Il presidente Napolitano conferisce la Medaglia d’Oro al Merito della
Sanità Pubblica ai medici della Caritas di Roma che curano gli
stranieri irregolari.
Il prestigioso riconoscimento all’Area sanitaria della Caritas diocesana di Roma.
Fonte: immigrazioneoggi.it
Il
presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha conferito la
Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica all’Area sanitaria della
Caritas di Roma per l’impegno a favore dei migranti irregolari.
L’onorificenza è stata assegnata con decreto del Presidente della
Repubblica del 16 aprile 2013 su proposta del ministro della Salute,
prof. Renato Balduzzi. A consegnare il riconoscimento al direttore della
Caritas romana, monsignor Enrico Feroci, sarà l’attuale ministro della
Salute, Beatrice Lorenzin, in una cerimonia che si svolgerà venerdì 19
luglio, alle ore 12, presso la sede del Ministero della salute.
L’impegno della Caritas di Roma nella sanità ha avuto inizio nel 1983
per promuovere servizi di medicina di base per coloro che non hanno
garantita l’assistenza sanitaria pubblica e gratuita o che hanno
difficoltà ad accedervi, in particolare immigrati privi di regolari
documenti. Il servizio ha come obiettivo non solo quello di dare una
risposta immediata, ma soprattutto stimolare le autorità a prendersi
carico di queste problematiche.
Solo negli ultimi 10 anni le strutture sanitarie Caritas, tra cui la più
importante è il poliambulatorio alla Stazione Termini, hanno preso in
carico oltre 30 mila pazienti, seguito 71.600 persone ed effettuate
oltre 212.000 prestazioni sanitarie; sono state inoltre erogate oltre 20
mila terapie mediche-farmacologiche ogni anno.
Sono stati sviluppati progetti innovativi come quelli di psicoterapia su
vittime di tratta, di tortura e di violenza intenzionale (progetto
“ferite invisibili”); lavoro con comunità scarsamente raggiunte dal
Servizio sanitario regionale, in particolare cinesi e rom; interventi di
offerta attiva di orientamento sanitario ed eventuale assistenza,
medicina di strada per insediamenti spontanei e per situazioni di
estrema povertà; attenzione ad ambiti assistenziali particolari anche
per italiani con interventi di odontoiatria sociale e uno stretto lavoro
con strutture pubbliche ed istituzioni soprattutto in ambito di
prevenzione.
Accanto all’aspetto assistenziale, un significativo impegno è anche nel
campo della conoscenza: attraverso ricerche, approfondimenti e studi si
analizza ciò che sottende a disuguaglianze e ingiustizie, sperimentando
anche percorsi teorici-pratici di inclusione sanitaria. Un terzo livello
d’azione è quello formativo: è l’occasione per fare di un’esperienza
assistenziale, un percorso di apprendimento reciproco, per affinare le
strategie relazionali e cliniche, per rimotivarsi all’incontro con le
persone, per capire i punti critici del sistema e avviare interventi
migliorativi. Ultimo ambito di impegno è quello per i diritti (con
riferimento alla promozione e tutela della salute) di tutti e in
particolare dei soggetti più deboli.
Proprio dall’esperienza della Caritas romana sono nate la Società
italiana di medicina delle migrazioni (Simm) e altre iniziative di
carattere nazionale, quale la campagna Noi non segnaliamo.
“A tutti coloro che sono attualmente impegnati nell’Area sanitaria e che
lo sono stati negli anni passati va questo riconoscimento, come
testimonianza di una attenzione delle Istituzioni a chi fa del proprio
servizio un elemento di prossimità ai più deboli e fragili della
società, con un’ottica di una sanità pubblica che non può escludere
nessuno”, ha dichiarato in una nota il direttore della Caritas,
monsignor Enrico Feroci.
aggiornamento manuale e quadro della normativa
-
Cari amici,
alla pagina
http://briguglio.asgi.it/immigrazione-e-asilo/2016/settembre/sinottico-normativa-52.html troverete
un quadro aggiornato della norma...
8 anni fa
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