12/02/11

Crisi del Maghreb, convocato il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica

fonte: interno.it


Lo ha annunciato il ministro Maroni a margine del convegno internazionale 'Il Veneto: tradizione, tutela, continuità' sulle diversità linguistiche organizzato a Venezia dalla regione Veneto e dall’Unesco

A fronte della crisi umanitaria nel bacino del Mediterraneo, il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha convocato per giovedì 17 febbraio il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica, al quale ha invitato il ministero degli Affari Esteri.

Ad annunciarlo oggi a Venezia, a margine del convegno internazionale sulle diversità linguistiche dal titolo 'Il Veneto: tradizione, tutela, continuità', lo stesso Maroni che ha aperto i lavori dell'iniziativa promossa dalla Regione Veneto e dall'Unesco.

La riunione del Comitato, ha precisato il titolare del Viminale, è finalizzata «a decidere le misure più idonee per affrontare quanto sta accadendo», sottolineando di aver chiesto «il coinvolgimento della Commissione Europea poiché gli strumenti necessari per porre rimedio a questa situazione non possono essere messi in campo solo dall'Italia».

«C'è il rischio di una vera e propria emergenza umanitaria». Questo l’allarme lanciato da Maroni dalla città lagunare riferendosi alla fuga di persone dall'area di crisi maghrebina, in particolare dalla Tunisia e dall'Egitto, che «sta portando ad una fuga di massa verso l'Italia». «Stanno arrivando - ha aggiunto - centinaia di persone sulle coste italiane e stiamo mettendo in campo tutte le forze» per fare fronte al problema.

All’apertura dei lavori della due giorni su multilinguismo e identità culturale, organizzata nelle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, il ministro ha rilevato come, tra i compiti del proprio dicastero, ci sia quello di difendere le minoranze culturali e linguistiche: «un impegno – ha osservato - che diventa fondamentale nella ricorrenza dei 150 anni dell'Unita' d'Italia». «La salvaguardia delle diversità e delle specificità dei territori - ha evidenziato Maroni - è un impegno del mio ministero e del nostro Governo''.

A questo proposito, il ministro ha posto l’accento sulla necessità di «difendere le appartenenze alle varie comunità» con le loro differenze, «una ricchezza in un Paese di ottomila campanili - ha detto - con tanti dialetti e tante lingue».

La prima giornata si è aperta in presenza dei prefetti di Venezia e Verona, Luciana Lamorgese e Perla Stancari, e delle massime autorità della regione. Tra i relatori il direttore centrale per i diritti civili la cittadinanza e le minoranze del ministero dell’Interno Angelo Di Caprio, con un intervento su 'La tutela delle lingue minoritarie in Italia e la tutela del patrimonio linguistico Veneto', l'assessore regionale all'Identità e alla lingua veneta Daniele Stival, il presidente della commissione nazionale italiana per l'Unesco Giovanni Puglisi, accademici e linguisti.

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