10/10/13

Immigrazione: più fondi dall'Unione europea, presto misure per Lampedusa

Letta, Barroso, Alfano e Malmström in visita sull'isola siciliana. Incontro con i migranti del Cda, funerali di Stato per le vittime del naufragio. Letta: maggiore attenzione degli Stati europei attorno a questi temi. Barroso: «Serve la condivisione dei confini e delle iniziative»
Fonte: interno.it


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La legge di stabilità, da approvare entro dicembre prossimo, conterrà misure concrete a favore di Lampedusa, misure che il governo individuerà con precisione in base alle indicazioni del sindaco dell'isola Giusi Nicolini e del presidente della regione siciliana Rosario Crocetta.

Lo ha annunciato il presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta in conferenza stampa dal centro dell'Aeronautica militare dell'isola, dove è arrivato questa mattina con il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso, il commissario europeo agli Affari interni Cecilia Malmström, che hanno accettato immediatamente l'invito del governo italiano a venire a rendersi conto di persona della situazione drammatica di Lampedusa. Con loro il ministro dell'Interno Angelino Alfano, reduce dal Consiglio Giustizia e Affari interni Ue di ieri, accompagnato dal capo di Gabinetto Luciana Lamorgese, dal capo della Polizia Alessandro Pansa, dal capo dipartimento Libertà civili e Immigrazione del ministero Angela Pria e dal prefetto di Agrigento Francesca Ferrandino. Erano presenti sull'isola anche i comandanti generali dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza Leonardo Gallitelli e Saverio Capolupo.


Le misure per Lampedusa sono uno degli interventi del 'pacchetto' che Letta ha illustrato alla stampa. Il pacchetto prevede anche risorse «importanti» per i minori rifugiati, che il Consiglio dei ministri dovrebbe stanziare oggi pomeriggio stesso, risorse che serviranno anche per «mettere mano alla sistemazione del Centro di primo soccorso e accoglienza (Cda) dell'isola», che attualmente, ha detto Letta «ospita anche ragazzi minorenni».

Proprio il Cda è stato al centro di un cambio di programma della delegazione italo-europea, che ha visitato la struttura dopo l'omaggio reso alle bare delle quasi 300 vittime, nell'hangar dell'aeroporto, e l'incontro con il sindaco nella sede del comune. Per le vittime del naufragio del 3 ottobre scorso Letta ha annunciato funerali di Stato, chiedendo scusa «per le mancanze che il governo e le istituzioni hanno mostrato in questa vicenda».

Letta, Barroso, Malmström e Alfano hanno incontrato, oltre alle istituzioni e alle associazioni del territorio al lavoro in questi giorni, anche una delegazione di immigrati, composta da superstiti del naufragio e da persone già presenti nel Cda. Il risultato degli incontri, ha spiegato il premier, è «un complesso di sollecitazioni» che hanno reso tutti consapevoli «delle priorità, delle necessità assolute» per gesitre il fenomeno migratorio portando all'assunzione delle decisioni annunciate «in una logica di compartecipazione a una tragedia di proporzioni mai viste prima nel Mediterraneo».

La novità è l'intenzione di fare del 2014 - nel secondo semestre del quale l'Italia guiderà l'Unione, preceduta dalla Grecia - «l'anno in cui il tema immigrazione sia centrale nelle scelte dell'Europa». Faremo di tutto, ha detto Letta, perché «svolti l'attenzione degli Stati europei attorno a questi temi», dal momento che si tratta di un «dramma europeo» e affrontarlo «è dovere del Governo italiano e dell'Unione». Il premier ha toccato anche il tema del diritto di asilo, visto che il crollo di alcuni Stati del Nord Africa, ha detto, «è alla base di un esodo legato ai diritti umani», e rispetto al quale bisogna avere «maggiori certezze».

Sulla stessa linea il ministro e vice premier Alfano, che ha sottolineato l'importanza della task force europea per la gestione comune del fenomeno migratorio, annunciata ieri al termine del Gai. «La commissione europea è qui proprio per dire che Lampedusa è nel cuore dell'Europa, e ora gli Stati membri devono fare la loro parte», ha osservato Alfano ricordando anche che l'Italia ha «più che raddoppiato la forza dell'accoglienza sui richiedenti asilo e i rifugiati» attraverso il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar).

L'Italia avrà dall'Europa «fondi addizionali fino a 30 milioni di euro per fronteggiare la situazione dei rifugiati», ha annunciato per la Commissione Ue Barroso, profondamente colpito dalla visita sull'isola, perché «un conto è leggere i rapporti, un conto è essere qui a vedere la sofferenza della gente, le centinaia di bare». «Sono oggi qui - ha detto Barroso - per dire che l'Europa sta con la gente di Lampedusa e con l'Italia». «Ciò che posso promettere è che i commissari Ue faranno di tutto per cambiare la situazione», ha aggiunto il presidente della Commissione europea, convinto che sul fronte immigrazione serve «solidarietà agli Stati esposti e che stanno accogliendo così tanti profughi». L'anno scorso, ha ricordato, «ne sono arrivati 332 mila in Europa, soprattutto in Germania, Francia, Svezia, Regno Unito e Belgio. Serve la condivisione dei confini degli Stati membri e del peso delle iniziative».
A proposito delle politiche migratorie europee, il commissario Ue Malmström ha ricordato che «ci sono voluti 14 anni di negoziati affinché tutti i 28 stati membri possano trattare gli immigrati in maniera analoga», incoraggiando tutti gli Stati membri a «favorire politiche di integrazione perché nell'Unione ora è impossibile una politica del tutto centralizzata».





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