15/12/11

vittime di firenze e di torino

La campagna L’Italia sono anch’io a fianco dei rom di Torino e delle vittime di Firenze.

Il 17 e 18 dicembre, giornate di raccolta firme in tutta Italia per i diritti di cittadinanza delle persone di origine straniera, verranno dedicate alla lotta al razzismo e a tutte le discriminazioni

Il comitato promotore della campagna L’Italia sono anch’io, alla quale aderiscono

decine di comitati locali e migliaia di persone mobilitate in tutto il Paese per la raccolta

firme sulle due proposte di legge di iniziativa popolare per i diritti di cittadinanza, esprime

una ferma condanna dei drammatici episodi di razzismo avvenuti domenica scorsa a

Torino e ieri a Firenze con la morte di due cittadini senegalesi.

Siamo preoccupati e indignati per l'escalation di violenza che segna un imbarbarimento

delle relazioni umane e sociali in questo paese, di cui sono vittime innanzitutto i cittadini

stranieri.

E’ necessario passare dalla denuncia all'azione politica. Per questo, come promotori

della campagna, ci auguriamo che, depositate le firme, venga immediatamente

calendarizzata dal Parlamento la discussione sulle due proposte di legge, arrivando al più

presto a garantire quei diritti di cittadinanza troppo spesso negati alle persone di origine

straniera.

Sabato 17 e domenica 18 saremo presenti in molte piazze Italiane per una raccolta

straordinaria di firme. Le due giornata saranno dedicate alla lotta contro il razzismo e

contro tutte le discriminazioni. A Torino e Firenze parteciperemo alle iniziative di piazza

promosse dalle associazioni locali perché simili episodi non si ripetano più.

Invitiamo le tantissime realtà che organizzeranno iniziative in quelle giornate a indossare

un segno di lutto al braccio, in ricordo delle due vittime di Firenze. Tutti dobbiamo essere

consapevoli che quanto successo non può essere derubricato a gesto isolato di un folle,

o, nel caso di Torino, ad atti di bullismo. Bisogna invece prendere atto che il germe del

razzismo non è stato sconfitto, odio e pregiudizi prendono ancora troppo spesso la via

della violenza mettendo a rischio la civile convivenza di tutti.

Ma c’è anche un’Italia diversa, che alla paura e all’insicurezza del futuro risponde non

con la chiusura nichilista ma cercando risposte insieme ai tanti, italiani e stranieri, che

credono ancora nella possibilità di costruire un mondo migliore, in cui ingiustizia, odio e

violenza siano espunti per sempre dalla storia.

Sul sito della campagna l’elenco delle iniziative

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