da vita.it del 4 maggio 2005
Minori: un dossier sui bambini rom
In Italia sono circa 50mila i bambini tra i 2 e i 12 anni ridotti in schiavitu' e obbligati a fare accattonaggio per le strade: un giro d'affari che rende circa 200milioni di euro ogni anno. Nel solo Lazio sarebbero almeno 8mila i bambini che chiedono l'elemosina per strada, con un guadagno giornaliero che, a Roma, si aggira intorno ai 70/100 euro ciascuno. E' quanto emerge dal dossier realizzato dall'Ufficio nazionale per i diritti dei minori di Alleanza nazionale, e illustrato dall'europarlamentare di An Roberta Angelilli, in occasione della presentazione della campagna "Infanzia negata. Futuro zero - La catena dell'accattonaggio li rende schiavi".
L'iniziativa, partita oggi nella Capitale, intende sensibilizzare cittadini e istituzioni sulle condizioni dei bambini rom. Stando all'indagine, nel territorio dell'Unione europea sono presenti tra gli otto e i dieci milioni i rom, di cui il 45/50% ha meno di 16 anni. Inoltre, secondo dati non ufficiali, in Italia sono presenti circa 120/150mila Rom e Sinti, di cui il 50% sono bambini al di sotto dei 14 anni e, con l'entrata della Romania e della Bulgaria in Europa, sono in media mille al mese i Rom che arrivano in Italia.
"Oggi parleremo di una categoria di bambini davvero trasparenti, bambini senza diritti - ha dichiarato l'europarlamentare di An, Roberta Angelilli, in occasione della presentazione del dossier e della campagna, che si e' svolta questo pomeriggio presso la sede italiana del Parlamento europeo in Italia - Sono i minori abbandonati, quelli che lavano i vetri, che chiedono l'elemosina. In particolare, la catena dell'accattonaggio coinvolge prevalentemente minori rom, insieme alle loro mamme, spesso bambine, perche' diventano madri per la prima volta tra gli 11 e i 16 anni"."L'analfabetismo, come il basso grado di istruzione e di formazione - ha continuato la Angelilli - negano ogni possibilita' futura di inserimento nel mondo del lavoro. L'elemosina puo' trasformarsi da atto di generosita' e di solidarieta' in una condanna, in un circolo vizioso di schiavitu'. Ogni centesimo che noi lasciamo nelle loro mani e' un investimento al negativo: da grandi saranno nel migliore dei casi dei disadattati e nel peggiore sceglieranno la strada della criminalita'".
"Oggi - ha detto ancora la relatrice per il Parlamento europeo della strategia europea sui diritti dei minori - iniziamo questa campagna contro lo sfruttamento dell'accattonaggio. Lo facciamo dopo aver raccolto una notevole documentazione filmata e fotografica e lanciamo un appello che vuole essere anche una sfida alle istituzioni che troppo spesso su questo fenomeno chiudono un occhio. Oggi iniziamo questa campagna contro lo sfruttamento dell'accattonaggio, dopo aver raccolto una notevole documentazione filmata e fotografica, e lanciamo un appello che vuole essere anche una sfida alle istituzioni che troppo spesso su questo fenomeno chiudono un occhio". Secondo Maria Burani Procaccini, senatrice di Forza Italia e membro della Commissione parlamentare per l'Infanzia, "l'ultima legge sulla tratta degli essere umani ha sicuramente facilitato una serie di indagini. Ma c'e' ancora tanto da fare: prima di tutto non e' con il solo lavoro dei singoli che sara' possibile combattere questo fenomeno. E' necessario che le istituzioni capiscano che bisogna muoversi a tutela dei minori indifesi, spesso comprati o affittati dalle organizzazioni criminali. Io per prima ho sempre denunciato situazioni di degrado ogni qual volta ne sono entrata a conoscenza. Cosi' come tante sono state le operazioni compiute dalle forze dell'ordine, plauso particolare va alla Polizia postale, che si adoperano per combattere questo fenomeno"."
E' necessario chiarire che gran parte dei minori rom vivono di accattonaggio e di furti - ha spiegato il sostituto procuratore del Tribunale dei minori di Roma, Simonetta Matone, intervenendo alla presentazione della campagna - il destino di questi ragazzi e' segnato. Troppi sono i casi in cui sono protagonisti di delitti contro il patrimonio, come furti, rapine e scippi. Seppur, in quest'ottica, l'accattonaggio potrebbe sembrare il male minore, dobbiamo lottare per strappare questi bambini dalla strada, e renderci conto che togliere alle loro famiglie la potesta' genitoriale e' molto complesso. Inoltre, non dobbiamo nascondere che questi bambini hanno una soglia di diritti piu' bassa rispetto agli altri coetanei europei". Tra gli altri dati presenti nel dossier risulta particolarmente interessante osservare che, secondo l'Opera Nomadi, sono circa 13mila gli alunni Rom e Sinti iscritti nelle scuole d'Italia, su una popolazione stimata di circa 150mila persone, per circa la meta' composta da bambini in eta' scolare. Quindi circa il 70% dei bambini Rom non va a scuola o la frequenta non assiduamente. Inoltre, i bambini che vivono nei campi nomadi abusivi, in cui spesso mancano l'acqua potabile, l'elettricita' e non c'e' un adeguato smaltimento dei rifiuti, registrano un aumento delle patologie legate alla precaria condizione igienico-sanitaria. Per questi motivi, con una decisione dell'aprile 2006, il Comitato Europeo per i Diritti sociali ha censurato l'Italia. In questo contesto, la vaccinazione della popolazione nomade rappresenta una priorita' di sanita' pubblica perche', data l'elevata mobilita' e lo scarso utilizzo dei servizi sanitari, questo gruppo di popolazione presenta un elevato rischio di trasmissione delle malattie infettive
aggiornamento manuale e quadro della normativa
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Cari amici,
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http://briguglio.asgi.it/immigrazione-e-asilo/2016/settembre/sinottico-normativa-52.html troverete
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8 anni fa
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