Dal Censimento 2011 approfondimenti su nuclei familiari, migrazioni, acquisizioni di cittadinanza
Dal Censimento 2011 approfondimenti su nuclei familiari, migrazioni, acquisizioni di cittadinanza
Sono 600mila gli stranieri nati in Italia e altrettanti i nuovi italiani per acquisizione di cittadinanza. Gli stranieri residenti nati all’estero invece sono 3,4 milioni. Questi alcuni dei dati principali che riguardano la popolazione straniera emersi dal Censimento 2011 e diffusi dall’Istat alla fine di luglio.
I nuclei familiari con almeno uno straniero residente sono 1.160.101; rispetto al censimento del 2001 registrano un incremento del 164%. Per il 59% si tratta di coppie straniere i cui partner, per oltre il 95%, hanno la medesima cittadinanza. Le coppie miste, cioè composte da un componente italiano e uno straniero, rappresentano in totale il 27,6% mentre i nuclei monogenitore sono il 13,4% del totale. A differenza del passato censimento, che registrava un sostanziale bilanciamento tra le coppie miste e le coppie straniere, nel 2011 si evidenzia una prevalente consistenza delle coppie straniere, segnale di un crescente radicamento delle famiglie straniere attraverso i ricongiungimenti familiari.
La popolazione di cittadinanza straniera costituisce il 6,4% dei censiti come residenti e il 5,4% è rappresentato da stranieri nati all’estero da genitori entrambi nati all’estero. Tra questi ultimi quasi il 50% ha meno di 34 anni.
Gli stranieri residenti nati all’estero sono 3.419.004 e oltre la metà ha cittadinanza europea, il 19,2% africana, il 17% asiatica e l’8,6% americana. Essi sono a maggioranza di sesso femminile, in particolare i cittadini europei e americani, contrariamente a quanto si rileva per l’Africa e per l’Asia dove la componente maschile è numericamente prevalente. La Romania (21,6%), l’Albania (12,2%) e il Marocco (11%) totalizzano circa il 45% dei cittadini stranieri nati all’estero. Circa il 40% della presenza femminile straniera nata all’estero proviene dalla Romania (22,9%), dall’Albania (9,5%) e dall’Ucraina (7,5%).
Gli stranieri nati in Italia sono 608.623 e, rispetto al censimento del 2001, registrano un incremento del 282,6%. Sono a maggioranza europei (41,4%), in particolare dell’area centro-orientale (24%), per quasi un terzo africani, prevalentemente del nord Africa (22,5%), per il 22% sono asiatici mentre il 5,5% ha una cittadinanza americana. In particolare, i marocchini nati in Italia rappresentano il 15,2% del totale degli stranieri nati in Italia e, insieme a romeni, albanesi e cinesi, costituiscono oltre il 50% del totale.
Relativamente all’incidenza dei nati in Italia sulle singole collettività sono i paesi africani a registrare i valori diffusamente più elevati: la Nigeria (28,3%), la Tunisia (27,6%), l’Egitto, il Marocco e il Ghana con circa il 23% ciascuno, ma anche la Serbia (22,9%) per l’Europa e la Cina (24,1%) per l’Asia.
I cittadini italiani per acquisizione (gli stranieri che hanno chiesto e ottenuto la cittadinanza italiana) ammontano a 607.394 unità e per circa i due terzi sono di sesso femminile, con punte massime rilevate per la Polonia e la Romania, per alcuni paesi dell’America Latina e per le Filippine, contrariamente a quanto si evidenzia per il Nord-Africa dove sono prevalentemente gli uomini ad avere acquisito la cittadinanza italiana, in parte da attribuire alle naturalizzazioni di stranieri nati in Italia e in parte ai matrimoni con donne italiane.
Il 47,8% dei naturalizzati proviene dal vecchio continente, in particolare dai paesi dell’Unione europea (28,1%) come la Francia (5,7%), la Romania (4,9%) e la Germania (2,6%) che totalizzano circa il 13% degli acquisiti, mentre l’Europa centro-orientale, con l’Albania (5%) e la Russia (2,9%) in testa, rappresenta il 16,2% del totale.
Poco più di un quarto dei naturalizzati proviene invece dal nuovo continente, prevalentemente dall’America centro-meridionale (23,7%) dove l’Argentina e il Brasile costituiscono oltre il 10% del totale degli italiani per acquisizione. Il 16% degli acquisiti ha la cittadinanza precedente africana, il Marocco rappresenta la comunità più ‘naturalizzata’ con il 6,7% del totale. Soltanto il 7,5% degli asiatici ha ottenuto la cittadinanza italiana, in particolare gli indiani (1,3%), i filippini (0,9%) e i cinesi (0,7%).
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