Lo
stock complessivo dei cittadini non comunitari regolarmente
soggiornanti continua a crescere, con un incremento di oltre 100.000
unità.
Cresce anche la quota di soggiornanti di lungo periodo, che per
la prima volta supera il 50%. Quest’ultimo ci sembra un cambiamento
epocale, che segna una tappa decisiva nella stabilizzazione della
presenza straniera nel nostro paese. Tuttavia, una fetta importante di
popolazione straniera (oltre 1,7 milioni) rimane titolare di permessi
temporanei, che cioè alla scadenza necessitano di essere rinnovati. La
gestione delle procedure di rinnovo di questa imponente massa di
autorizzazioni al soggiorno è una delle sfide pratiche più complesse e
serie che il fenomeno dell’immigrazione straniera pone alle istituzioni e
all’amministrazione del nostro paese. A lungo, il rinnovo dei permessi è
stato un punto dolente all’interno della politica migratoria italiana,
con ritardi gravi (e conseguenti disagi per gli utenti), che in certe
fase hanno toccato punte gravissime. Negli ultimi anni, questa funzione
dello stato, relativamente recente ma sempre più rilevante, ha
conosciuto sviluppi istituzionali e organizzativi importanti, con il
coinvolgimento degli enti locali, da un lato, e di un soggetto privato,
Poste Italiane, dall’altro.