Ue: appello dell’European Council on Refugees and Exiles e del Cir per fermare i rinvii dei richiedenti asilo in Grecia.
Per le organizzazioni umanitarie soltanto lo 0,3% dei richiedenti asilo ha ricevuto protezione umanitaria.
Fonte: immigrazioneoggi.it
In una lettera ai Governi Europei, l’ECRE (European Council on Refugees and Exiles) e le organizzazioni che ne fanno parte in Europa, chiedono agli Stati membri di sospendere i rinvii di richiedenti asilo verso la Grecia e di esaminare possibilmente le richieste nei confini nazionali. Misure queste che sono già state attuate dal Regno Unito, dal Belgio, Islanda e Norvegia.
“Frontex, l’Agenzia europea per il controllo delle frontiere, invierà agenti di frontiera per aiutare la Grecia a fermare i migranti – ha detto Bjarte Vandvik, segretario generale dell’ECRE – che cercano di entrare via terra attraverso il confine con la Turchia. Paradossalmente diversi Stati membri che stanno investendo risorse e personale nelle operazioni Frontex, stanno continuando ad aumentare la pressione sul sistema greco di asilo rinviandovi i richiedenti asilo”.
I diritti dei rifugiati – si sottolinea in una nota di Ecre rilanciata in Italia dal Cir (Consiglio Italiano dei Rifugiati) – “sono violati in Grecia”, e la maggior parte di quanti chiedono la protezione internazionale non hanno l’opportunità di vedere esaminata la propria domanda d’asilo. In Grecia ci sono più di 52 mila domande d’asilo che debbono ancora essere esaminate e, “solo lo 0.3% dei richiedenti ha ricevuto protezione nel 2009”. Secondo Cir e Ecre, anche le Nazioni Unite si sono appellate all’Unione europea “affinché fermi i trasferimenti di richiedenti asilo verso la Grecia e rinegozi il Regolamento Dublino II, ai fini di garantire loro un migliore grado di protezione”.
20 anni senza Dino Frisullo
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1 anno fa
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