Clandestini, nomadi, vu cumprà: il razzismo nei media e dentro di noi
Le parole sono importanti. E se giornali e tv scrivono e parlano male è probabile che lettori e spettatori pensino male. “Parole sporche” dà conto di come e perché razzismo e xenofobia in Italia trovano spazio sui più importanti media, in bocca agli intellettuali e tra i cittadini. Lorenzo Guadagnucci passa in rassegna gli esempi più clamorosi dell’alleanza tra stampa mainstream e vox populi e addita le "parole sporche" da mettere all'indice. Vocaboli di cui i media italiani, con poche eccezioni, fanno uso largo e disinvolto. Un lessico che nasce dai cosiddetti “imprenditori della paura”, coloro che alimentano il bisogno di sicurezza e il rifiuto del diverso, per lucrare consenso in un momento di profonda crisi economica e morale. La realtà ne esce stravolta, l’opinione pubblica manipolata.
Come voltare pagina? L’autore racconta l’impegno di organizzazioni come Giornalisti contro il razzismo, Articolo 3, Cospe e propone la via di un consumo critico dell’informazione: il cambiamento passa da nuove regole deontologiche ma anche dalla cittadinanza attiva. Per parole più precise e rispettose. Prefazione di Mohamed Ba, attore, musicista, mediatore culturale.
Lorenzo Guadagnucci è fra i fondatori del gruppo “Giornalisti contro il razzismo”. Autore fra gli altri di “Noi della Diaz” (Altreconomia 2002/2008), “Il nuovo mutualismo” (Feltrinelli 2007), “Lavavetri” (Terre di Mezzo 2009).
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