05/03/11

Cambia l’immigrazione in Italia: nel 2010 aumentano le donne ed i ricongiungimenti familiari.

Presentato il rapporto Sopemi Italia del Censis. Nei primi due mesi del 2011 superati gli arrivi via mare di tutto il 2010.
Fonte: immigrazioneoggi

Più donne che uomini, soprattutto rumeni, marocchini e albanesi, occupati per il 63,4%. È la fotografia degli immigrati nel nostro Paese, scattata dal Censis nel rapporto Sopemi Italia su Immigrazione e presenza straniera in Italia, 2009-2010, presentato alla fine del 2010 dall’Ocse.
Al 31 dicembre 2009, si legge nel rapporto presentato per la prima volta in Italia ieri al Cnel, gli stranieri iscritti alle anagrafi comunali erano 4 milioni 235mila, il 23,4% in più rispetto al 2007 e l’8,8% in più rispetto al 2008. Complessivamente gli stranieri rappresentano il 7% dell’intera popolazione residente e, con 2 milioni 171mila unità, le donne sono più numerose degli uomini e rappresentano il 51,3% del totale. Quanto ai minori, alla fine del 2009 erano 932mila e rappresentano il 21,6% degli stranieri e il 9,1% del totale dei minori presenti in Italia.
Sebbene sul territorio italiano si registri la presenza di oltre 200 nazionalità, tre sono i gruppi etnici più consistenti: rumeni, albanesi e marocchini.

L’età media degli stranieri è decisamente più bassa rispetto agli italiani: alla fine del 2009 solo il 3,9% aveva più di 60 anni mentre il 22% ne aveva meno di 18. Un dato sottolineato dal vice direttore generale del Censis, Carla Collicelli, è quello relativo agli ingressi in seguito a ricongiungimenti familiari che nel 2009 hanno rappresentato il 7,7% degli ingressi totali con una cifra pari a 107.410."
Con 1 milione 898mila occupati, gli stranieri rappresentano l’8,3% del totale dei lavoratori italiani. Il 41,5% di essi, pari a 787mila unità, è di sesso femminile. Sia il tasso di attività (71,4%) che quello di occupazione (63,4%) sono più elevati tra gli stranieri che tra gli italiani (che si attestano al 47,3% per il primo e al 43,7% per il secondo). Il 49,4% dei lavoratori stranieri è occupato nel settore dei servizi, il 21,1% nell’industria, il 16,5% nelle costruzioni, l’8,9% nel commercio e il restante 4% nell’agricoltura. Nel settore dell’imprenditoria, il 10,1% dei titolari di imprese in Italia è straniero con una presenza più numerosa nell’edilizia (19,3% del totale delle imprese edili), nell’industria (16,8%) e nel commercio (12,95).


Il Censis registra inoltre che, nei primi due mesi del 2011, il numero di immigrati clandestini, giunti nel nostro Paese attraverso gli sbarchi sulle coste, ha superato il totale del 2010 con 6.333 immigrati intercettati (5.478 dei quali a Lampedusa) in 132 sbarchi, contro i 159 sbarchi che avevano portato 4.406 arrivi nel 2010.

Nell’ultimo anno, riferisce il Censis, gli stranieri provenienti dai Paesi del Mediterraneo e regolarmente residenti in Italia sono stati 675.190, vale a dire il 15,9% del totale, 431 mila soltanto dal Marocco

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