09/01/10

si è rotto il giocattolo



A Rosarno.
A Rosarno si è rotto un equilibrio che conveniva, in modo del tutto iniquo ci mancherebbe, a tanti:

- neo schiavisti si sono avvalsi per anni di manodopera a basso costo, straniera, ricattabile, grazie alla quale restare sul mercato e in alcuni casi arricchirsi.
- stranieri irregolari ottenevano un lavoro, miseri guadagni e molta indulgenza.
- la criminalità organizzata si avvaleva, alla bisogna, di nuove maestranze.
- amministratori e cittadini, campioni di immobilismo, propugnatori e vittime della debolezza dello stato, incapaci di scontentare chicchesia, a volte animati da gretta carità che alle lotte per assicurare diritti e doveri preferisce inerte condiscenza.

Ma il tempo ha usurato gli equilibri e gli animi, la capacità e la volontà di sopportare tutto, troppo.

Cosa è succcesso?
Quella stessa criminalità organizzata ha deciso di trasformare le stesse maestranze straniere in capri espiatori o diversivi: la ndrangheta, una settimana dopo aver attentato un tribunale a suon di bombe, nel pieno della reazione delle forze dell'ordine, ha attivato una nuova e sofisticata bomba sociale.
Una bomba che era destinata prima o poi a scoppiare, perchè il tempo ha usurato quell'equilibrio, perchè nuovi interessi entravano in campo e il meccanismo della convenienza economica dell'immigrazione clandestina non regge alla prova della convivenza sociale.

Qualcuno (dei balordi, dei criminali, degli abitanti esasperati?) ha sparato contro due stranieri.
E' stato accesso l'odio degli immigrati che a loro volta hanno scatenando la guerriglia urbana, colpendo con ferocia la città ed i suoi abitanti e gettando l'Italia nella paura.
Violenza chiama violenza: ed è iniziata la caccia al negro.
Lo stato ha fatto capolino in questa terra inesplorata ed ha iniziato ad evacuare la zona dagli stranieri.per proteggerli o per espellerli. forse per entrambi motivi.


Il popolo degli ultimi






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