La flessione più drastica è il comparto dei servizi: trasporti, logistica e magazzinaggio.Fonte: immigrazioneoggi.it
Nel
2013, il mercato del lavoro italiano ha registrato una consistenze
contrazione nella domanda di lavoratori stranieri, con un calo
complessivo previsto del 29% rispetto al 2012. Sono i dati di una
ricerca condotta attraverso Excelsior, il sistema informativo utilizzato
da Unioncamere e Ministero del lavoro.
Secondo la stima, entro la fine dell’anno la richiesta di lavoratori
immigrati non supererà le 43 mila unità, contro le 60.500 del 2012; in
termini relativi, tali assunzioni andranno a coprire fino all’11 % di
tutte quelle previste per l’anno in corso.
A presentare la flessione più drastica è il comparto dei servizi, che
dovrebbe registrare un calo del 31 % rispetto all’anno scorso,
assorbendo circa 13 mila stranieri in meno: le situazioni peggiori si
verificano nei servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (con 4
mila assunzioni in meno rispetto al 2012), dei servizi operativi di
supporto alle imprese e alle persone (meno 3 mila) e dei servizi
avanzati di supporto alle imprese (-1.300 unità, pari a una contrazione
del 53,7 per cento sul 2012).
Va un po’ meglio l’industria che arriverà a registrare una contrazione
del 23 % circa, con un calo di 4mila unità: di queste ultime, quasi
3mila si riferiscono al solo settore delle costruzioni (-35 %).
Uniche eccezioni in positivo sono le industrie della fabbricazione di
macchine e dei mezzi di trasporto (che segnalano un aumento di 240 unità
rispetto al 2012, +16 % in termini relativi); le industrie della
lavorazione dei minerali non metalliferi (+100 unità, +37%) e, nei
servizi, le imprese che operano nell’istruzione e servizi formativi
privati, dove le assunzioni previste nel 2013 potrebbero aumentare fino
all’81 % (con 800 assunzioni rispetto alle 490 del 2012).
Tra le regioni il calo maggiore si registra in Piemonte, con circa 2.700
lavoratori stranieri in meno rispetto al 2012; l’anno scorso, infatti,
le assunzioni erano state poco più di 6.300, mentre entro la fine del
2013 dovrebbero assestarsi sulle 3.600 unità (meno 42 % in termini
relativi).
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