14/12/11

Rapporto Censis 2011, da immigrati ottimismo e fiducia nel futuro in Italia



Sono 4,5 milioni, oltre 2 milioni quelli che lavorano regolarmente nei servizi, nell’industria e nelle costruzioni. La formazione scolastica vista come lo strumento più importante per migliorare la qualità della vita dei propri figli


Su una presenza complessiva di 4,5 milioni di immigrati nel nostro Paese, sono oltre 2 milioni quelli che lavorano regolarmente nei settori dei servizi, dell’industria e delle costruzioni, tra i quali molti hanno scelto con successo il rischio della piccola impresa.


Il dato che emerge è la grande vitalità dei titolari di impresa nati all'estero, in crescita anche in questi anni di crisi, a fronte di una calo tra gli imprenditori italiani. Di rilievo il protagonismo delle donne straniere come imprenditrici, addirittura più numerose degli uomini nelle imprese agricole e con percentuali elevate tra i titolari stranieri nell'alloggio e nella ristorazione.



Se quello delle imprese è il settore più vitale dell'economia immigrata, vi è un altro comparto in cui gli stranieri danno un contributo fondamentale al nostro Paese: è quello del welfare, particolarmente nel segmento dei lavori domestici e dei servizi di cura alle persone anziane. In questo settore si è incontrata da tempo la domanda di assistenza espressa dalle famiglie italiane con l'offerta di manodopera flessibile e a basso costo delle donne straniere, andando a formare un vero e proprio welfare auto-organizzato e parallelo a quello ufficiale. Diverse sono le figure professionali che si muovono nell'universo dei servizi di assistenza, dalle babysitter ai collaboratori domestici, alle badanti.



Gran parte di loro, inoltre, dimostra ottimismo e fiducia verso il futuro. In quest'ottica, rivela lo studio, la formazione scolastica viene vista dagli immigrati come lo strumento più importante per garantire un percorso di crescita, in grado di migliorare nel complesso la qualità della vita dei propri figli.

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