Provincia, cresce la popolazione mancano servizi, immigrati integrati
Presentato lo studio «Capitale metropolitana, periferie comuni». Zingaretti: «l'integrazione grande opportunità per l'economia»
ROMA - Il rapporto «Capitale metropolitana, periferie comuni», a cura della Provincia di Roma riporta numeri e cifre sui temi del lavoro, dell'integrazione degli immigrati, della mobilità locale e verso la città di Roma, dei servizi e della cultura. Un quadro dal quale esce la condizione sociale, economica e territoriale della Provincia di Roma. 1000 residenti intervistati per i 24 quartieri presi in considerazione tra Roma ed i comuni della provincia di prima cintura.
L'INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI - Quasi la metà del campione preso in considerazione per la realizzazione del rapporto «Capitale metropolitana, periferie comuni», a cura della Provincia di Roma, considera buono il livello di integrazione degli immigrati nei propri comuni. Il 4% ritiene alto l'indice di integrazione mentre per il 20% è quasi nullo. Inoltre il 69% si dichiara molto d'accordo sulla necessità di favorire l'integrazione contro il 18% che ritiene corretta l'affermazione che non ci sia posto per gli immigrati. «Quando c'è una buona integrazione, - ha detto Zingaretti - gli immigrati non vengono visti come un problema anzi spesso vengono visti come un 'opportunità per rivitalizzare l'economia locale e questo fa giustizia alle tante sciocchezza che ogni tanto si dicono che spesso si dicono per creare paura e lucrare su questo».
LAVORO E SICUREZZA - Nella periferia di Roma e nei comuni di prima fascia le possibilità di trovare un lavoro sono nulle o quasi. Sono gli stessi abitanti di zone come Colle Verde, Poggio Fiorito, Albuccione, Torvaianica Alta, Santa Lucia o Passo Oscuro a fornire il quadro della situazione occupazionale, interpellati su 24 quartieri. Il primato positivo spetta a Morena, dove la percentuale degli intervistati che dichiara l'esistenza di occasioni di lavoro è solo del 33%. A fronte della mancanza di lavoro nella periferie, l'indagine svolta dalla Provincia di Roma ha però messo in luce che l'85% della popolazione è proprietaria dell'abitazione di residenza e che la maggior parte dei residenti si sente al riparo dal rischio di subire reati. Unica eccezione la paura di subire furti in casa: il 51% dichiara di essere preoccupato abbastanza.
INCREMENTO DEMOGRAFICO - Cresce la popolazione nella provincia di Roma. Negli ultimi dieci anni, infatti, si è registrato un incremento demografico del +12,2%. Tale dinamica si è però concentrata in modo particolarmente marcato nella prima cintura dove la crescita di residenti (+22,4%) è stata quasi il tripla rispetto a quella registrata nel resto della provincia (+8,9%). La Capitale e la sua periferia ma anche i comuni limitrofi a Roma analizzati non solo dal punto di vista demografico ma anche per quanto concerne i servizi, la soddisfazione economica, spazi pubblici e mobilità. A fronte di un forte aumento demografico, il rapporto mette in evidenza carenze strutturali nelle funzioni per la cultura e lo svago, nella sanità e nei servizi commerciali. Se però nel complesso la disponibilità di servizi alla popolazione è maggiore di quella rilevata nell'estrema periferia romana, comuni come Pomezia, Bracciano e Monterotondo, che maggiormente sono cresciuti a livello di residenti, soffrono la carenza di servizi.
SERVIZI CARENTI - Tra le periferie dei comuni di prima cintura, cultura, svago e aggregazione sociale, sanità, trasporti e scuole sono i servizi che mancano di più. Tra gli esiti della ricerca anche la mancanza di spazi pubblici come le piazze. Nel complesso, infatti, nei comuni di prima cintura si contano 0,8% per ogni 1.000 abitanti. Altro aspetto considerato, l'accessibilità e la velocità di connessione alla rete Internet. In diverse aree analizzate le infrastrutture telematiche sono ancora inadeguate a soddisfare la domanda e, secondo il rapporto, «rappresentano un freno alle potenzialità di sviluppo del territorio».
LA MOBILITA' - Un altro aspetto considerato dal rapporto formato Provincia di Roma «Capitale Metropolitana, periferie comuni» è quello legato alla mobilità. Su 1000 residenti intervistati per i 24 quartieri presi in considerazione tra Roma ed i comuni della provincia di prima cintura, emerge che il 40,2% delle persone sentite è costretto a recarsi quotidianamente nella Capitale per raggiungere il proprio posto di lavoro. Il dato è ancora più marcato (53,6% del totale) tra gli studenti delle scuole superiori e universitari. Diffuso trasversalmente alle comunità locali, il pendolarismo su Roma è particolarmente accentuato tra i componenti delle famiglie di recente insediamento. Complessivamente, quello pubblico, è il mezzo utilizzato quotidianamente dal 16% della popolazione. «Bisogna fare molto - ha spiegato Zingaretti - ma bisogna pensare a quello che si deve fare. C'è stata un'esplosione di residenzialità senza servizi con un eccesso di mobilità di fronte alla quale occorre investire». Per Zingaretti, in particolare, «si deve puntate al trasporto su ferro con nuove tecnologie e togliendo i passaggi a livello e ad una mobilità più efficace. E poi dobbiamo esaltare la vocazione dei territori perché l'economia si trova sui territori ma spesso non viene utilizzata. Negli anni scorsi - ha proseguito ancora il presidente della provincia di Roma - c'è stato uno sviluppo demografico che ha distrutto i paesaggi ed i territori. Dobbiamo invertire la tendenza: l'economia cresce se rilanciamo le vocazioni turistiche, archeologiche, enogastronomiche, una ricchezza molto diffusa che spesso non è conosciuta».
LA CULTURA - All'aumento dei residenti, però, non è corrisposto un adeguamento dei servizi: l'offerta per cultura, sanità e commercio nella prima cintura evidenzia carenze strutturali, con una disponibilità che però risulta maggiore rispetto a quella dell'estrema periferia romana. La mancanza maggiormente avvertita dai comuni di prima cintura riguardano la cultura (biblioteche), svago e aggregazione sociale (cinema e teatri), sanità (pronto soccorso e poliambulatori), trasporti e scuole. Pochi gli spazi pubblici: nella prima cintura si contano 0,8 piazze per ogni mille abitanti, mentre, e si scende 0,2. Molto forte il pendolarismo: tra gli intervistati che lavorano, il 40,2% delle persone è costretto a recarsi quotidianamente a Roma per raggiungere il posto di lavoro, con il 16% della popolazione usa il mezzo pubblico. Il motivo dello spostamento è anche legato al fatto che in ben otto quartieri la possibilità di trovare lavoro, secondo gli intervistati, sono nulle. Da questo punto di vista il primato spetta a Morena con il 33% degli interpellati che dichiara l'esistenza di occasioni di lavoro nella propria zona.
Redazione online
14 ottobre 2010
Il castello di Gennazzano |
Gli immigrati risultano «bene integrati» |
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