Il position paper “Alcune considerazioni sull’uso forense dell’età biologica”
,
pubblicato dal Prof. Lodovico Benso (già Direttore della SCDU di
Auxologia dell’Università di Torino) e dal Prof. Silvano Milani (Unità
di Statistica Medica e Biometria del’Università di Milano) spiega in
modo chiaro, scientificamente rigoroso e con un linguaggio comprensibile
anche al di fuori della comunità scientifica, le ragioni per cui i
metodi impiegati per l'accertamento dell'età dei minori stranieri in
Italia, prevalentemente basati su esami della maturazione scheletrica
della mano e del polso, non possano fornire risultati certi ma solo
stime altamente imprecise.
I due autorevoli studiosi, infatti, sottolineano come le metodiche più frequentemente impiegate si fondino su studi aventi ad oggetto bambini ed adolescenti inglesi e americani nel periodo tra le due guerre: l’applicazione di tali parametri a individui appartenenti ad etnie differenti e cresciuti in condizioni di vita significativamente diverse, come la maggior parte degli adolescenti stranieri che nel nostro Paese vengono oggi sottoposti a questo tipo di esame, determina una distorsione sistematica che rende i risultati di tali esami altamente inaffidabili.
Dopo i fatti occorsi ai minori bengalesi a Roma
,
ASGI auspica che le importanti indicazioni fornite dal Prof. Benso e
dal Prof. Milani, così come le raccomandazioni sviluppate a livello
internazionale sull’accertamento dell’età, vengano al più presto
recepite nelle prassi dell’autorità giudiziaria, delle forze dell’ordine
e degli Enti locali, nonché nel Protocollo nazionale sull’accertamento
dell’età attualmente in discussione, a partire dal c.d. Protocollo
Ascone approvato nel 2009 dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle
Politiche Sociali, di cui risulta sempre più urgente l’adozione.
I due autorevoli studiosi, infatti, sottolineano come le metodiche più frequentemente impiegate si fondino su studi aventi ad oggetto bambini ed adolescenti inglesi e americani nel periodo tra le due guerre: l’applicazione di tali parametri a individui appartenenti ad etnie differenti e cresciuti in condizioni di vita significativamente diverse, come la maggior parte degli adolescenti stranieri che nel nostro Paese vengono oggi sottoposti a questo tipo di esame, determina una distorsione sistematica che rende i risultati di tali esami altamente inaffidabili.
Dopo i fatti occorsi ai minori bengalesi a Roma
La nota di accompagnamento dell'ASGI
Il Position Paper
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