Cécile Kyenge, ministro per l'Integrazione «Un passo decisivo per cambiare l'Italia»
Medico nato in Congo, ha 49 anni: «Lavoro per la società civile che chiede a gran voce una legge sulla cittadinanza»
Fonte: corriere.it
I DIRITTI UMANI - Da
sempre è in prima linea per i diritti dei migranti e per quello di
cittadinanza: leggi la sua intervista al blog "La città Nuova" del 26
marzo. Tra le sue battaglie da attivista, la libera
circolazione, una nuova legge sulla cittadinanza e l'abrogazione della
Bossi-Fini. Dal settembre 2010 è portavoce nazionale della rete Primo
Marzo per cui si occupa di promuovere i diritti dei migranti e i diritti
umani.
«IL SEGNO DEL CAMBIAMENTO» - Kyenge, primo ministro di colore in un governo italiano, ha accolto questa nomina, da parte di Enrico Letta, come «una decisione che segna il passo decisivo per cambiare concretamente l'Italia e il modo di vedere un'integrazione che è già presente nel Paese». Dopo aver espresso la sua soddisfazione e il suo ringraziamento il ministro per l'Integrazione ha spiegato: «Il mio percorso è merito di un lavoro svolto con Livia Turco e il Forum immigrazione del Partito Democratico: io sono la portavoce di una politica fatta all'interno del partito, ma che è frutto di un lavoro comune che raccoglie anche le istanze e le forti richieste della società civile che in questo momento chiede a gran voce una nuova legge sulla cittadinanza». La stessa Livia Turco si è detta «profondamente emozionata».
«IL SEGNO DEL CAMBIAMENTO» - Kyenge, primo ministro di colore in un governo italiano, ha accolto questa nomina, da parte di Enrico Letta, come «una decisione che segna il passo decisivo per cambiare concretamente l'Italia e il modo di vedere un'integrazione che è già presente nel Paese». Dopo aver espresso la sua soddisfazione e il suo ringraziamento il ministro per l'Integrazione ha spiegato: «Il mio percorso è merito di un lavoro svolto con Livia Turco e il Forum immigrazione del Partito Democratico: io sono la portavoce di una politica fatta all'interno del partito, ma che è frutto di un lavoro comune che raccoglie anche le istanze e le forti richieste della società civile che in questo momento chiede a gran voce una nuova legge sulla cittadinanza». La stessa Livia Turco si è detta «profondamente emozionata».
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