05/03/11

Per l’Unione delle Camere penali la Bossi-Fini è ormai una legge inapplicabile.

Fonte: immigrazioneoggi.it
In materia di espulsione “è ormai carta straccia” perché in contrasto con la normativa europea.


“La Bossi-Fini sull’espulsione degli immigrati clandestini è carta straccia, non più applicabile perché in contrasto con la normativa europea”. È la denuncia dell’Unione delle Camere penali (Ucpi) che sottolinea la natura di self executing della direttiva 2008/115/Ce sul rimpatrio di cittadini extracomunitari irregolari, essendo scaduto il 24 dicembre 2010 il termine di recepimento in Italia.
“In ragione dell’acquisita diretta applicabilità, le norme contenute nella direttiva – si legge in un documento messo a punto dall’Osservatorio Europa dell’Ucpi – si impongono nell’ordinamento interno prevalendo sulle disposizioni di diritto nazionale (ivi comprese quelle incriminatrici) che regolano la medesima materia. Ciò significa che, in caso di contrasto tra una norma di diritto interno e una disposizione contenuta in una direttiva direttamente applicabile, le disposizioni nazionali devono essere disapplicate. Poiché, del resto, in tal senso pare essersi orientata parte della giurisprudenza”.
Per l’Ucpi, la direttiva Ue impone un sistema opposto a quello della normativa nazionale puntando sui diritti fondamentali dell’individuo e sulla libertà personale e “delineando una scansione procedimentale imperniata sull’invito alla partenza volontaria del migrante e nella quale le misure coercitive sono chiaramente relegate a extrema ratio”."

Nessun commento:

Posta un commento