Il Ministero del lavoro promuove un programma di interventi in 5 regioni meridionali per la prevenzione del lavoro sommerso in particolare di lavoratori stranieri.
5 milioni di euro per interventi di formazione e inserimento rivolti a 3 mila lavoratori disoccupati “in via prevalente extracomunitari”.
È stato firmato tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e le Regioni Sicilia, Campania, Calabria e Puglia, un Accordo di Programma che ha come obiettivo la realizzazione di un intervento sperimentale di politica attiva del lavoro finalizzato alla prevenzione del lavoro sommerso.
L’intervento, nell’ambito dei fondi P.O.N, mira a rafforzare – precisa un comunicato – la cooperazione interistituzionale nell’ambito delle azioni per il coordinamento degli interventi rivolti a contrastare il lavoro illegale che coinvolge con particolare intensità i lavoratori immigrati.
L’intervento prevede la creazione di una rete di relazioni stabili tra soggetti istituzionali e operatori autorizzati in base al Decreto legislativo del 10 settembre 2003, n. 276 (Parti sociali, Enti bilaterali, Associazioni imprenditoriali) finalizzate a concertare azioni di politica attiva del lavoro volte a prevenire il lavoro sommerso, a qualificare le reti di domanda-offerta, a favorire il rapido inserimento al lavoro dei disoccupati.
I 5 milioni di euro messi a disposizione delle Regioni saranno utilizzati in particolare per promozione ed attuazione di interventi formativi per almeno 3.000 disoccupati, in via prevalente cittadini extracomunitari, e all’attuazione dei modelli operativi in 8 aree territoriali (2 per ogni Regione) nei settori produttivi dell’agricoltura, edilizia, dei servizi alla persona e del turismo.
Il soggetto attuatore dell’azione sarà Italia Lavoro spa, ente del Ministero del lavoro, che avrà il compito di definizione di sistemi informativi, supporti e procedure trasferibili per il monitoraggio e la gestione dei bacini di disoccupati, le attività formative attraverso l’utilizzo e la messa in rete di piattaforme gestionali integrate per le varie tipologie del rapporto di lavoro, la certificazione delle competenze, la verifica degli esiti occupazionali, la gestione di patti di attivazione per i disoccupati e le procedure amministrative di supporto.
20 anni senza Dino Frisullo
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1 anno fa
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