“Permesso di soggiorno” sedici scrittori immigrati raccontano gli “italiani brava gente”.
In libreria la raccolta curata da Angelo Ferracuti per Ediesse.
Sedici storie, raccontate da alcuni tra i più significativi scrittori migranti che scrivono in lingua italiana, tutti residenti nel nostro Paese, per uno sguardo a più occhi e a più voci sull’Italia di oggi. Ne scaturisce uno scenario spietato, a volte molto amaro, dove gli “italiani brava gente” spesso ne escono con le ossa rotte.
È questo
Permesso di soggiorno: gli scrittori stranieri raccontano l’Italia il libro curato dal giornalista scrittore Angelo Ferracuti per Ediesse editore.
Gli autori vengono da Romania, Argentina, India, Cina, Egitto, Palestina, Algeria, Eritrea, Senegal, Congo, Togo e affrontano nei loro racconti i temi più diversi, dalla condizione di sradicamento sociale e culturale, al lavoro assoggettato e sfruttato, fino a tematiche più private, oppure simboliche legate alle culture di riferimento.
Ai racconti degli scrittori stranieri che scrivono in lingua italiana fa da “controcanto” una sequenza di immagini del fotografo Mario Dondero, che ritrae gli emigrati nostri, italiani, degli anni cinquanta e sessanta. Sono ad Eboli, da dove partivano, poveri e affamati, o in marcia durante uno sciopero alla Renault in pieno sessantotto francese, oppure a Marcinelle, nella miniera dove nel 1956 ne morirono 136, braccati dalle fiamme, soffocati dall’ossido di carbonio.
Nessun commento:
Posta un commento