11/11/10

Mozione su accordo Italia - Libia

Governo battuto in aula alla Camera per tre volte con i voti di Fli. Un'ulteriore doppia sconfitta per l'esecutivo - dopo il voto su un emendamento dei radicali - è arrivata infatti nel voto finale della Camera sulle mozioni volte alla revisione del Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione tra Italia e Libia.
A dispetto del parere contrario espresso a nome dell'esecutivo dal ministro Franco Frattini, grazie alla convergenza nel voto da parte di finiani ed opposizioni sono passate sia una mozione presentata autonomamente dall'Udc, sia quella inizialmente presentata dal Pdl e poi ritirata e fatta propria da Fli e Pd , a seguito dell'approvazione dell'emendamento del radicale del Pd Matteo Mecacci per impegnare il governo ad ottenere da Tripoli garanzie sul rispetto dei diritti previsti dalle convenzioni Onu sui respingimenti degli immigrati clandestini. La Camera ha invece respinto tutte le altre mozioni presentate dai singoli gruppi parlamentari, compresa la sola sulla quale il governo con Frattini aveva espresso parere favorevole.

L'emendamento alla prima mozione era stato presentato da Mecacci, radicale del Pd, alla mozione di maggioranza sulle iniziative volte alla revisione del trattato di amicizia, partneriato e cooperazione Italia-Libia. Oggetto, lo spinoso tema dell'immigrazione. Nell'emendamento si chiedeva che i respingimenti vengano effettuati in base agli accordi internazionali e ai principi umanitari. Il governo aveva dato parere contrario.
In base al testo approvato, il governo viene impegnato «a sollecitare con forza le autorità di Tripoli affinché ratifichino la Convenzione Onu sui rifugiati e riaprano l'ufficio dell'Unhcr a Tripoli quale premessa per continuare le politiche dei respingimenti dei migranti in Libia». A favore del testo hanno votato, oltre al Pd e all'Idv, l'Udc e Fli, che non ha cambiato idea dopo i ripetuti appelli del sottosegretario Alfredo Mantica e di esponenti del Pdl ad allinearsi con il governo.
Dopo il voto, tutti i deputati del Pdl e della Lega si sono alzati in piedi tributando un ironico applauso ai colleghi di Fli, cui hanno urlato «Bravi, bravi!». Il leghista Gianpaolo Dozzo aveva detto prima del voto che l'atteggiamento assunto da Fli su questo emendamento era «una prova di sganciamento» dei finiani dalla maggioranza. Dai banchi del centrosinistra sono partiti lunghi applausi per la sconfitta della maggioranza.

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