
L'emendamento alla prima mozione era stato presentato da Mecacci, radicale del Pd, alla mozione di maggioranza sulle iniziative volte alla revisione del trattato di amicizia, partneriato e cooperazione Italia-Libia. Oggetto, lo spinoso tema dell'immigrazione. Nell'emendamento si chiedeva che i respingimenti vengano effettuati in base agli accordi internazionali e ai principi umanitari. Il governo aveva dato parere contrario.
In base al testo approvato, il governo viene impegnato «a sollecitare con forza le autorità di Tripoli affinché ratifichino la Convenzione Onu sui rifugiati e riaprano l'ufficio dell'Unhcr a Tripoli quale premessa per continuare le politiche dei respingimenti dei migranti in Libia». A favore del testo hanno votato, oltre al Pd e all'Idv, l'Udc e Fli, che non ha cambiato idea dopo i ripetuti appelli del sottosegretario Alfredo Mantica e di esponenti del Pdl ad allinearsi con il governo.
Dopo il voto, tutti i deputati del Pdl e della Lega si sono alzati in piedi tributando un ironico applauso ai colleghi di Fli, cui hanno urlato «Bravi, bravi!». Il leghista Gianpaolo Dozzo aveva detto prima del voto che l'atteggiamento assunto da Fli su questo emendamento era «una prova di sganciamento» dei finiani dalla maggioranza. Dai banchi del centrosinistra sono partiti lunghi applausi per la sconfitta della maggioranza.
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