dicono, sei un indigeno europeo che trasferisce la tua professione di voyeur nella vita di tutti i giorni: osservi, sfiori la nuova realtà, l' idealizzi, non ti ci immergi, non ne sei prigioniero, non la subisci. Sei un privilegiato perché non senti sulla tua pelle le ferite che essa infligge alle nostre società.

28/12/09

sapessi com'è strano, lavorare a Milano



Lavorare a Milano. Da clandestini
lavoce.info

L'immigrazione irregolare, per sua stessa natura, sfugge ai tentativi di misura e rilevazione. Tuttavia, esistono banche dati che permettono di analizzare alcuni aspetti del fenomeno. Per esempio i dati del Naga descrivono l'inserimento di persone senza permesso di soggiorno nel mercato del lavoro milanese e lombardo. E ne evidenziano gli alti livelli di istruzione, con tassi di occupazione e di partecipazione superiori a quelli lombardi. Nonostante le difficoltà della loro permanenza in Italia, sono una forza lavoro decisa e dinamica. Ma quali prospettive hanno?

L’immigrazione irregolare è uno dei temi “caldi” del dibattito mediatico e politico in Italia. Il fenomeno, per sua stessa natura, tende a sfuggire ai tentativi di misura e rilevazione. Il che permette al dibattito e alle decisioni politiche di avere luogo senza alcun legame con un’analisi rigorosa dei fatti, e di fondarsi, invece, su indebite generalizzazioni, evidenza aneddotica e pregiudizi. Se è vero che le fonti di informazione sull’immigrazione irregolare non abbondano, molti suoi aspetti possono tuttavia essere conosciuti e analizzati. Basta sapere, e volere, cercare. (1)

24/12/09

10 punti per una politica dell'immigrazione






Saggio di Massimo Livi Bacci, professore ordinario di demografia nell'Università di Firenze

Premessa
Con quasi quattro milioni e mezzo di stranieri regolari, e un numero imprecisato di irregolari, il paese è confuso. La crisi economica, il dibattito sulla sicurezza, le pulsioni xenofobe oscurano il quadro. Il PD è esitante tra la tentazione di non essere in "ritardo" sul tema della sicurezza e il richiamo della sua anima riformista e progressista. La destra procede con una politica contraddittoria, con gli assurdi irrigidimenti del "pacchetto sicurezza", temperati dalla scarsa volontà di applicarne le norme, e dalla recente sanatoria per colf e badanti.

Sintesi del saggio
       1) L'immigrazione – per motivi demografici, economici e sociali - è un fenomeno strutturale e, una volta usciti dalla crisi, ritornerà su alti livelli per qualche decennio;
       2) L'immigrazione deve essere legale; l'irregolarità può essere contrastata e compressa al minimo. L'attuale politica è una "fabbrica" di irregolarità, perché consente il fiorire dell'economia informale e sommersa che attrae lavoro nero; perché la normativa per l'accesso legale è rigida e impervia; perché i permessi sono troppo brevi, il loro rinnovo macchinoso e costoso. La destra securitaria alimenta, con la sua politica, l'irregolarità che dice di combattere.
     

19/12/09

Guida per Roma (astenersi turisti & perditempo)


Uscita la guida “DOVE mangiare, dormire, lavarsi – 2010”

Una pubblicazione edita dalla Comunità di Sant’Egidio, giunta alla ventesima edizione. Una bussola da tenere in tasca per orientarsi nella città. Tutti i posti dove a Roma si può avere aiuto e accoglienza.  Uno strumento importante per tutti gli operatori sociali.


