Permesso di soggiorno CE: da oggi è necessario dimostrare la conoscenza della lingua italiana.
Da questa mattina attivo il sito per la richiesta del test, ma per qualche settimana le questure accoglieranno (e terranno in sospeso) le domande anche se sprovviste della certificazione.
Fonte: immigrazioneoggi
Da oggi, come previsto dal decreto 4 giugno 2010, i cittadini stranieri maggiori di 14 anni che intendono richiedere il permesso di soggiorno CE di lungo periodo devono dimostrare di avere una buona conoscenza della lingua italiana mediante il superamento di un test da sostenere presso le istituzioni scolastiche sedi dei Centri territoriali permanenti (CTP).
Non è necessario effettuare il test nel caso in cui lo straniero sia in possesso di:
- attestati o titoli che certifichino la conoscenza della lingua italiana ad un livello non inferiore al livello A2 rilasciato dagli enti certificatori riconosciuti dal Ministero degli affari esteri e dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca: Università degli Studi Roma Tre, Università per Stranieri di Perugia, Università per Stranieri di Siena, Società Dante Alighieri;
- titoli di studio o titoli professionali (diploma di scuola secondaria italiana di primo o secondo grado, oppure certificati di frequenza relativi a corsi universitari, master o dottorati);
- attestazione che l’ingresso in Italia è avvenuto ai sensi dell’art. 27, co. 1 - lett. a), e), d), q) - del T.U. sull’immigrazione;
- certificazione, rilasciata da una struttura sanitaria pubblica, nella quale sia dichiarato che lo straniero è affetto da gravi limitazioni alla capacità di apprendimento linguistico derivanti dall’età, da patologie o handicap.
Come già anticipato nelle scorse settimane per prenotarsi al test è necessario presentare la richiesta alla Prefettura della provincia dove si ha il domicilio accedendo al sito http://testitaliano.interno.it.
La Prefettura ha tempo 60 giorni dalla richiesta per convocare il cittadino straniero indicandogli il giorno, l’ora ed il luogo in cui dovrà recarsi munito della lettera di convocazione e di un documento di riconoscimento.
Il test, da svolgersi in modalità informatiche o, su richiesta dell’interessato, per iscritto, mira a valutare la conoscenza della lingua italiana a livello “pre-intermedio” o di “sopravvivenza” (livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento) ossia la comprensione di frasi ed espressioni di uso frequente e la capacità di comunicare in attività semplici che richiedono un semplice scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni.
Il cittadino straniero potrà verificare il risultato del test sempre nello stesso sito: per superarlo deve conseguire almeno l’80% del punteggio complessivo.
Chi non supererà il test potrà provare nuovamente dopo avere compilato una nuova domanda di partecipazione.
Il risultato del test sarà inserito nel sistema dalla Prefettura competente che lo mette a disposizione della Questura per le verifiche finalizzate al rilascio del permesso di soggiorno CE.
Come previsto dall’Accordo quadro siglato l’11 novembre 2010 tra il Ministero dell’interno e il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, tutte le prefetture dovrebbero aver già stipulato un protocollo d’intesa con gli uffici scolastici regionali o provinciali al fine di individuare le istituzioni scolastiche presso le quali sarà svolto il test per stabilire gli aspetti finanziari della collaborazione.
In particolare, con il protocollo le prefetture si obbligano a comunicare alle istituzioni scolastiche, dieci giorni prima delle date fissate dal calendario, l’elenco degli stranieri che hanno fatto richiesta di partecipazione al test e ad assegnare ad CPT la somma di 1.096,56 euro per ciascuna sessione di svolgimento del test. Da parte le loro, le direzioni scolastiche individuate come sedi per lo svolgimento dei test metteranno a disposizione due insegnanti di italiano che in ciascuna sessione potranno valutare almeno quaranta candidati. Il numero delle sessioni sarà stabilito in base al numero degli stranieri che chiederanno di partecipare al test. La previsione di massima per il 2011, secondo le stime elaborate dal Viminale, è di circa 124mila domande da distribuire su circa 3.100 sessioni.
In previsione di possibili ritardi nell’attivazione delle procedure, il Dipartimento della PS ha invitato le questure ad accogliere comunque le domande di rilascio del permesso CE, anche se sprovviste dei nuovi requisiti. Le pratiche resteranno sospese fino alla prima sessione d’esame; poi, se il test non sarà sostenuto o non sarà superato, le domande saranno rigettate.
20 anni senza Dino Frisullo
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1 anno fa
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