08/05/11

sindaci a san salvario

I sindaci di Torino, Parigi e Bruxelles a San Salvario per parlare di città multietniche e politiche per l’immigrazione.
Ieri l’incontro tra i primi cittadini nel quartiere multietnico. Delanoe (Parigi): “investimenti in cultura per tenere unito il tessuto sociale”.
Fonte: immigrazioneoggi

I sindaci di Torino, Parigi e Bruxelles si sono incontrati ieri nel capoluogo piemontese per parlare di città multietniche e politiche per l’integrazione.
Cornice dell’incontro è stato San Salvario, quartiere degli immigrati, che ha ospitato i primi cittadini presso la “Casa del Quartiere” di via Morgari, immobile trasformato da sede di bagni pubblici in spazi dedicati ad attività culturali, sociali e di animazione. L’iniziativa è stata promossa dal comitato che sostiene la candidatura a sindaco di Piero Fassino.
Qui Sergio Chiamparino (Torino), Bertrand Delanoe (Parigi) e Freddy Thielemans (Bruxelles) hanno incontrato don Piero Gallo, che guida la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo.
“Il suo – ha spiegato Chiamparino – è stato un ruolo fondamentale per la risoluzione delle tensioni” che sono emerse nel quartiere. I tre sindaci hanno analizzato i temi legati alla multietnicità delle città europee, “che è insieme un problema – ha detto il sindaco di Torino – e un’opportunità di riqualificazione urbana e crescita sociale”.
Delanoe ha rilevato analogie fra San Salvario e il 18/o arrondissement di Parigi e ha sottolineato come “gli investimenti in cultura e in luoghi di aggregazione siano capaci di tenere unito il tessuto sociale, non solo sul versante degli stranieri, ma anche degli anziani che vivono in quartieri a forte immigrazione”. “L’approccio di Torino – ha detto Thielemans – è simile a quello che abbiamo adottato a Bruxelles: le città hanno bisogno di investire sulle intelligenze degli abitanti, non sui muri che li separano. Solo così - ha concluso - è possibile evitare che vi siano sacche di esclusione”. La visita è proseguita per le vie del quartiere, dove i tre sindaci hanno incontrato alcuni stranieri che vi risiedono, e si è conclusa nella chiesa di don Gallo in largo Saluzzo.

Nessun commento:

Posta un commento