DALL'EMERGENZA UMANITARIA ALLO STATO D'ECCEZIONE
a cura di Fulvio Vassallo Paleologo
1. E' stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 100 del 2 maggio 2011 l'Ordinanza del Presidente del
Consiglio dei ministri (OPCM) n. 3935 del 21 aprile 2011nella quale si individuano tre nuovi “centri di
identificazione ed espulsione temporanei”. L'ordinanza contiene “ulteriori disposizioni urgenti dirette a
fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria nel territorio nazionale in relazione all'eccezionale
afflusso di cittadini appartenenti ai paesi del Nord Africa”. I nuovi CIET (Centri di identificazione ed
espulsione temporanei) saranno ( anzi sono già) ubicati nei comuni di Santa Maria Capua Vetere, di
Palazzo San Gervasio e di Trapani localita' Kinisia, dove peraltro già esiste un imponente centro di
detenzione, in località Milo, finito da mesi, ma ancora inattivo, vuoto, probabilmente per ragioni legate
alle contese locali sulla sua gestione ed agli allacciamenti delle fogne che il comune di Trapani non
avrebbe ancora predisposto.
Nell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri, i tre nuovi centri di identificazione ed
espulsione temporanei vengono attivati, “visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in
data 12 febbraio 2011, con cui e' stato dichiarato, fino al 31 dicembre 2011, lo stato di emergenza
umanitaria nel territorio nazionale in relazione all'eccezionale afflusso di cittadini appartenenti ai paesi
del nord Africa; “visto l'Accordo di Cooperazione del 5 aprile 2011 tra i Ministri dell'Interno di Italia e
Tunisia disciplinante tra l'altro le azioni di rimpatrio e di trattenimento dei cittadini tunisini
irregolarmente presenti sul territorio italiano; e soprattutto”considerato che nei confronti degli stranieri
che non si trovano nelle condizioni di accoglienza di cui all'art. 2 del citato decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri 5 aprile 2011, trovano applicazione le disposizioni di cui agli articoli 10, 13 e 14
del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286; “Considerata l'urgente necessita' di dover trattenere gli
stranieri che non si trovano nelle gia' citate condizioni di accoglienza di cui all'art. 2 del decreto del
Presidente del Consiglio dei ministri 5 aprile 2011, nei centri di identificazione ed espulsione (CIE)”.
Si assiste dunque, come avevamo anticipato e come era largamente prevedibile, alla trasformazione dei
centri di accoglienza in centri di detenzione, per ratificare gli abusi che sono stati commessi in
precedenza, come nel caso delle convalide fasulle a Santa Maria Capua Vetere, o per prepararsi ai
prossimi arrivi, quando il tempo migliorerà, e si dovrà riempire anche la tendopoli di Kinisia a Trapani,
dopo che il CARA di Salina Grande è stato impropriamente utilizzato anche a fini detentivi, come nel
caso delle decine di tunisini richiusi da settimane nella sala palestra in attesa dell'esecuzione delle misure
di allontanamento forzato.
aggiornamento manuale e quadro della normativa
-
Cari amici,
alla pagina
http://briguglio.asgi.it/immigrazione-e-asilo/2016/settembre/sinottico-normativa-52.html troverete
un quadro aggiornato della norma...
8 anni fa
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