29/06/11

clandestinità (e altri errori di destra e di sinistra

ImmigrazioneOggi incontra Paolo Borgna, magistrato ed autore di “Clandestinità (e altri errori di destra e di sinistra)”.
Al centro della videointervista le contraddizioni della normativa sull’immigrazione, la necessità di coniugare la solidarietà con il rigore nel far rispettare le regole, l’augurio di riappropriarsi di quei valori di generosità propri della cultura tradizionale italiana.


Una cultura della legalità, coniugata con il principio di solidarietà, per collegare i comuni doveri con la capacità di estendere i diritti e di includere nuove popolazioni.
È questo, in sintesi, il pensiero che ha ispirato Paolo Borgna per il suo libro Clandestinità (e altri errori di destra e di sinistra). Il volume, edito da Laterza, è stato presentato al Salone del libro di Torino e riporta le riflessioni dell’autore, magistrato, sulla normativa riguardante l’immigrazione che viene definita “inefficace perché non raggiunge gli obiettivi che si propone”.
Raccontando le storie che ha raccolto nei tribunali piemontesi – Angela, moldava che voleva fare la badante; Hamid, marocchino, baby pusher; Abdel, egiziano e giardiniere clandestino – l’autore mette in luce un sistema che “produce ingiustizia, è forte con i deboli e debole con i forti”.
Nella videointervista ad ImmigrazioneOggi, Borgna si sofferma su alcuni degli episodi raccontati e riflette sui recenti avvenimenti.
Paolo Borgna è magistrato a Torino dal 1981. Tra il 2001 e il 2003 ha lavorato a Bruxelles, come esperto di criminalità transfrontaliera, al Patto di stabilità per il Sud Est Europa. Attualmente è procuratore aggiunto nel capoluogo piemontese e coordina il gruppo di lavoro Sicurezza urbana. Per anni si è occupato di tratta degli esseri umani. È autore di vari saggi sulla giustizia.

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