Rapporto Minori Stranieri in Italia


Minori stranieri, Italia: in aumento sia quelli con famiglia che i minori stranieri non accompagnati: 6587 nel corso del 2009. Crescono gli afgani e gli egiziani, secondo il primo rapporto annuale su “I minori stranieri in Italia" di Save the Children

In continua crescita i minori stranieri residenti in Italia, così come in aumento – nonostante i rischiosissimi viaggi e l’incertezza del futuro – i minori che entrano nel nostro paese per lo più via mare ma anche dalle frontiere terrestri del nord est, spesso da soli, a volte al seguito di smugglers (trafficanti) o di sfruttatori, e con l’idea di migliorare la propria condizione economica anche per aiutare le famiglie d’origine, o in fuga da guerre e violenze, come molti minori afgani, il cui flusso è in evidente aumento. Per perseguire il loro disegno migratorio, spesso i ragazzi stranieri scappano immediatamente dalle comunità d’accoglienza e scompaiono, per poi riapparire a chilometri di distanza, come è il caso di molti minori egiziani agganciati da Save the Children a Roma.
Sono queste alcune delle evidenze del primo Rapporto annuale su I minori stranieri in Italia di Save the Children.

un spot per il dialogo










Video autoprodotti dai ragazzi delle scuole italiane sul tema dell'integrazione!
alcuni sono molto, molto belli




alte qualifiche: sulla carta




i lavoratori stranieri sono mediamente molto istruiti.
e mediamente trovano solo lavori dequalificati.
così è la migrazione, se vi pare.

Leggi anteprima





European Migration Network - Italy  

''La forza lavoro immigrata'', circa 2 milioni, ''si propone come una dimensione strutturale del sistema produttivo italiano'' con ''un capitale formativo funzionale anche alle esigenze dei comparti piu' innovativi del sistema''anche se e' impiegata ''a livelli piu' basso''.

E' quanto e' contenuto nel Primo Rapporto Emn Italia, presentato oggi a Roma, presso il Cnel. Gli immigrati, per la complessita' del riconoscimento dei titoli e le carenze del sistema di formazione, ''si inseriscono attualmente ai livelli piu' bassi'', secondo dati dell' Unioncamere relativi alle entrate lavorative nel 2008. ''A fronte del 56,5% degli italiani richiesti per mansioni qualificate'' per gli immigrati ''l'incidenza e' stata solo del 30,2%'', per l'indagine Istat sulla forza lavoro ''il 54,1% degli immigrati possiede la laurea o il diploma ed il 73,4% svolge una professione non qualificata'', con ''mansioni di manovale edile, bracciante agricolo, operaio nelle imprese di pulizia, collaboratore domestico, assistente familiare, portantino nei servizi sanitari'' ed in condizioni disagiate ''attestate anche dagli orari di impiego: il 19% lavora la sera, il 12% la notte ed il 15% la domenica''.

I bengalesi di Roma si organizzano

piuttosto illegalmente, però.

"Gli agenti della polizia della Questura di Roma, al termine di una complessa indagine investigativa, hanno sgominato un'organizzazione criminale dedita allo sfruttamento dell'immigrazione clandestina. Nel corso dell'operazione, denominata 'Caffe' Bangla', coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale Ilaria Calo', 35 persone sono state denunciate per falso materiale e falso ideologico due persone sono state arrestate per gli stessi reati; 3 persone sono state arrestate per violazione alle norme per gli stranieri; 15 cittadini extracomunitari sono stati identificati e circa 4.500 documenti sono stati sequestrati.
L'indagine e' iniziata lo scorso mese di luglio quando gli agenti del Commissariato San Paolo hanno riscontrato un anomalo numero di assunzioni di cittadini stranieri da parte di una ditta edile; assunzioni risultate fittizie e soprattutto finalizzate all'ottenimento del titolo di soggiorno. Secondo quanto accertato dalla polizia, gli stranieri si rivolgevano al titolare della ditta, M.C., italiano di 61 anni, tramite la 'segnalazione' di M.F., bengalese di 30 anni. I due, rispettivamente promotore e organizzatore dell'illecita attivita', erano il punto di riferimento di cittadini del Bangladesh alla ricerca di un lavoro fittizio per ottenere o rinnovare il titolo di soggiorno e l'ingresso di cittadini extracomunitari clandestini.Per le prestazioni offerte i due soci avevano un vero e proprio tariffario e la cifra pattuita era di 300 euro a pratica per M.C., a suo dire a lui dovute per 'il caffe'' e di 300 euro per M.F., dovutegli 'per il disturbo'. Nel corso delle indagini e' emerso che il sodalizio criminoso operava principalmente a Roma ma che aveva ramificazioni in Sicilia, Toscana e Marche e che molti cittadini del Bangladesh provenivano da altre regioni per poter ottenere il titolo di soggiorno. L'organizzazione, dal 2007 ad oggi, ha permesso a numerosi extracomunitari di soggiornare e vivere sul territorio nazionale con documenti regolari addirittura senza sapere quale fosse la loro vera attivita' in Italia."

