29/12/11

nel 2065 14 milioni di stranieri in Italia: il 23%

Fonte: ISTAT, Il futuro demografico del Paese: previsioni regionali della popolazione residente al 2065.

"Nel 2065 la popolazione residente in Italia attesa è pari a 61,3 milioni. Tenendo conto della variabilità associata agli eventi demografici, la  stima della popolazione oscilla da un minimo di 53,4 milioni ad un massimo di 69,1 milioni."

14,1 milioni gli stranieri residenti e 7,6 milioni le acquisizioni di cittadinanza entro il 2065
Nello scenario centrale si riscontrerebbe un costante incremento, pur a ritmi decrescenti nel tempo, della popolazione straniera. Dai 4,6 milioni d’individui rilevati nel 2011, si perverrebbe a 7,3 milioni nel 2020 e a 9,5 milioni nel 2030. Nel lungo termine si attendono 12,7 milioni di residenti entro il 2040 e 14,1 milioni entro il 2065.
Rispetto a quest’ultimo dato i margini d’incertezza finali sono dell’ordine del milione e mezzo in più o in meno a seconda delle ipotesi. Margini, dunque, importanti, ma che non riducono la portata del fenomeno legato alla crescita e alla progressiva integrazione degli stranieri sul territorio.


Nell’ambito dei comportamenti demografici, le coppie straniere darebbero la luce a 7,5 milioni di nascite su tutto l’arco di previsione, con la prospettiva di un valore minimo di almeno 6,4 milioni e di un massimo pari a 8,6 milioni. Nel medesimo intervallo, per effetto della giovane struttura per età della popolazione straniera, l’ammontare dei decessi risulterebbe pari a 2,3 milioni, con un intervallo compreso tra 2,1 e 2,5 milioni. Il contributo alla crescita naturale della popolazione risulterebbe, dunque, particolarmente importante: 5,2 milioni nello scenario centrale e una “forchetta” compresa tra i 3,9 e i 6,4 milioni.

Si prevede, inoltre, che nel corso del periodo di previsione potrebbero acquisire la cittadinanza italiana (sottraendosi così al conteggio della popolazione straniera) circa 7,6 milioni d’individui nello scenario centrale, 5,6 milioni nello scenario basso e fino a 9,8 milioni in quello alto1.

La collocazione territoriale della popolazione straniera, comunque in crescita ovunque, proseguirebbe ad avvantaggiare soprattutto le regioni del Centro-nord (Prospetto 5), ma non significativamente la distribuzione geografica attuale. Nel Nord-ovest la popolazione straniera raggiungerebbe i 5,1 milioni d’individui entro il 2065, ossia un ammontare corrispondente al 36% della popolazione straniera complessivamente residente sul territorio nazionale. Il Nord-est e il Centro seguirebbero con, rispettivamente, 3,7 e 3,6 milioni di residenti e una copertura territoriale del 26% per entrambe. Il Sud e le Isole avrebbero,

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