Soltanto il mare (50', 2011)
di Dagmawi Yimer, Giulio Cederna e Fabrizio Barraco,
con le musiche originali di Nicola Alesini
www.soltantoilmare.eu
Mentre Lampedusa è al collasso, un film rende omaggio all'isola e ai suoi abitanti attraverso gli occhi di un migrante
Girato a Lampedusa nel corso del 2010, periodo nel quale l’isola aveva smesso di fare notizia, e completato all’inizio del 2011, quando i nuovi sbarchi l’hanno riportata su tutti i media, il film propone lo sguardo incrociato di due realtà che a Lampedusa raramente dialogano tra loro: quella di un migrante, in questo caso Dagmawi Yimer, sbarcato da clandestino sulle coste dell’isola nel 2006, e quella dei lampedusani.
Soltanto il Mare vuole essere innanzitutto un omaggio a Lampedusa da parte di chi, come Dagmawi, all’isola deve la sua stessa vita. L’anteprima romana sarà così anche un‘occasione per riflettere sul dovere morale di aiutare un’isola stretta tra una crisi umanitaria epocale, che non può fronteggiare da sola, una guerra a due passi, la stagione turistica ormai compromessa e una serie di problemi irrisolti che si trascinano da anni.Prodotto dall’Archivio Memorie Migranti di Asinitas, e da Alessandro Triulzi e Marco Guadagnino, il film ha ottenuto il premio del pubblico al Salina DocFest e il riconoscimento per il miglior film nella sezione migranti e viaggiatori al Festival del Cinema Africano di Verona.
Dalla note di regia:
“Giorno dopo giorno l’isola si apre e ci regala nuove storie, situazioni inaspettate, cortocircuiti. Al migrante fresco di sbarco l’isola era apparsa come l’avanguardia del benessere - con i suoi alberghi, le sue barche, i suoi turisti - alla sua videocamera si svela ora piena di problemi; l’aveva immaginata come frontiera del progresso, la ritrova isolata dal mondo, con lo sguardo nostalgico rivolto al passato e una patina fresca di vernice già incrostata di salsedine”.
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