Fonte: immigrazioneoggi.it
I criteri che adotteranno gli sportelli unici per stabilire la capacità economica dei datori di lavoro.
Vogliamo ricordare ai lettori di verificare attentamente il proprio reddito familiare o d’impresa per capire se esso sia congruo ai fini del rilascio del nulla osta.
In particolare, chi intende assumere una colf o badante dovrà dichiarare di possedere un reddito minimo al netto dell’imposta, di importo almeno doppio rispetto all’ammontare della retribuzione annuale dovuta al lavoratore da assumere, aumentata dei connessi contributi. La retribuzione mensile minima, al netto dei contributi, è pari all’importo dell’assegno sociale corrispondente nel 2011 ad € 417,30.
Il reddito minimo del datore di lavoro può derivare anche dalla somma dei redditi dei familiari conviventi o, se non conviventi, fino al primo grado di parentela.
Se la domanda riguarda l’assunzione di una badante per l’assistenza a persona non autosufficiente per patologie o handicap certificabile, non è previsto il possesso di un reddito minimo da parte del datore di lavoro.
Nel caso delle imprese non è invece richiesto un reddito minimo, ma dovrà essere dimostrata la capacità reddituale dell’impresa con l’indicazione del fatturato dell’ultimo esercizio di imposta o, se si tratta di impresa di nuova costituzione, il fatturato raggiunto fino al momento dell’inoltro della pratica.
Lo sportello unico, che potrà procedere alla verifica dei requisiti di reddito attraverso l’accesso telematico all’anagrafe tributaria, terrà conto sia della capacità economica sia dell’esigenza dell’impresa. È perciò consigliabile, nei casi in cui il reddito fosse particolarmente basso, produrre una relazione circostanziata per indicare l’eventuale maggior fatturato previsto nel bilancio preventivo o dimostrare l’esistenza di proposte di contratti comportanti maggiori utili che senza l’assunzione di un nuovo lavoratore non potrebbero essere soddisfatte.
Tutte le altre informazioni nel Focus Flussi 2010.
20 anni senza Dino Frisullo
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1 anno fa
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