Nel 2012 nei paesi dell’Unione europea sono state presentate 335.365
domande di asilo, registrando un aumento dell’11% rispetto al 2011,
inoltre, il tasso globale di riconoscimento di protezione internazionale
nell’Ue è salito al 28%. Questo è quanto rilevato dall’Easo -
l’Agenzia europea di supporto all’asilo - che ha pubblicato il rapporto
annuale sulla situazione dell'asilo nell'Unione europea nel 2012. Nel 2012 nei paesi dell’Unione europea sono state presentate 335.365
domande di asilo, registrando un aumento dell’11% rispetto al 2011,
inoltre, il tasso globale di riconoscimento di protezione internazionale
nell’Ue è salito al 28%. Questo è quanto rilevato dall’Easo -
l’Agenzia europea di supporto all’asilo - che ha pubblicato il rapporto
annuale sulla situazione dell'asilo nell'Unione europea nel 2012.
La
maggior parte dei richiedenti protezione internazionale provengono
dall’Afghanistan (28.005) ed includono un numero molto elevato di minori
stranieri non accompagnati.
Il deterioramento della situazione
politica in Siria ha causato l’aumento del 206% delle richieste di
protezione internazionale da parte di cittadini siriani, circa il 95% di
queste domande sono state accolte.
Nei paesi dell’Unione europea si è
registrato
un aumento del tasso globale di riconoscimento della protezione
internazionale che ha raggiunto il 28%, con i tassi più alti legati ai
cittadini provenienti da Siria, Eritrea, Mali e Somalia.
Gran
parte dei richiedenti asilo, nell’Ue, provengono dai Balcani occidentali
(Albania, Bosnia-Erzegovina, Macedonia, Kosovo, Montenegro e Serbia),
nonostante il tasso di rifiuto, verso le domande presentate da cittadini
di questi Stati, sia pari al 96%.
Nel 2012, secondo i dati
contenuti nel rapporto si rileva che circa il 50% delle domande d’asilo
che hanno ricevuto parere negativo sono state impugnate e il 19% di
queste, in seguito al ricorso, ha visto riconoscere al richiedente una
forma di protezione.
Il rapporto denuncia il ricorso frequente
alla detenzione per i richiedenti asilo, per donne e bambini
vulnerabili, soprattutto nelle zone di frontiere greche, a Ceuta e
Melilla e in Bulgaria.
Infine, il rapporto raccomanda ai tutti
gli Stati membri di garantire l’assistenza legale gratuita a tutti i
richiedenti nelle varie fasi della procedura per la richiesta di asilo.
Annual Report on the situation of asylum in the European Union 2012
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