Per il 53% degli italiani gli immigrati sono “troppi”, per il 76% sono insostituibili per l’economia.
Presentato il rapporto “Transatlantic Trends: Immigration 2010”.
Fonte: immigrazioneoggi.it
Italiani “pragmatici” sull’immigrazione: scettici sulla società multiculturale, preoccupati sull’immigrazione clandestina ma pronti ad ammettere che senza gli immigrati l’economia del Paese e il benessere delle famiglie peggiorerebbe.
È quanto emerge dal rapporto Transatlantic Trends: Immigration 2010 realizzato dal German Marshall Fund of the United States e dalla Compagnia di San Paolo e presentato ieri a Roma.
La ricerca ha esaminato l’opinione dei cittadini di Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Olanda e Spagna sul tema dell’immigrazione. Gli italiani restano i più “scettici” e se nel 2008 più del 50% affermava di ritenere eccessivo il numero di immigrati nel Paese e l’80% si diceva preoccupato dall’immigrazione clandestina, nel 2010 sono il 53% quelli che ritengono troppi gli immigrati.
Dato che posiziona il nostro Paese tra quelli più “preoccupati” sull’immigrazione, secondo solo alla Gran Bretagna dove, tra l’altro, quasi il 25% degli intervistati ritiene che l’immigrazione sia il problema più grave del Paese. E, secondo il 56% degli intervistati, la presenza di immigrati regolari aumenta il livello di criminalità, che per il 57% è ulteriormente accresciuto dai flussi clandestini.
Eppure, nonostante la percezione degli immigrati sia peggiorata negli ultimi due anni, il 76% degli italiani reputa gli stranieri insostituibili, in quanto “impiegati in mansioni che non potrebbero essere svolte altrimenti”. Meno evidente, invece, la percezione che gli immigrati influiscano sul mercato del lavoro: il 69% ritiene infatti che la loro presenza non porti via posti di lavoro agli italiani
aggiornamento manuale e quadro della normativa
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8 anni fa
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