Nel 2012 in Italia la popolazione straniera in età da lavoro è composta
da 2,7 milioni di cittadini di provenienza extracomunitaria. Rispetto
al 2011 si è registrato
un aumento dell’occupazione straniera di circa 82mila persone, per un
totale di 2,3 milioni di occupati migranti, seguita da una diminuzione
di 151mila occupati italiani. Questo è quanto emerge dal III rapporto
‘Gli immigrati nel mercato del lavoro in Italia’, realizzato dal
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il 1° gennaio 2012 sono presenti in Italia circa 3,6 milioni di cittadini stranieri non comunitari,
prevalentemente provenienti da Marocco, Albania, Cina, Ucraina e
Filippine. La maggior parte dei cittadini stranieri residenti nel nostro
paese vive nelle regioni settentrionali (65%), mentre nelle regioni
centrali (23%) e nelle regioni meridionali (12%) vi risiede appena un
terzo del totale.
La struttura demografica della popolazione
straniera nel 2012 è composta per il 18,9% da adolescenti al di sotto
dei 14 anni, il 78,8% rientra nella classe ‘età da lavoro’ e solo il 2,3% ha un età superiore ai 65 anni.
I
lavoratori stranieri occupati nel 2008 erano 1,75 milioni e, a distanza
di cinque anni, il loro numero è salito a 2,3 milioni, il 10% del
totale. Nel 2008 gli stranieri in cerca di lavoro erano 162mila, di cui
94mila donne e 67mila uomini. Nel 2012 i disoccupati stranieri sono ben 382mila, di cui 193mila donne e 190mila uomini.
Nel 2008 il 29% dei lavoratori stranieri era impiegato in mansioni non qualificate,
un dato che nel 2012 raggiunge il 34%, mentre si riducono le posizioni
‘qualificate’, che passano dall’8,2% del 2008 al 5,9% del 2012.
I lavoratori stranieri in Italia hanno una retribuzione media pari a € 968 contro i € 1304 dei lavoratori italiani.
Nel 2012 il numero di lavoratori con cittadinanza extracomunitaria
è stato pari a 1.169.296, di questi 882.944 sono lavoratori dipendenti a
tempo indeterminato, 269.630 sono lavoratori a tempo determinato,
16.722 sono lavoratori stagionali e, infine, 467.565 sono i lavoratori
domestici.
I lavoratori extracomunitari autonomi sono
prevalentemente artigiani e commercianti e la regione con la massima
concentrazione di lavoratori autonomi stranieri è la Lombardia (43%).
Gli imprenditori stranieri
in Italia continuano a crescere, questi concentrano prevalentemente le
loro attività nel settore commerciale (il 43,7% del totale delle
imprese), nel settore edile (il 24,7%), mentre il restante 30% delle
imprese individuali si distribuisce nelle attività manifatturiere (il
9,1%), nelle attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (il
4,9%) e nel settore noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto
alle imprese (il 4,6%).
III rapporto 'Gli immigrati nel mercato del lavoro in Italia'
aggiornamento manuale e quadro della normativa
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Cari amici,
alla pagina
http://briguglio.asgi.it/immigrazione-e-asilo/2016/settembre/sinottico-normativa-52.html troverete
un quadro aggiornato della norma...
8 anni fa
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