12/04/10

rifugiati a Roma



Venerdì 9 aprile 2010 alle ore 11.00 presso la Fondazione Centro Astalli, in via del Collegio Romano 1 a Roma, è stato presentato il Rapporto annuale 2010 del Centro Astalli.

Una fotografia aggiornata sulle condizioni di circa 19.000 richiedenti asilo e rifugiati che durante il 2009 si sono rivolti alla sede italiana del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati e hanno usufruito dei servizi di primi e seconda accoglienza che l’Associazione gestisce.  

Per ogni settore, nel Rapporto vi sono statistiche e commenti con cui si cerca di rappresentare la presenza di migranti forzati che da gennaio a dicembre 2009 sono entrati in contatto con l’Associazione. Il dato più significativo che emerge dal Rapporto è che, nonostante la flessione del numero delle domande d’asilo presentate in Italia, anche a causa dei respingimenti messi in atto dal Governo verso la Libia dal maggio 2009, i migranti che si rivolgono al Centro Astalli continuano ad aumentare. Oltre 19mila persone hanno frequentato la mensa e il numero delle richieste di assistenza nella ricerca del lavoro e dell’alloggio sono cresciute del 60% rispetto all’anno precedente.


La crisi economica ha colpito in modo particolare i più vulnerabili. Anche rifugiati che da tempo avevano intrapreso un percorso di autonomia sono stati costretti a rientrare nel circuito dell’assistenza. Sempre numerose, tra le persone incontrate, le vittime di tortura: ne sono state individuate e assistite 366, per la maggior parte provenienti da Paesi africani.   

Il Rapporto, oltre a contenere un resoconto di un anno di attività del Centro Astalli, vuole essere un agile strumento per capire quali sono le principali nazionalità di rifugiati che giungono in Italia per chiedere asilo. Quanti di loro riescono a ottenere il riconoscimento dello status di rifugiato o la protezione umanitaria. Quanti hanno rischiato la vita affrontando viaggi per mare o per terra ai limiti della sopravvivenza per giungere in Europa.   

Il Rapporto annuale 2010 descrive il Centro Astalli come una realtà che, grazie agli oltre 300 volontari, si adegua e si adatta ai mutamenti sociali e legislativi di un Paese che stenta a dare la dovuta assistenza a chi, in fuga da guerre e persecuzioni, viene in Italia in cerca di protezione.  
Il Centro Astalli in cifre:
- Utenti 2009: 19.200
- Volontari: 316
- Operatori: 60
- Vittime di tortura assistite: 366
- Associazioni della rete Centro Astalli: 8
- Contatti al sito: 104.189    

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