I beni confiscati alla mafia a favore di iniziative interculturali e multietniche.
Un bando della Fondazione per il Sud stanzia 3,5 milioni di euro.
La Fondazione sosterrà “iniziative esemplari” per valorizzare le risorse del territorio, in particolare quelle multiculturali e multietniche.
L’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità come occasione di sviluppo sociale ed economico del territorio e anche come opportunità per favorire l’integrazione della popolazione immigrata: con questo presupposto la Fondazione per il Sud ha stanziato 3,5 milioni di euro per la valorizzazione e l’autosostenibilità di questi beni. La cifra sarà messa a disposizione - tramite un bando - delle organizzazioni del volontariato e del terzo settore, assegnatarie di beni immobili confiscati e localizzati nelle province in cui l’infiltrazione mafiosa è più forte, in funzione della qualità delle proposte pervenute.
Le regioni interessate dal bando sono le sei meridionali: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. Il bando scade il 5 luglio 2010. Le proposte potranno riguardare sia l’avvio di nuove attività che il rafforzamento di iniziative esistenti di valorizzazione di beni confiscati. La Fondazione sosterrà “iniziative esemplari” in grado di dimostrarsi continue e sostenibili nel tempo, che focalizzino la propria attenzione su tematiche dalla forte valenza sociale e simbolica, volte a valorizzare le risorse presenti sul territorio, soprattutto quelle interculturali e multietniche.
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1 anno fa
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