18/12/10

immigrazione a Roma e nel Lazio: VII rapp. Osservatorio Romano sulle Migrazioni


Osservatorio Romano sulle Migrazioni - VII edizione

Il Lazio, con 497.940 residenti stranieri e 565 mila presenze regolari stimate ad inizio 2010, ed una crescita del 10,6% rispetto all’anno precedente, resta fra le regioni più interessate dall’immigrazione, ospitando l’11,8% degli immigrati presenti in Italia.
In esso, la provincia di Roma polarizza l’81,5% delle presenze, con 405 mila residenti, 300 mila dei quali nella Capitale.

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L’immigrazione nel Lazio: un fenomeno in continua evoluzione

Il Lazio, con 497.940 residenti stranieri, resta fra le regioni
più interessate dall’immigrazione (secondo solo alla Lombardia).
Vi risiede l’11,8% dell’immigrazione nazionale e la presenza
è cresciuta del 10,6% rispetto al 2008 (aumento medio nazionale +8,8%).
Il numero complessivo di cittadini stranieri regolari può
essere, però, stimato pari a 565.900, 67.960 persone in più
rispetto ai residenti registrati dall’Istat. La stima include
anche i lavoratori ancora in attesa di conoscere l’esito della
loro domanda di regolarizzazione, gli stranieri che non hanno
potuto iscriversi all’anagrafe, e tutti i nuovi arrivati che
ancora non hanno concluso (e talvolta neppure avviato) l’iter
di registrazione anagrafica.
Si riscontra la tendenza a un certo riequilibrio tra la Provincia
di Roma e le altre. Se attualmente Roma polarizza
l’81,5% dell’immigrazione regionale, nel 2000 la quota era
del 90,6%. Nel frattempo è cresciuto il protagonismo delle
Province minori: a Latina risiedono 34.306 stranieri (+11,0%
rispetto al 2008), a Viterbo 26.253 (+10,1%), a Frosinone
20.823 (+8,8%) e a Rieti 10.901 (+10,0%).
L’incidenza degli immigrati sulla popolazione complessiva è
dell’8,8%, quasi due punti in più rispetto alla media italiana
(7%).
Quanto alle provenienze, anche quello laziale da policentrico
sta diventando un modello “satellitare”, al cui centro si
colloca la collettività romena, che incide per oltre un terzo
sul totale delle presenze (36% nel Lazio, con punte del 45%
nelle Province di Latina e di Viterbo, a fronte del 21% registrato
nella media italiana). Più in generale, i primi cinque
gruppi nazionali di residenti stranieri – romeni, filippini,
polacchi, albanesi e ucraini – rappresentano da soli il 54,7%
della popolazione straniera residente in regione.
L’incidenza dei minori sulla popolazione straniera è del
17,4%, quella dei nati in Italia dell’11,1%, ma i minori raggiungono
il 21,3% dei residenti stranieri a Frosinone, il 20%
a Latina, il 19,7% a Viterbo e il 19% a Rieti. È indubbia la
rilevanza della seconda generazione. In regione vi sono
55.452 residenti stranieri nati in Italia (a livello nazionale
572.720), l’11,1% degli stranieri iscritti all’anagrafe. Tra gli
studenti di cittadinanza estera iscritti nelle scuole del Lazio,
il 35,7% è nato in Italia (39,1% a livello nazionale), valore
medio tra il 37,9% della Provincia di Roma, il 30,9% di quella
di Viterbo e il 26-27% delle Province di Frosinone, Rieti e
Latina.
Roma, nel Lazio, è invece il polo accademico di gran lunga
più attrattivo per gli universitari stranieri, 9.037 nelle sole
tre università statali (a.a. 2009-2010).

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