11/12/09

acquisto della cittadinanza in UE



Nel 2006 sia in Gran Bretagna che in Francia 150.000 cittadini stranieri hanno ottenuto la cittadinanza nazionale.
In Italia neanche 35.000.
Il figlio di stranieri nato in Italia, secondo le ns leggi, deve aspettare fino alla maggiore età per chiedere di diventare cittadino italiano. A quel punto gli è concessa, salvo tempi burocratici, purchè però non abbia mai abbandonato il territorio nazionale.
Quando racconto queste cose nn mi crede nessuno.
Quando dico che è bizzarro pretendere l'integrazione degli stranieri con leggi così, mi crede qualcuno in più.


The number of persons who acquired the citizenship of one of the EU-27 Member States continued to increase during the first years of the current decade, but the rate of increase is lower than that recorded in the previous decade. During 2006 a total of approximately 735,000 new citizenships were granted by the countries of the EU-27. France, Germany and the United Kingdom granted more than 60% of the total number of citizenships acquired in the Member States of the EU-27 for the period 2002-2006.

Il rapporto

10/12/09

Asylum in UE: statistiche Eurostat


The EU27 Member States granted protection to 76 300 asylum seekers in 2008.

The largest groups of beneficiaries of protection status1 in the EU27 were citizens of Iraq (16 600 persons or 22% of the total number of persons granted protection status), Somalia (9 500 or 12%), Russia (7 400 or 10%), Afghanistan (5 000 or 7%) and Eritrea (4 600 or 6%).

Nearly 30% of EU27 asylum decisions at the first instance resulted in protection status

In 2008, 281 100 decisions on asylum applications were made in the EU27, of which 209 200 were first instance decisions and 71 900 final decisions on appeal. At the first instance5 59 300 persons were granted protection status, and 17 000 received a final positive decision6 on appeal. The rate of recognition of asylum applicants, i.e. the share of positive decisions in the total number of decisions, was 28% in the first instance and 24% for final decisions. Of the 76 300 persons who were granted protection status, 40 000 persons were granted refugee status, 25 500 subsidiary protection and 10 800 granted authorisation to stay for humanitarian reasons

Le statistiche complete

La sezione Eurostat sull'asilo

06/12/09

statistiche censis



Pubblicato il 43° rapporto Censis.
Appendo link, stralci e interessanti tabelle del 10° cap: immigrazione, sicurezza e cittadinanza.

Viviamo in apnea, ma siamo sempre gli stessi. Leader prigionieri dell'opinionismo, tornano gli interessi agiti «in presa diretta». I processi di trasformazione che preparano il dopo: la dura ristrutturazione del terziario e il silenzioso sfarinamento del lungo ciclo dell'individualismo


Roma, 4 dicembre 2009 – La società italiana è una società testardamente replicante. Quel «non saremo più come prima» che un anno fa dominava la psicologia collettiva è mutato in un «siamo sempre gli stessi». Abbiamo resistito alla crisi riproponendo il tradizionale modello adattativo-reattivo: non abbiamo esasperato il primato della finanza sull'economia reale, le banche hanno mantenuto un forte aggancio al territorio, il sistema economico è caratterizzato da una diffusissima e molecolare presenza di piccole aziende, il mercato del lavoro è elastico (si pensi al sommerso) e protetto (si pensi al lavoro fisso e agli ammortizzatori sociali), le famiglie sono patrimonializzate. La crisi ha finito per rallentare il processo di uscita dal puro adattamento intravisto lo scorso anno, quando all'orizzonte si presentava quasi una «seconda metamorfosi», dopo quella degli anni fra il '45 e il '75. Sono però in corso alcuni processi di trasformazione.