Scuola: gli studenti stranieri “lasciano” più dei coetanei italiani.
Studio della Fondazione Cariplo: i figli degli immigrati hanno una percentuale di ritardo scolastico maggiore (il 40% ha perso almeno un anno, contro il 6% degli italiani).
Gli studenti stranieri, a parità di condizioni con i propri coetanei italiani, sono spesso portati a rivedere al ribasso i propri percorsi formativi al termine della scuola media per il semplice fatto di essere stranieri. Hanno infatti maggiori probabilità di interrompere il percorso scolastico dopo la scuola media (oppure di iscriversi ad un istituto professionale) e hanno una percentuale di ritardo scolastico maggiore (il 40% degli stranieri ha perso almeno un anno, contro il 6% degli italiani).
Inoltre, accumulare una o più bocciature aumenta le probabilità di abbandonare la scuola. È quanto si legge nello studio Differenziali nelle scelte scolastiche tra giovani italiani e stranieri che la Fondazione Cariplo presenterà il prossimo 9 giugno.
La ricerca considera sia lo status socio-economico dei genitori (titolo di studio e tipo di occupazione svolta) che percorso scolastico dei figli. A parità di status culturale ed economico, gli stranieri hanno una maggiore possibilità di interrompere il percorso scolastico dopo la scuola media (circa l’8%) e di iscriversi ad un istituto professionale (1-3%). Anche gli anni di scuola persi incidono pesantemente e aumentano la possibilità che il ragazzo straniero interrompa il proprio percorso scolastico: una probabilità che aumenta del 13% per chi è in ritardo di un anno e del 40% per chi è in ritardo di due o più anni. “La condizione di straniero – si legge – a parità di status culturale ed economico e di ritardo scolastico, è associata ad un aumento della probabilità di abbandonare il percorso scolastico di circa 5 punti percentuali”.
20 anni senza Dino Frisullo
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1 anno fa
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