In
base alla direttiva del Ministro dell’interno, dal 1 giugno 2012
saranno i prefetti ad emanare i provvedimenti di acquisto della
cittadinanza per matrimonio.
Fonte: immigrazioneoggi.it
Con la
direttiva 7 marzo 2012, pubblicata nella GU n. 96 del 24 aprile, il ministro
dell’Interno Anna Maria Cancellieri, allo scopo di velocizzare al
massimo i procedimenti, ha trasferito ai prefetti la competenza ad
emanare i provvedimenti di acquisto della cittadinanza per matrimonio.
La decisione del Ministro, resa possibile dal fatto che si tratta di
atti privi di valutazione discrezionale e tanto più di valenza
«politica», non modifica invece le competenze in materia di concessione
della cittadinanza (di norma dopo dieci anni di residenza in Italia) in
quanto – spiega la direttiva – essi sono caratterizzati “da una
valutazione discrezionale di opportunità che implica l’accertamento di
un interesse pubblico accanto al riconoscimento dell’interesse privato
del richiedente allo status civitatis”, tale da assumere la forma del
decreto del Presidente della Repubblica.
Oltre a questa, resterà comunque nella competenza del Ministro la
decisione, positiva o negativa, nella sola ipotesi in cui, durante
l’istruttoria della richiesta di acquisto per matrimonio, vengano in
considerazione ragioni inerenti alla sicurezza della Repubblica.
La direttiva si applicherà a partire dal 1 giugno 2012 e da quella data i
prefetti decideranno direttamente sull’accoglimento o meno delle
istanze di acquisto della cittadinanza per matrimonio presentate dal
coniuge straniero residente in Italia mentre, se residente all’estero,
l’organo competente a conferire o denegare la cittadinanza sarà il capo
del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione.
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