26/09/12

"Amministrare l'immigrazione" - rapporto fieri




I dati aggiornati sui permessi di soggiorno, elaborati e diffusi dall’Istat durante l’estate, presentano un quadro in trasformazione. La crisi determina una netta flessione negli ingressi: i nuovi permessi rilasciati nel 2011, oltre 360mila, sono però in calo di quasi il 40% rispetto all’anno precedente.
Lo stock complessivo dei cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti continua a crescere, con un incremento di oltre 100.000 unità. 
Cresce anche la quota di soggiornanti di lungo periodo, che per la prima volta supera il 50%. Quest’ultimo ci sembra un cambiamento epocale, che segna una tappa decisiva nella stabilizzazione della presenza straniera nel nostro paese. Tuttavia, una fetta importante di popolazione straniera (oltre 1,7 milioni) rimane titolare di permessi temporanei, che cioè alla scadenza necessitano di essere rinnovati. La gestione delle procedure di rinnovo di questa imponente massa di autorizzazioni al soggiorno è una delle sfide pratiche più complesse e serie che il fenomeno dell’immigrazione straniera pone alle istituzioni e all’amministrazione del nostro paese. A lungo, il rinnovo dei permessi è stato un punto dolente all’interno della politica migratoria italiana, con ritardi gravi (e conseguenti disagi per gli utenti), che in certe fase hanno toccato punte gravissime. Negli ultimi anni, questa funzione dello stato, relativamente recente ma sempre più rilevante, ha conosciuto sviluppi istituzionali e organizzativi importanti, con il coinvolgimento degli enti locali, da un lato, e di un soggetto privato, Poste Italiane, dall’altro. 



Nel dibattito pubblico sulle politiche migratorie, tuttavia, questi importanti cambiamenti sono stati oscurati dall’attenzione prevalente rivolta ad altre sfere di intervento, a partire dal controllo delle frontiere marittime. 

Per bilanciare questa carenza e contribuire a una riflessione che consideriamo strategica, FIERI ha condotto una ricerca sul rinnovo dei permessi di soggiorno in due contesti territoriali piemontesi (Cuneo e Torino), da cui è scaturito un ulteriore approfondimento sulla realtà bolognese. La ricerca che qui presentiamo combina una prospettiva politologica, centrata sul processo di rinnovamento amministrativo con le sue variazioni territoriali, ad una sociologica, imperniata sulle ripercussioni che tali trasformazioni hanno avuto e stanno avendo sulla vita quotidiana e sulle percezioni dei cittadini stranieri.

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