19/12/09

I bengalesi di Roma si organizzano

piuttosto illegalmente, però.

"Gli agenti della polizia della Questura di Roma, al termine di una complessa indagine investigativa, hanno sgominato un'organizzazione criminale dedita allo sfruttamento dell'immigrazione clandestina. Nel corso dell'operazione, denominata 'Caffe' Bangla', coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale Ilaria Calo', 35 persone sono state denunciate per falso materiale e falso ideologico due persone sono state arrestate per gli stessi reati; 3 persone sono state arrestate per violazione alle norme per gli stranieri; 15 cittadini extracomunitari sono stati identificati e circa 4.500 documenti sono stati sequestrati.
L'indagine e' iniziata lo scorso mese di luglio quando gli agenti del Commissariato San Paolo hanno riscontrato un anomalo numero di assunzioni di cittadini stranieri da parte di una ditta edile; assunzioni risultate fittizie e soprattutto finalizzate all'ottenimento del titolo di soggiorno. Secondo quanto accertato dalla polizia, gli stranieri si rivolgevano al titolare della ditta, M.C., italiano di 61 anni, tramite la 'segnalazione' di M.F., bengalese di 30 anni. I due, rispettivamente promotore e organizzatore dell'illecita attivita', erano il punto di riferimento di cittadini del Bangladesh alla ricerca di un lavoro fittizio per ottenere o rinnovare il titolo di soggiorno e l'ingresso di cittadini extracomunitari clandestini.Per le prestazioni offerte i due soci avevano un vero e proprio tariffario e la cifra pattuita era di 300 euro a pratica per M.C., a suo dire a lui dovute per 'il caffe'' e di 300 euro per M.F., dovutegli 'per il disturbo'. Nel corso delle indagini e' emerso che il sodalizio criminoso operava principalmente a Roma ma che aveva ramificazioni in Sicilia, Toscana e Marche e che molti cittadini del Bangladesh provenivano da altre regioni per poter ottenere il titolo di soggiorno. L'organizzazione, dal 2007 ad oggi, ha permesso a numerosi extracomunitari di soggiornare e vivere sul territorio nazionale con documenti regolari addirittura senza sapere quale fosse la loro vera attivita' in Italia."

Nessun commento:

Posta un commento