07/06/10

migrazioni internazionali e lavoro

Migrazioni internazionali e lavoro: prospettive dopo la crisi in un confronto tra buone pratiche” organizzato dall’ILO.
Gli indirizzi Onu: favorire l’integrazione di chi già si trova lontano dal proprio Paese d’origine, incentivare l’immigrazione temporanea incrementando le protezioni sociali e puntare su un’immigrazione più qualificata.


Si è aperto a Torino il workshop Migrazioni internazionali e lavoro: prospettiva dopo la crisi in un confronto tra buone pratiche organizzato dall’ILO (International Labour Office) in collaborazione con Fieri (Forum internazionale ed europeo di ricerche sull’immigrazione) su iniziativa e con il sostegno dei Governi brasiliano e italiano.
Ripensare le politiche migratorie, favorendo l’immigrazione temporanea corredata da maggiori protezioni sociali. La sollecitazione ad un nuovo approccio all’immigrazione straniera, che punti a mettere insieme domanda e offerta, evitando così il rischio che continui a crescere il numero di coloro che lasciano definitivamente il loro Paese di origine in cerca di lavoro.

Sono questi i temi emersi durante la prima giornata del meeting che si concluderà oggi. In particolare, sottolineando che per effetto della crisi economica tutti i Paesi europei stanno diventando più selettivi in tema di immigrazione con la conseguenza che anche tra stranieri è cresciuta la disoccupazione e la marginalità, Alessandra Venturini, docente universitaria?dell’ateneo torinese e consulente ILO, ha evidenziato i tre pilastri su cui dovrebbero poggiare le politiche migratorie: favorire l’integrazione di chi già si trova lontano dal proprio Paese d’origine e vi resterà anche in futuro, incentivare l’immigrazione temporanea incrementando le protezioni sociali e puntare su un’immigrazione più qualificata, in grado di rispondere meglio alle esigenze del mercato.
All’incontro partecipano membri di organizzazioni imprenditoriali e sindacali, Ong e centri studi. Sono rappresentati Argentina, Brasile, Canada, Cina, Ecuador, Filippine, Francia, Ghana, India, Italia, Kuwait, Marocco, Messico, Portogallo, Senegal, Sud Africa, Spagna, Svezia e Svizzera. L’obiettivo principale del workshop è quello di facilitare la condivisione delle esperienze di importanti attori nel campo della migrazione internazionale e mettere in evidenza le buone pratiche nei Paesi di origine e di destinazione dei migranti. Le conclusioni del workshop saranno presentate al Forum globale su migrazione e sviluppo che si terrà in Messico, a Puerto Vallarta, a fine 2010.

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